Lance Armstrong, durante tutta la sua odissea giudiziaria e personale degli ultimi tempi, ha sempre affermato (e cosi’ gli é stata contestato) che la sua storia di doping fosse cominciata nel 1999. Lo scorso Luglio pero’, a Denver, durante una deposizione giurata di cui sono ora disponibili le trascrizioni, per la causa che lo vede impegnato contro il dipartimento di giustizia americano ha ammesso l’uso di doping già nel 1993, anno della sua prima vittoria importante, il campionato del mondo in linea ad Oslo.
Nel caso specifico ha ammesso l’uso di Synachten, uno stimolante ormonale.
Nei giorni scorsi, uno degli accusatori che aveva incastrato Armstrong nel corso dell’indagine USADA, Tom Danielson, é stato trovato positivo al testosterone sintetico. Jonathan Vaughters, anche lui accusatore di Armstrong nell’indagine USADA e Team Manager della Garmin-Cannondale in cui milita Danielson, ha annunciato che manterrà la propria posizione nella squadra, anche se “egoisticamente” vorrebbe andarsene, ma che questo farebbe del male ad alcune “buone persone”.
Lance, in un tweet, ha replicato a Vaughters che “quelle buone persone starebbero meglio senza di te”.