Sanremo, 19 marzo 2016 – Un emozionatissimo Arnaud Démare della FDJ ha tagliato per primo il traguardo della 107^ Milano-Sanremo presented by NamedSport. Ha preceduto sulla linea d’arrivo l’inglese Ben Swift e il belga Jurgen Roelandts, mentre il giovane colombiano Fernando Gaviria è caduto sul rettilineo finale quando era ancora in posizione per giocarsi la volata. I super favoriti della vigilia Peter Sagan, Fabian Cancellara e Alexander Kristoff sono stati protagonisti fino alla fine.
Una caduta a 30 chilometri dall’arrivo ha condizionato Michael Matthews, un altro dei favoriti della vigilia. Sul Poggio un paio d’attacchi hanno messo in luce nell’ordine Andrea Fedi (Southeast-Venezuela), Michal Kwiatkowski (Team Sky) e Vincenzo Nibali (Astana Pro Cycling Team), che ha giocato le sue carte in discesa. Kwiatkowski è stato l’ultimo attaccante ripreso prima della volata, lanciata a più di un chilometro dall’arrivo da Edvald Boasson Hagen e poi dallo stesso Roelandts.
Marco Coledan (Trek-Segafredo), Matteo Bono (Lampre-Merida), Gediminas Bagdonas (AG2R-La Mondiale), Maarten Tjallingii (LottoNL-Jumbo), Roger Kluge (IAM Cycling), Samuele Conti (Southeast-Venezuela), Adrian Kurek (CCC Sprandi Polkowice), Sergei Tvetcov (Androni Giocattoli-Sidermec), Mirco Maestri (Bardiani CSF), Jan Barta (Bora-Argon 18) e Andrea Peron (Team Novo Nordisk) hanno fatto parte della fuga di giornata, partita al km 9, con un vantaggio massimo di undici minuti dopo un’ora di corsa, dopodichè Tinkoff e Katusha hanno fatto l’andatura del gruppo.
Una frana ha costretto l’organizzazione a cambiare il percorso e deviare i corridori sull’autostrada A10 per nove chilometri, portando il chilometraggio totale della gara a 293 km invece dei 291 previsti (e non a 295 come comunicato precedentemente).
Démare è il primo francese a vincere la Milano-Sanremo dopo Laurent Jalabert nel 1995
PODIO FINALE
1 – Arnaud Démare (FDJ) – 293 km in 6h54’45”, media 42,676 km/h
2 – Ben Swift (Team Sky) s.t.
3 – Jurgen Roelandts (Lotto Soudal) s.t.
DICHIARAZIONI
Il vincitore della corsa, Arnaud Demare, ha dichiarato: “Ho pensato che dopo la caduta fosse tutto finito, però dall’ammiraglia mi hanno detto che il gruppo di Michael Matthews era subito dietro di me e che non dovevo preoccuparmi. William Bonnet era con me, avevo delle gambe fantastiche sulla Cipressa e uno dopo l’altro ho trovato per strada i miei compagni di squadra Matthieu Ladagnous, Kevin Reza e Ignatas Konovalovas che mi hanno rimesso in buona posizione ai piedi al Poggio. Pensavo di aver speso tanta energia eppure ho scalato il Poggio molto bene nonostante gli sforzi fatti prima. Tutti erano cotti ed io non avevo nulla da perdere. Ho lanciato la mia volata da lontano come sempre, avevo perso il filo della corsa, non ero neanche sicuro che tutti gli attaccanti fossero stati ripresi. Sono state le macchine che aprono la corsa a suggerirmi che ero davanti e stavo facendo la volata per la vittoria. Pensavo di aver bisogno di maggior esperienza prima di mettere il mio nome sulla Milano-Sanremo, una delle cinque classiche che tutti i ciclisti sognano di vincere”.
Ben Swift: “Continuo ad andare vicino a vincere la Milano-Sanremo. È una grandissima corsa e la mia Classica preferita. Volevamo correre all’attacco, avevamo una squadra molto forte ma sfortunatamente Geraint Thomas è rimasto coinvolto in una caduta con altri corridori. Michal Kwiatkowski ha attaccato alla grande nel finale, ha obbligato tutti ad inseguire e quasi arrivava. Sono dispiaciuto di non aver vinto ma alla fine è un ottimo risultato. Non potevo fare di più, Arnaud Démare ha fatto un’ottima volata”.
Jurgen Roelandts: “Alla Tirreno-Adriatico mi sentivo ogni giorno sempre meglio. Ho chiuso ottavo nell’ultima tappa, quel risultato ha aumentato molto la mia fiducia in vista della Sanremo. Ho fatto una buona preparazione invernale. Sulla Cipressa e sul Poggio sentivo tanta forza nelle gambe, l’ho dimostrato nella volata che ho lanciato da lontano. Era la mia unica possibilità di farcela, peccato che Démare mi abbia passato alla fine. Ho sentimenti contrastanti, sono molto contento del mio risultato ma vincere una Classica Monumento sarebbe stato ancora più esaltante”.
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