La Gendarmerie francese ha individuato i presunti aggressori di Yoann Offredo e ne ha ascoltato la versione, la quale differisce nettamente da quella fornita dal ciclista francese.
Il conducente ha ammesso di aver superato Offredo ed i suoi compagni di allenamento un po’ troppo vicino, ma a causa del fatto che non circolavano in fila indiana, ma appaiati. Al seguente semaforo rosso i due compagni di Offredo si sono messi davanti la vettura bloccandola, mentre Offredo avrebbe tentato di dare dei pugni al conducente attraverso il finestrino aperto. Il conducente ha poi ammesso di essersi difeso prima con un raschietto per il parabrezza (Offredo aveva parlato di taglierino), mentre la sua compagna è scesa con un manico di scopa (e non una mazza da baseball come affermato dal professionista). Berto (questo il nome del conducente) ha dichiarato di essere stato pesantemente insultato da Offredo che continuava a cercare di colpirlo a pugni. All’ennesimo insulto avrebbe a sua volta colpito Offredo rompendogli il naso.
Il conducente ha anche raccontato l’accaduto ad un giornale locale, commentando che “capisco che si [i ciclisti] sentano in pericolo, ma bisogna che rispettino il codice della strada come tutti”.
Insomma, un classico caso di difficile convivenza tra ciclisti ed automobilisti.
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