La battaglia per il rinnovamento del ciclismo professionistico si fa aspra, con la scelta di Amaury Sport Organisation (ASO) di ritirare dal 2017 le proprie corse, tra cui, ricordiamo, il Tour de France, dal calendario WorldTour.
Questa la posizione dell’organizzatore francese:
“L’UCI ha adottato recentemente, per la stagione 2017, una riforma del calendario WorldTour caratterizzata da un sistema chiuso. ASO rimane piu’ che mai fedele al modello europeo e non compromette i valori che rappresenta: un sistema aperto che dia priorità ai criteri sportivi. Pertanto sarà in questo nuovo contesto e tra i suoi eventi storici che ASO continuerà a mantenere vivi questi valori”.
Le corse organizzate da ASO (Tour de France, Paris-Nice, Paris-Roubaix, Freccia Vallone, Liège-Bastogne-Liège, Dauphiné e Vuelta) sono corse in cui il 70% delle squadre deve provenire dal WorldTour, mentre il restante 30% è ad invito discrezionale dell’organizzatore. Il che significa che 15 squadre su 22 partenti devono arrivare dal WorldTour.
Una situazione analoga si presento’ nel 2008 per gli stessi motivi e porto’ ASO a togliere i propri eventi dal allora ProTour.
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