Marchio storico del ciclismo per eccellenza, la Manufacture d’articles vélocipédiques Idoux et Chanel, meglio conosciuta con l’acronimo Mavic, vede coalizzarsi attorno a se nomi importanti per salvarne il destino. Il tribunale di Grenoble ha spostato la data limite per le offerte di acquisto dal 2 al 19 Giugno. Per ora ne sono state depositate 14, ma la più concreta sembra essere quella della cordata rappresentata dall’avvocato Didier Poulmaire, intermediario nel mondo sportivo francese (ha curato la cessione dell’Olympique Marsiglia quattro anni fa) e dell’ex-direttore generale del gruppo bancario Crédit-Mutuel-Arkéa, Ronan Le Moa, dimessosi la scorso febbraio, ma “uomo forte” dietro la creazione della squadra Arkéa-Samsic. Cordata a cui ora si aggiunge Bernard Hinault, che avrebbe in futuro il ruolo di uomo immagine e ri-organizzatore della rete di rivenditori, oltre che supervisore della creazione di nuovi prodotti.
Il cinque volte vincitore del Tour ha cosi commentato il suo impegno: “sono molto felice di appoggiare un progetto francese di salvataggio di Mavic, marchio che mi ha accompagnato lungo tutta la mia carriera e che è indissociabile dalle corse ciclistiche. Come partner tecnico Mavic è da sempre al servizio dei corridori in difficoltà sulle strade della Francia e della Navarra. Ora tocca a me mettermi al servizio delle donne ed uomini di Mavic nel momento in cui la loro azienda è in difficoltà. È un modo per ricambiare.”
Tra le varie idee per il rilancio vi è anche quella dei Mavic Socios, una forma di azionariato aperta a chiunque voglia investire tra i 200 ed i 20o.000eu per sostenere il marchio, con in cambio la possibilità di avere un rapporto privilegiato con lo stesso, con vantaggi (non ben definiti) nel lancio di nuovi prodotti e promozioni.
L’offerta del trio Poulmaire-Le Moa-Hinault è l’unica francese depositata sino ad ora.