Bis di Jay Vine nell’8^ tappa della Vuelta

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L’australiano Jay Vine (Alpecin-Deceuninck) si è regalato l’ottava tappa della Vuelta, in cima a Collau Fancuaya. Remco Evenepoel mantiene il comando assoluto. Seconda vittoria in carriera e seconda vittoria alla Vuelta per Vine.

Lo scalatore australiano del team Alpecin-Deceuninck ha vinto l’8a tappa al termine dei 153,4 chilometri in programma oggi tra Pola de Laviana e la vetta del Collau Fancuaya (10,1 chilometri a 8,5%).

Vine si è imposto davanti allo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates), e a Rein Taaramae (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), che chiudono a +43”. Thibaut Pinot ai piedi del podio, a 47”.

Remco Evenepoel (Quick-Step AlphaVinyl) rimane il leader assoluto, è arrivato quinto di giornata (+1’20”), davanti a Enric Mas (Movistar) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma).

Commenti

  1. Maiella:

    Le belle vittorie di Vine sono notevoli, ma non enfatizziamo la sua provenienza dall'accademia di Zwift, perché il corridore era già attivo in formazioni continental.
    Il caso Vine fa notizia per una cassa di risonanza mediatica legata al marketing (sui canali Eurosport e GCN che hanno accordi con Zwift la storia di Vine é diventato un loop fastidioso).
    Di corridori (anche forti) passati da formazioni elite/amatoriali il gruppo ne annovera diversi, ma che non fanno notizia per la mancanza di interesse commerciale
    Maiella:


    così come si scrive la storia di “Vingegaard il pescivendolo”, parimenti si scrive la storia di “Vine lo zwiftaro”, poi ovvio che ora Zwift ci ricama sopra, ma in che modo sarebbe diverso da Cervelo che si prende il merito per le vittorie di WvA e Vingegaard al Tour?

    Non capisco perché la storia debba essere noiosa e ci si debba per forza focalizzare su di un complotto commerciale. Due vittoria di tappa in rapida successione con prestazioni così dominanti in salita sono cosa molto rara al giorno d’oggi, e c’è poco da fare, vuoi per un motivo o per un altro, se non fosse stato per Zwift il suo talento sarebbe rimasto probabilmente nascosto.
  2. robeambro:

    così come si scrive la storia di “Vingegaard il pescivendolo”, parimenti si scrive la storia di “Vine lo zwiftaro”, poi ovvio che ora Zwift ci ricama sopra, ma in che modo sarebbe diverso da Cervelo che si prende il merito per le vittorie di WvA e Vingegaard al Tour?

    Non capisco perché la storia debba essere noiosa e ci si debba per forza focalizzare su di un complotto commerciale. Due vittoria di tappa in rapida successione con prestazioni così dominanti in salita sono cosa molto rara al giorno d’oggi, e c’è poco da fare, vuoi per un motivo o per un altro, se non fosse stato per Zwift il suo talento sarebbe rimasto probabilmente nascosto.
    E' vero, al di la' del fatto che la cassa d risonanza gcn etc ne abbia amplificato il successo, va detto che questo ragazzo ha fatto due grandi numeri a breve distanza uno dall'altro, credo che nelle salite finali sia andato come o forse un pelo piu' forte di Remco che è salito con oltre 1800 di Vam per 20 minuti quasi; valori piuttosto spaventosi
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