Categorie: Test

[First ride] Il nuovo Campagnolo Super Record EPS 12V e Bora WTO 45

Quest’anno l’annuale presentazione Campagnolo cambia location spostandosi a Girona.

Come facilmente intuibile per chi segua le evoluzioni dei prodotti nel mercato il protagonista è il gruppo elettronico Super Record EPS 12V.

Il gruppo è disponibile nelle due versioni: freni a disco e freni classici.

Gli Ergopower sono stati migliorati nell’ergonomia attraverso i continui raffinamenti che vengono fatti anno dopo anno. In particolare è stata aumentata la curvatura della leva del freno nella parte terminale per renderla più facilmente accessibile in presa bassa.

Le due leve per la cambiata sono state aumentate in dimensione. Il perno della leva del freno è stato progettato per allinearsi con la parte alta della presa manubrio in modo da avere la miglior leva per la mano in presa alta e ridurre al minimo lo sforzo.

Viene ovviamente mantenuta la cambiata continua: tenendo premute le leve il deragliatore posteriore cambia lungo tutta la cassetta nei due sensi. È stata implementata la Multi Dome Technology, con cui i contatti elettronici delle leve danno un “click” molto pronunciato ed udibile in modo da dare la sicurezza dell’avvenuta cambiata. Una specifica richiesta dai corridori professionisti sponsorizzati Campagnolo.

Le leve dei freni restano personalizzabili nella distanza delle leve e nella qualità di Free-Stroke ottenibili (nella versione disco), ovvero nella prontezza di risposta del freno, rendendolo più o meno “aggressivo”.

La forma delle pastiglie dei freni a disco è cambiata, con il supporto in acciaio di forma differente per migliorare la dissipazione del calore. La mescola organica resta invariata.

La centralina elettronica ora è arrivata alla versione V.4, ANT+ e BLE compatibile, con un nuovo design. È possibile posizionare la porta di ricarica sia su un tubo del telaio (se compatibile) o sulla parte terminale della piega manubrio.

Nuova anche la batteria, che ora è più lunga, e garantisce un’autonomia maggiore del 10% rispetto la versione precedente.

Il deragliatore anteriore è mutuato dalla versione meccanica nelle dimensioni della gabbia, che rendono cosi possibili anche incroci estremi. Il motore elettroattuato ha una coppia maggiore rispetto la versione 11V per poter cambiare anche con la catena sottoposta a (più) forte tensione.

Il deragliatore posteriore è ottimizzato, come la versione meccanica, per seguire la traiettoria specifica alle cassette disponibili (11-29 e 11-32). Come nella versione le pulegge hanno 12 denti per migliorare la fluidità con ambedue le scalature di pignoni disponibili. Il cambio è compatibile sia con attacchi tradizionali e Direct-Mount. Sempre mutuato dalla versione meccanica è presente la molla di precarico sulla parte superiore del copro cambio per assorbire le vibrazione e sollecitazioni che fanno muovere il cambio, rendendolo più stabile, mantenendo costante la posizione della catena.

Particolare attenzione è stata posta sull’impermeabilità del sistema.

Ovviamente la caratteristica al cuore del sistema sono le 12V, già presentate nelle caratteristiche dimensionali delle cassette e scalature lo scorso anno, con cui è possibile avere incrementi di 1 dente sino al 7° pignone.

Il nuovo EPS 12V sarà disponibile solo in versione Super Record. Pertanto l’unica guarnitura disponibile sarà quella attualmente disponibile per la versione SR meccanica.

 

Altra novità è la continuazione del progetto Wind Optimized Tunnel (WTO) che riguarda le ruote. L’anno scorso erano state presentate le ruote WTO con profilo da 60mm e la ruota anteriore da triathlon/cronometro da 77mm, quest’anno la gamma viene ampliata con le ruote con profilo da 45mm.

Le ruote Bora WTO 45 sono composte da un cerchio di altezza 45mm e sono disponibili nelle due versioni: disco e rim.

Le caratteristiche di queste ruote sono basate sulla ricerca della massima efficienza aerodinamica combinata con la ricerca della massima stabilità con vento laterale o con elevati angoli di incidenza del vento. “I ciclisti non corrono nei tunnel del vento” è la massima dietro queste ricerche, condotte grazie all’equipe del politecnico di Milano, pertanto il profilo del cerchio è stato ottimizzato in questo senso, ovvero per “condizioni reali” di utilizzo. A questo si è aggiunta la scelta di fare cerchi per copertoni tubeless, per minimizzare la resistenza al rotolamento, il tutto mentendo il peso contenuto il più possibile. Secondo gli studi sperimentali Campagnolo, a 40kmh, per un peso complessivo del sistema bici+ciclista di 87kg il risparmio in termini di watt rispetto ai tubolari è di 2W per i copertoni e 5W per i tubeless.

La stessa attenzione nella progettazione dei cerchi è stata anche mantenuta per i mozzi, aerodinamici anche loro nel design e costruiti in alluminio. Stessa cosa per i raggi, che non sono piatti, ma con una forma “a diamante”, concepita sempre per essere efficienti aerodinamicamente con il ventaglio maggiore possibile di angoli di incidenza del vento. I fori dei raggi sono realizzati direttamente negli stampi. Mozzi che utilizzano i cuscinetti USB ceramici (45 e 60mm) e CULT ceramici (77mm).

Il canale interno dei cerchi è C19, ottimizzato per copertoni 25 e 28mm.

I pesi: 1540gr per le Bora WTO 60; 1496gr per le Bora WTO 45 e 1520gr per le Bora WTO 45 DB. E 745gr per la Bora WTO 77.

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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