I prossimi campionati mondiali che si terranno dal 15 al 23 settembre nei Paesi Bassi, nella regione di Maastricht, conosciuta come Limburg, dove si tiene ogni anno la classica Amstel Gold Race, presenteranno delle importanti novità.
Innanzitutto la contestata cronometro a squadre, disputata per l’ultima volta ad un mondiale nel 1994 ai campionati di Agrigento (vinta dall’Italia), che per la prima volta non verrà disputata per nazioni, ma dalle squadre professionistiche.
Questa scelta è stata contestata da molti fans per via del “tradimento” del senso di un campionato mondiale che dovrebbe essere riservato solo alle nazionali. Molto caldeggiata invece dai team-managers delle squadre Pro ovviamente, per via della notevole visibilità che un mondiale consente ai vari sponsors.
La formula scelta è quella di 6 componenti per squadra su un percorso vallonato che persenterà 2 salite: Lange Raarberg (1300mt di lunghezza per 4,5% di pendenza media) e Cauberg (1200mt, 5,8%). Formula che è la stessa del defunto Eindhoven Time Trial, prova che era stata messa a calendario dall’UCI e facente parte del Pro-Tour. Corsa in solo 3 edizioni (2005-2006-2007 – vinte da Team Gerolsteiner e CSC nelle ultime due edizioni-) per poi uscire dal calendario, ma con la promessa dell’UCI di riproporla.
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Le salite della crono sono presenti anche nel percorso della prova in linea, che prevede un primo tratto “panoramico” di 100km attraverso le varie comunalità della regione per poi concludere con 10 giri di 16,5km l’uno in un circuito che è praticamente lo stesso dei mondiali di Valkenburg del 1998 (1° Camenzind, 3° Bartoli), con in più la salite del Bemelerberg ( 900 metri con pendenza massima 7%) ed il finale sul Cauberg (1,2 kilometri e pendenza massima 12%).
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Il percorso è ben noto a molti pro, visto che i primi 100km ricalcano quelli dell’Amstel Gold Race, mentre il finale è lo stesso di tappa del Tour de France 2006 (vittoria di Matthias Kessler).
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Il percorso di questi mondiali, inutile dirlo, dovrebbe essere terreno di caccia per gli specialisti delle classiche (basti pensare al vincitore “medio” dell’Amstel) con la capacità di fare la “sparata” in salite corte, anche se il traguardo della corsa in linea essendo posto 1700mt prima del Cauberg potrebbe dare la possibilità a squadre ben organizzate di portare i propri velocisti in volata.
Quindi spazio a Luis Leon Sanchez, fresco vincitore della Clasica de San Sebastian, al suo connazionale Samuel Sanchez, al nostro Enrico Gasparotto, vincitore proprio su queste strade dell’ultima Amstel Gold Race e poi i vari Peter Sagan, Simon Gerrans & c. compreso un Philippe Gilbert in cerca di riscatto.
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Tra le donne un nome spicca su tutti: Marianne Vos, che gioca in casa e corre per la squadra main sponsor dell’evento, la Rabobank, che ovviamente punta molto anche sulla crono a squadre. Anche se su questo percorso la concorrenza del Team Sky sarà dura da battere. Percorso che nella crono individuale si adatta bene anche ad Alberto Contador, sicuramente affamato di successi.
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