2012:
1° alla Strade bianche
1° alla cronometro della Tirreno-Adriatico
2° alla Milano-Sanremo
2° alla cronometro del Tour de Suisse
Campione a cronometro svizzero
3° ai campionati svizzeri su strada
1° al prologo del Tour de France
7° alla cronometro delle Olimpiadi Londra 2012
Questo palmarès per molti corridori potrebbe siglare un anno “di successo”, ma per Fabian Cancellara sono solo le briciole lasciate lungo un anno di sfortuna davvero eclatante, che in qualche episodio ha tramutato un anno da leggenda in un sentiero di rimpianti.
Il tutto comincia il 17 Marzo, alla Milano-Sanremo, in cui viene beffato in volata da Simon Gerrans dopo la solita azione di forza di Cancellara sulla discesa del Poggio, rovinata, come speso gli accade, dalla sua incapacità di trovare soluzioni alternative all’allungo di potenza in cui semina gli avversari. E come già gli era capitato nel 2011 sempre alla Sanremo (battuto da Matthew Goss) ed alla Parigi-Roubaix (secondo dopo Van Summeren).
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Che non fosse un anno favorevole lo capirà a fine Marzo, alla E3 Harelbeke, a cui giunge in grande forma, pronto a difendere il titolo dell’anno precedente, ma in cui incorre in ben 3 forature e 2 cadute. Addirittura dovrà raggiungere la sommità del Kwaremont con il pneumatico a terra mentre è coi corridori di testa, e raggiunto il meccanico con la ruota di ricambio viene “tamponato” da un Rabobank e finisce a terra.
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Alla fine della gara Fabian commenterà: “Luckily I don’t have so many of those days“. Purtroppo per lui non sarà cosi’.
Il 1 Aprile si corre il Giro delle Fiandre, in una edizione piuttosto contestata per via del nuovo tracciato che non prevede il mitico Muur di Geraardsbergen in favore di un doppio passaggio su Kwaremont e Paterberg che lo rendono più duro, ma inviso a fans e gran parte dei corridori. Tranne proprio a Cancellara, che afferma di gradire molto questo nuovo tracciato.
Al km 61, in una zona di ristoro, scivola sopra una borraccia e cade violentemente a terra.
Frattura in 3 punti della clavicola e fine della corsa per Cancellara.
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Sylvain Chavanel, che gli è accanto durante la caduta afferma: “è stato davvero sfortunato“. Ancora.
Questa frattura gli costa 2 mesi di stop ed il non poter partecipare alla Parigi-Roubaix, per cui si era particolarmente preparato e per cui la Trek aveva buone speranze per un lancio in grande stile della nuova Domane, bici che Cancellara sembra gradire particolarmente.
Al rientro, Fabian, molto nervoso, fallisce la vittoria al prologo del giro di Svizzera, che vede vincente Peter Sagan.
Si rifarà a quello ben più importante del Tour de France, in cui batte anche un singolare record: l’essere il corridore che ha vestito per più giorni la maglia gialla tra quelli che non hanno mai vinto la corsa. Togliendo questo primato a René Vietto, scalatore degli anni ’30/’40.
Dopo la 7^tappa Cancellara, persa ormai la maglia in favore di Bradley Wiggins, si ritira per essere vicino alla moglie che partorirà la sua seconda figlia.
Le ultime speranze di ribaltare le sfortune del 2012 sono focalizzate sulle Olimpiadi di Londra, ma non c’è proprio verso, dato che mentre è in testa al gruppo cade in curva. Finirà stoicamente, per onorare lo spirito olimpico, quartultimo tra i corridori arrivati entro il tempo limite. Ultimo tra questi Christopher Froome, secondo al Tour de France e tra i favoriti per la cronometro, come ovviamente Cancellara, medaglia d’oro uscente della specialità.
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La caduta nella corsa in linea in cui ha rischiato seriamente di fratturarsi la clavicola per la seconda volta in stagione probabilmente non lo ha messo nelle condizioni migliori anche psicologicamente e difatti Cancellara arriva 7° a quasi 2 minuti dall’imbattibile Wiggins, che al contrario di lui ha avuto un anno pressoché perfetto.
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A coronamento di questa stagione ci sono anche i problemi relativi alla sua squadra, la Radioshack-Nissan-Trek, che non solo ha subito un notevole danno d’immagine dalla psoitività di Franck Schlek, ma pare avere anche difficoltà economiche, dato che già a Luglio sono state confermate le cause per non pagamento degli stipendi dei corridori all’UCI. Senza contare i non idilliaci rapporti tra i fratelli Schleck ed il direttore del Team Johan Bruyneel, che peraltro ha le sue belle gatte da pelare nel caso Armstrong-USADA.
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Anche se la società che gestisce la squadra ha negato ogni voce riguardante un suo fallimento e confermando la presenza del Team fino alla stagione 2014, non sembra che nell’immediato futuro la squadra possa conservare l’assetto attuale.
E di Fabian Cancellara cosa sarà nel 2013 quindi? Beh, per il momento è diventato un ponte. Il Cancellara Brücke, passerella pedonale inaugurata nella sua città, Ittigen, in Svizzera, che gli ha voluto fare questo tributo.
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Gli auguriamo anche un metaforico ponte verso una stagione più fortunata 🙂
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