Cassani silurato? | BDC Mag

Cassani silurato?

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La notizia è fresca fresca: il c.t. Cassani sta rientrando anticipatamente da Tokio. Non si sanno ancora i motivi o meglio, si deve indovinare se ha dato le dimissioni o se è stato licenziato dalla federazione come conseguenza dei magri risultati alle Olimpiadi, ovvero la medaglia di bronzo di Elisa Longo Borghini. Voci di corridoio narrano di un avvicendamento con Bugno, che prenderebbe dunque il suo posto.

Cassani ha detto che parlerà solo una volta rientrato in Italia. In attesa delle sue dichiarazioni, gli auguriamo un buon volo.

 

Commenti

  1. sembola:

    "Avere rapporti" è cosa completamente diversa da "essere sponsor".
    Ma di nuovo, mi chiedo chi è che può pensare che Enervit possa fare pressioni su un CT interferendo sul suo lavoro.

    Se poi a qualcuno brucia che il personaggio sia lui e che gli sponsor lo cerchino lo capisco. Ma mi chiedo quanto vada a favore del movimento mandarlo a casa tre settimane prima del mondiale.
    infatti... che poi, per quel che ne sappiamo noi, Cassani può benissimo aver fatto un accordo ai tempi con Di Rocco per cui, a fronte di una retribuzione più contenuta, la Federazione lo ha lasciato libero di sfruttare la sua immagine a fini commerciali.
  2. bradipus:

    Su quello doveva per forza sposare la linea della Federazione, mi sembra il minimo.
    Anch'io spesso non sono d'accordo con le posizioni del mio capo, ma o seguo le direttive aziendali o do le dimissioni...
    Ma anche no, puoi tacere o meglio ancora dire di rispettare le regole e, visto che non sei un dipendente qualsiasi, che intanto ti stavi impegnando per far ragionare sulla cappella che era quella.
    Dopo 2 mesi si è accorto che era importante lo sport e che non c'entrava na fava con il contagio e ha rigirato la frittata, secondo me la sposava anche quella teoria più che obbidire agli ordini dei geni che gli stanno sopra, come molti altri italiani e pure sportivi per altro.

    Tu per lavoro bradipus non credo che aiuti a tumulare in casa la gente e nel mentre consigli di saltare gli scalini 2 alla volta rischiando di farla ammazzare, quindi non trovo il parallelo con il tuo esempio proprio uguale ecco.

    Io a lui e a tutti quelli che hanno partorito quell'abominio non gliela perdonerò mai, l'hanno fatta davvero troppo grossa.
    Poi, tornando nel merito, come ct avrei preferito restasse.
    Skilpad:

    ....per quanto riguarda ciclisti e runner, lo stare a casa non aveva senso

    Lo stare a casa era per evitare, in caso di incidenti, il ricorso al sistema sanitario.
    Non era certo per l'esposizione ai contagi.
    E' evidente che se esco da solo all'aria aperta per farmi una pedalata o una corsetta non mi espongo al contagio, mai sentito nessuno affermare il contrario.
    E leggendo il tuo messaggio sono sempre più convinto che anche lui la pensava come te, certo poi lui forse c'è arrivato a capire che era una barzelletta...
    Per l'ultima tua frase mi spiace ma si è sentita eccome quella panzana, qui sul forum poi non ne parliamo...
  3. samuelgol:

    Ai più, me compreso, la sua posizione è apparsa tutt'altro che ragionevole. E se sul serio come molti ipotizziamo, te compreso, lui non condivideva quella presa di posizione, è ancora più grave che abbia derogato alle proprie convinzioni, per sostenere un comportamento che lui riteneva errato.
    Mi spiace ma se te pinco pallino ritieni che una cosa (stare a casa in luogo del fare sport all'aperto) faccia più male che bene e ciononostante ti presti a promuoverla, tradisci la fiducia di chi vede in te un modello competente da ascoltare.
    Io ho stima di lui come tecnico e per quel pò di impressione che mi ha fatto, come persona, ma in quel caso, per me ha sbagliato.
    Non si tratta di derogare alle proprie convinzioni. Non è tutto bianco o nero. A volte, per il bene comune, si accettano cose per le quali non siamo d'accordo, ma appena terminata l'emergenza si fanno valere le proprie opinioni.
    Non dimentichiamo che l'anno scorso morivano più di mille persone al giorno, ritengo ragionevole dire "stiamo a casa", per quanto io abbia fatto discussioni sul fatto che in bici da solo non c'era alcun pericolo di contagiarsi.
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