Chi è il favorito per il Tour de France?

77

In attesa di segnali da giro di Svizzera e giro di Slovenia, si cominciano a delineare i rapporti di forza probabili per il Tour de France. Rapporto per ora, ed ancora una volta, che vede grande favorita la Jumbo-Visma, fresca vincitrice del Critérium du Dauphiné con Primoz Roglic.

Ma con al secondo posto anche un Jonas Vingegaard molto in palla, tanto che il danese si è sbilanciato dicendosi convinto di “avere una buona possibilità di vincere il Tour de France“. Affermazione che dimostra la fiducia nelle proprie possibilità, evidentemente corroborata dalle ottime prestazioni e dalla consapevolezza di “essere migliorato molto nell’ultimo anno”, come sempre Vingegaard ha dichiarato. Non pochi hanno notato infatti come in salita il danese sia sembrato più forte e sicuro di Roglic.

Alla domanda su chi avrebbe vinto l’ultima tappa senza ordini di squadra Vingegaard ha risposto sorridendo: “immagino non lo sapremo mai“. Ma in generale il danese sembra avere molta fiducia nei propri mezzi e sicuramente sarà pronto a sfruttare eventuali defaillances del suo capitano.

Jumbo quindi favorita per il Tour, forte di uno squadrone capace di far male in salita (Roglic, Vingegaard, Kuss, Kruijswijk), ma anche di controllare la corsa in tutte le circostanze (Van Aert, Dennis, Laporte/Benoot).

Dal giro di Svizzera che si corre in questi giorni invece dovrebbero arrivare indicazioni sugli avversari scontati della Jumbo, ovvero la Ineos, con Adam Yates e Geraint Thomas, oltre a Martinez, che pero’ pare già in sola modalità gregario. Ma vedremo all’opera anche Aleksandr Vlasov, che pare in ottima forma, come mostrato al Romandia, e potrebbe essere un terzo incomodo, ben supportato da Sergio Higuita, fresco vincitore del Catalunya.

E poi via via tanti altri outsider, come ad esempio Aleksey Lutsenko, che in tandem con Miguel Angel Lopez dovrà chiarire un po’ cosa sta succedendo alla Astana quest’anno, completamente evanescente. Sino a Romain Bardet, che oggi ha fatto sapere che sarà al via della Grande Boucle, a sfidare ancora una volta la sfortuna che lo perseguita.

Occhi puntati poi su una gara normalmente snobbata in questo periodo, ma che per forza di cose sta prendendo importanza: il giro di Slovenia. La gara di casa del favorito più atteso, Tadej Pogačar. Nella gara slovena pero’ la lista di partenza non è stellare, imbottita di squadre continental anche di livello non eccelso (dalla China Glory al Team Kranj) e con sopratutto corridori di ottimo livello solo a caccia di tappe (Mohoric, Ackermann, Merlier, Zana, Fortunato).

Insomma, il Tour sarà il momento della verità anche perché sarà la prima occasione per vedere veramente il faccia a faccia tra i migliori, che recentemente evitano scontri diretti in preparazione al Tour.

Quindi, per voi chi è il favorito per la maglia gialla?

Chi è il favorito per il Tour de France 2022?

Visualizza Risultati

Loading ... Loading ...

Commenti

  1. ho capito che sono io che ho una visione distorta allora
    boh, io tutta questa differenza tra Roglic e Pogacar, onestamente, non ce la vedo, pensando agli "scontri diretti" che hanno avuto
    e pure la UAe, non la vedo così più inferiore della Jumbo
    non hanno ancora nominato i partenti, ma, volendo, la UAE, potrebbe schierare
    Pogacar, Soler, Majka, Polanc, (per le salite), Mcnulty, Trentin, Hirschi, Rui Costa(per quelle "movimentate"). e lasceranno, credo, a casa, visto le fatiche del Giro, Formolo ed Almeida
    poi c'è la componente per le volate, che non daranno magari gran supporto allo sloveno

    che poi, la squadra conta fino ad un certo punto
  2. dave_and_roll:

    anch'io fino a qualche tempo fa ero della stessa opinione, ma ora mi sono revveduto.
    La squadra conta fino ad un certo punto, se hai una gamba stellare e che quindi puoi 'parassitare' il lavoro delle altre squadre e poi alla resa dei conti nell'1vs1 imporre comunque il tuo ritmo, oppure se ti va tutto bene durante le 3 settimane e non hai intoppi.
    però, ed è un però enorme, pensa già a queste situazioni
    1) ventagli
    2) incidente meccanico o caduta con gruppo lanciato a tutta (e tu magari non sei lì davanti perchè mancano magari ancora 50km (ipotizzo)
    3) fattore 'morale': una squadra forte ti protegge e ti da serenità (immagino io, non ho mai corso pro) e possibilità di controllare la gara senza troppi stress
    4) possibilità di bluffare: nel senso che magari non sto troppo bene e metto la mia squadra lì davanti a fare l'andatura che più mi è consona per evitare di subire l'andatura di altri corridori e prendere pronti via un'imbarcata clamorosa (nulla mi toglie dalla mente che è quello che ha fatto Carapaz al giro nella tappa del Fedaia). Chiaro è che ti salva parzialmente e non devi essere conciato che non la muovi
    Chiaro, ripeto, che se hai una condizione super e soprattutto se hai 1 solo avversario (parlo di GT) il fatto di essere con una squadra più debole conta relativamente, ma non ti potrà mica andare bene sempre tutto...
    Il problema che vedo io è che la Jumbo ha una squadra davvero fortissima mentre la UAE è 2 gradini sotto (non dico scarsa), ma pur riuscendo sistematicamente ad isolare Pogi, non riescono a farlo fuori. Io, se fossi in Jumbo, proverei con una tattica suicida: farei andare via la fuga e prendere la maglia a qualcuno e poi mi disinteresserei completamente della maglia, lasciando alla UAE l'onere di farsi carico della soluzione del problema. Magari lanciando qualche attacco con seconde linee e cercando alleanze in gruppo. E tira oggi che tira domani prima o poi crolleranno anche perchè non hanno una squadra tale da poter tener chiusa la corsa e Pogi dovrebbe intervenire più spesso in prima persona, sperando in un suo calo. E lì piazzerei la stoccata
    boh magari è una cazzata ma io la proverei: certo rischierei di perdere un tour in maniera 'passiva', però se tanto mi da tanto, se quest'anno va ancora come nel 2020 l'anno prossimo ci proverei.
    Condivido tutto. Soprattutto la parte tattica, con la curiosità anche da parte mia di vedere cosa accadrebbe se l'iniziativa venisse lasciata alla UAE, per farli uscire in qualche modo allo scoperto. Come ho già scritto, la UAE sta crescendo (lo dimostra anche il loro ciclomercato più funzionale alle corse a tappe), ma siamo lontani dal poter scorgere una gestione di gara come visto fare dalla Jumbo o dalla Ineos.
Articolo precedente

Roglic vince un Dauphiné dominato dalla Jumbo-Visma

Articolo successivo

Marta Cavalli inarrestabile vince il Mt.Ventoux Dénivelé Challenge

Gli ultimi articoli in Magazine