Il danese Magnus Cort, 26 anni, lascerà la Astana per trasferirsi alla EF Education First. Vincitore i carriera di due tappe alla Vuelta ed una al Tour, porterà “versatilità” alla squadra, secondo Johnatan Vaughters, Team Manager della squadra americana.
Dopo una seconda tappa disastrosa, in cui “non abbiamo scuse”, come dichiarato dal DS Nicolas Portal dopo la debacle di Tao Geoghean Hart e Wout Poels, i quali hanno perso 10 minuti dai migliori, la Ineos sembra aver preso la palla al balzo e Poels è dato in partenza per la Bahrain-Merida. Il 31enne olandese sembra quindi, dopo 6 stagioni, aver terminato la propria avventura alla Sky/Ineos, dove era il (super)gregario più fidato di Chris Froome.
Con Poels, sempre secondo fonti Gazzetta della Sport, dovrebbe arrivare alla Bahrain Eros Capecchi dalla Deceuninck. Alcuni rumors vogliono anche trattative tra la squadra bahrainita e l’inseparabile duo Mark Cavendish/Bernard Eisel, per terminare la propria carriera.
Interessante, tra i molti movimenti del ciclomercato di quest’anno, prendere atto della rottura dei rapporti tra Eusebio Unzué (Movistar) e Giuseppe Acquadro, l’agente di praticamente tutti i talenti sudamericani. Acquadro, molto amico di Dave Brailsford come viene riferito, avrebbe interrotto i lungi rapporti con la Movistar a favore della Ineos. Il passaggio di Carapaz alla squadra britannica ne è il sintomo, ma sintomo ancora più grande del cambio di favori è stata la partecipazione non concordata di Carapaz al Critérium olandese dove l’ecuadoriano è caduto facendosi male e saltando la Vuelta: la sua partecipazione è avvenuta senza informare Unzué, che presumibilmente non avrebbe acconsentito.
Il prossimo anno, con la partenza di Quintana, Carapaz, Landa, Anacona, Betancur, Sepúlveda e Sütterlin, la Movistar opererà un ricambio quasi totale: oltre a Cataldo e Vilella dalla Astana, a messo sotto contratto un’infornata di giovani: il basco Iñigo Elosegi, lo sprinter inglese Gabriel Cullaigh, il ciclocrossista svizzero Johan Jacobs e gli scalatori colombiani Einer Rubio e Juan Diego Alba, tutti sotto i 23 anni. E soprattutto tutti non rappresentati da Acquadro. Il quale però, molto provocatoriamente ha dichiarato che di questa piccola guerra “chi ne soffrirà sarà Unzué”. Unzué che fino a ieri si serviva in effetti quasi esclusivamente di corridori rappresentati dall’italiano, il quale ha sotto contratto molti dei giovani spagnoli e sudamericani più talentassi, come Óscar Rodríguez, Carlos Rodríguez, Alex Aranburu e Sergio Samitier, che questo punto saranno indirizzati verso altri lidi che non la Movistar.
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