L’italiano Jakub Marezcko, 27 anni, correrà per la Alpecin-Fenix nelle prossime due stagioni. Proveniente dalla Vini Zabù, 44 vittorie in carriera, tra cui ben 18 tappe al giro del lago Taihu e 7 tappe al giro dello Hainan, in Cina, lo sprinter italiano sarà un’ulteriore pedina importante della formazione belga, specializzata in sprint e gare di un giorno, come lo stesso Marezcko afferma:
“Il team è specializzato in sprint e gare di un giorno. Sono convinto che sia una buona scelta per me venire qui. È davvero speciale per me aver firmato per l’Alpecin-Fenix perché hanno il know-how nelle gare sprint e fanno grandi lead-out. Sono curioso di scoprire come saprò sprintare con la maglia Alpecin-Fenix. La prossima stagione offrirà nuove opportunità per mostrare le mie qualità”.
Il team manager della Alpecin, Philipp Roodhooft, in una recente intervista si è mostrato molto sicuro della propria squadra, affermando che per la prossima stagione un “obiettivo realistico” sarà la maglia verde al Tour, con Jasper Philipsen o Mathieu van der Poel.
Si assottigliano le possibilità di rivedere la Qhubeka come squadra WorldTour per il prossimo anno. Ormai la scadenza ultima per presentare un programma di iscrizione all’UCI è a fine Dicembre, e la squadra non sembra riuscire a trovare uno sponsor principale. Recentemente l’azienda svizzera Assos si è detta interessata a continuare la collaborazione con la squadra, ma non come sponsor principale. Anche le trattative con la Premier-tech, azienda canadese ex-sponsor della Astana, sembrano giunte ad un punto di stallo. Doug Ryder, general manager della Qhubeka, non risponde più a domande sulle sorti della squadra, ma continua a dirsi fiducioso, e comunque concentrato sul mantenere la squadra continental. Restano comunque dubbi evidenti sul futuro di questa squadra, che anche ammesso riesca a trovare il supporto finanziario per continuare la propria attività ha al momento 5 corridori sotto contratto per il 2022: Simon Clarke, Sean Bennett, Connor Brown, Sergio Henao e Henok Mulubrhan, oltre ad avere la disponibilità a continuare di Domenico Pozzovivo, anche se l’ormai 39enne resta senza contratto per la prossima stagione.
Sicuramente con adeguati finanziamenti la squadra sudafricana potrebbe mettere assieme anche in-extremis un roster di 20 corridori, ma a livello WorldTour le garanzie che una squadra così costruita possa gareggiare a livello delle altre sembrano scarse.
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