Ciclomercato: Rohan Dennis alla Ineos

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L’Adelaide Advertiser lo da per certo (ma i vari like sui social a Pinarello da parte sa non erano sfuggiti ai più attenti): Rohan Dennis ha firmato un contratto biennale col Team Ineos.

L’ingresso dell’australiano, campione del mondo a cronometro, rafforza, se mai ce ne fosse stato bisogno, la squadra britannica ancora di più sia nel supporto ai capitani, dato che Dennis vanta anche un 16° posto al Giro d’Italia, ma soprattutto nelle cronometro e nelle corte gare a tappe. Anche se ovviamente per la prossima stagione gli obiettivi principali di Dennis sono i mondiali e le olimpiadi di Tokyo.

Per lui l’inizio della stagione è alle porte con il tentativo a gennaio di confermarsi campione nazionale a cronometro per la 4^ volta consecutiva.

Commenti

  1. Il Trattore:


    In merito al mondiale: non è tanto per la vittoria in se, quanto che mi sembra di capire che ogni squadra ci faccia parecchio “marketing” quando ha un campione del mondo in squadra (vedi Pedersen ora, ma anche GVA da quando ha vinto l’olimpiade (bici oro, ecc...), Cancellara ai tempi; tralascio Valverde e Sagan (sebbene siano considerabili) per motivi di “patriottismo” Movistar-Spagna da un lato e per il personaggio che si è creato a prescindere dalle multiple vittorie mondiali dall’altro).
    Infatti. Le vittorie a mondiali e olimpiadi contano eccome per gli sponsor e quindi squadre.
    Iride e oro vengono sfruttati a fondo per l’immagine di bici, abbigliamento etc.
    E tanto per dire: Sagan secondo me il 90% della gente lo crede sloveno...
  2. Il Trattore:

    Sul “fare quello che gli pare” non intendevo proprio l’estremo concetto anarchico :mrgreen: quanto magari, per fare un esempio, in un GT staccarsi quando vuole la tappa prima della crono, e cose simili (cose che si vedono in ogni squadra, insomma dubito che dicano a Dennis di fare la crono piano apposta perché il giorno dopo c’è una tappa di salita (come negli ultimi 2 anni hanno fatto con Castroviejo), perché la crono per lui è una potenziale vittoria per la Ineos).
    Ma loro spesso le crono le vincono ugualmente, anche perchè spesso quelle dei GT, sono crono anomale in contesti anomali. Froome, e Thomas ne hanno vinte, qualcuna la ha vinta Kwiat e poi hanno già Ganna che in prospettiva vale tanto quanto. Tutto sommato non li ho nemmeno mai visti particolarmente accalcarsi per le singole vittorie di tappa. Come ha detto Ser Pecora, se lo pagano come Poels per fare quello che faceva Poels, come lo faceva Poels è un acquisto che ci sta. Altrimenti non ci vedo mezza ragione valida.

    Il Trattore:

    In merito al mondiale: non è tanto per la vittoria in se, quanto che mi sembra di capire che ogni squadra ci faccia parecchio “marketing” quando ha un campione del mondo in squadra (vedi Pedersen ora, ma anche GVA da quando ha vinto l’olimpiade (bici oro, ecc...), Cancellara ai tempi; tralascio Valverde e Sagan (sebbene siano considerabili) per motivi di “patriottismo” Movistar-Spagna da un lato e per il personaggio che si è creato a prescindere dalle multiple vittorie mondiali dall’altro).
    Fa marketing il campione del mondo assoluto, perchè indossa la maglia iridata sempre e quindi quella maglia la si vende bene con lo sponsor della squadra. Non a caso tu hai citato TUTTI campioni del mondo in linea (a parte Cancellara che era Cancellara perchè vinceva tutto e i mondiali a cronometro nel suo palmarès erano quasi il meno) anche se ora vuoi parlare di quello a crono. Il campione del mondo a cronometro la indossa solo nelle cronometro e il grande pubblico di quelle ne vede 3/4 all'anno (quelle dei GT) a cui difficilmente il campione del mondo prende parte a tutte (a meno di non fare tutti e 3 i GT) e di certo non si ricorda della maglia iridata di Martin o di Dennis ecc.ecc. Insomma, direi un prestigio e quindi un corollario decisamente diversi.
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