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In questa sezione parleremo di come assemblare da zero, un telaio , partendo dall’abc.
Per tale scopo ci serviremo di un telaio di ultima generazione in carbonio, il quale viene consegnato in scatola con forcella smontata ed il solo movimento centrale assemblato in fabbrica , nel caso trattasi di BB86 press fit.
Vediamo come procedere.
IL MONTAGGIO DELLA FORCELLA.
La forcella di un telaio come questo viene fornita nella scatola, insieme agli accessori per il suo, montaggio che riguardano:
Serie sterzo, spessori in carbonio di regolazione altezza e expander di tiraggio sistema.
Vediamoli in foto:
Partendo da sinistra verso destra abbiamo:
I due cuscinetti conici l’expander in alto la vite in alluminio di bloccaggio sistema, il cono ad espanzione che bloccherà il cannotto, il coperchio della serie sterzo,il tappo superiore le due calotte di alloggio cuscinetto che vanno inserite nel telaio e la ralla conica che va innestata nella forcella.
INIZIAMO
Per prima cosa innestiamo la ralla nel cannotto forcella operazione determinante per assemblare correttamente la serie sterzo in quanto la ralla conica conferisce rigidità alla forcella stessa ed al sistema.
Per inserirla occorre una semplice attrezzatura , ricavata da un tubo in alluminio, dove viene praticato uno smusso , in maniera che durante la percussione , non si rovini la sede della ralla, uno spigolo vivo la potrebbe danneggiare.
Questo tubo serve appunto da percussore e lo si trova anche in commercio, io naturalmente me lo sono autocostruito, tagliando un tubo di alluminio e tornendolo.
Vediamolo in foto:
Innestiamo la ralla conica , nel cannotto forcella, fino a che manualmente è consentito, cioè finche la ralla stessa penetra nella sede.
Faccio notare in foto che la sede aumenta di diametro verso il fondo , in maniera da vere una tolleranza tale che sia all’inizio che con il tempo la ralla non acquisisca giochi anomali:
Inseriamo adesso il tubo sopra il cannotto forcella, intonacandolo, in tale maniera potrete battere energicamente per mandare in sede la ralla conica:
Due colpi ben assestati e la ralla è a posto in sede.
Faccio presente che il tubo di percussione, deve essere abbastanza preciso nel vestire il cannotto, in quanto più preciso è e meglio e più velocemente si esegue l’operazione senza alcuna possibilità di erroe o danneggiamenti:
Una volta inserito il primo pezzo passiamo ad innestare le calotte nel telaio , coloro che conterranno i cuscinetti di rotazione.
Mi raccomando , per i telai in carbonio non usate grasso sintetico , ma grasso di vasellina, in maniera che lo stesso non danneggi le fibre del carbonio, anche se reputo sia abbastanza difficile, meglio evitare.
Una volta umettate le calotte, posizioniamole manualmente sul telaio comprimendole leggermente più in piano possibile, per poi andare ad innestare la pressa.
La pressa consta di due sistemi di spinta che vengono azionati manualmente a mò di torchio, su un albero filettato con due filettature una destrorsa ed una sinistrorsa:
L’azione simultanea dei due settori in spinta manda in battuta le due calotte contemporaneamente ed in piano:
A questo punto ingrassiamo le sedi delle calotte superiore ed inferiore ed alloggiamoci i cuscinetti, anche loro preingrassati:
Innestiamo la forcella dal basso e se abbiamo fatto un buon lavoro la luce che rimane tra calotta e base forcella rimane minimale:
Inseriamo adesso, il cono di bloccaggio:
Il coperchio:
Ed infine l’attacco che sceglierete.
Chiudiamo leggermente le viti e prendiamo delle misure.
Se tutto va bene lo spessore sopra il tappo calibra l’altezza dell’attacco rispetto alla vecchia bike, questo è un calcolo che va eseguito prima di montarla, cioè misurando la dimensione della scatola di alloggio più il coperchio della serie sterzo più l’altezza dello spessore. Naturalmente ogni costruttore da delle misure dei propri telai, facile fare un calcolo matematico dal vecchio al nuovo per riprotare la stessa altezza dal centro di rotazione della ruota.
Una volta tarata la misura facciamo un segno con un pennarello , che ci aiuterà a tagliare il cannotto alla giusta misura.
IL TAGLIO DEL CANNOTTO
Dopo aver installato la forcella e testato che il tutto funzioni senza impuntamenti passiamo a regolare la lunghezza del cannotto, che dovrà essere eseguito in maniera che rimanga circa due mm sotto il bordo dell’attacco , se non si vogliono usare altri spessori, altrimenti a piacere, se pensate che un domani possiate regolarlo in altezza, naturalmente interponendo sopra un piccolo spessore , per portare il sistema in compressione senza interferenza, perchè se il tappo interferisce nel cannotto, non riusciamo a creare uno spallamento corretto, ed il tutto avrebbe gioco.Occorre dunque lasciare sempre un minimo di luce di tiraggio.
In questo caso il materiale che lo compone è carbonio , dunque dovremmo usare una lama di seghetto molto fine e ben affilata , possibilmente nuova; non usate lame che hanno tagliato precedentemente acciaio , perché altrimenti il taglio verrà molto brutto.
Dopo averlo assemblato, come in precedenza spiegato tracciamo un segno con un pennarello a punta fine, in maniera da stare a filo dell’attacco manubrio.
Naturalmente tale procedura non verrà osservata da chi possiede apposito strumento per la riduzione dei cannotti.
Usiamo se lo abbiamo a disposizione il nostro stand bici per supportare la forcella e regolarla a misura, orientando di 90 gradi l’attacco che normalmente usiamo per sostenere la bike, come in figura sottostante:
Una volta fatto il segno e posizionata la forcella sul cavalletto misuriamo l’eccedenza di materiale che dobbiamo rimuovere, e circuiamo il cannotto con dello scotch o da carrozzeria o da incollaggio moquette, riportando l’esatta misura che avevamo preso in precedenza:
Con una fascetta robusta circuiamo il cannotto a filo del segno in maniera da creare una guida che ci permetterà di eseguire un taglio ben dritto, posizionandola 2 mm in meno del segno, per creare appounto l’eventuale tiraggio per chi lo desideri:
Iniziamo il taglio facendo ben attenzione a tallonare la fascetta in maniera , da seguire la guida:
Procedendo con una pressione blanda e facendo fare il proprio lavoro alla lama otterremo un risultato come questo:
Dunque una volta tagliato il cannotto , con della carta vetro smussiamo gli angoli, in maniera da non farsi male ed alloggiare con molta facilità l’expander che servirà a portare in carico il sistema.
Inseriamo l’expander, portandolo in battuta e serriamolo con apposita chiave a brugola da 8mm:
Rimontiamo la nostra forcella e controlliamo il lavoro.
Siamo pronti per procedere a montare altri componenti che osserveremo nel prossimo servizio
Saluti a tutti SCR1
Daniele B.
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