Confermati gli incentivi per le biciclette

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Nel Dl Rilancio, lungo ben 464 pagine, è stato approvato il bonus per le biciclette. Riportiamo l’articolo riguardante la decisione (Art.205 Misure per incentivare la mobilità sostenibile).

Offerte, fine serie e occasioni sulle bici di Decathlon

A valere sul programma sperimentale, ai residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, è riconosciuto un “buono mobilità”, pari al 60 per cento della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 500, a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica di cui all’articolo 33- bis del decreto – legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8 ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture. Il “buono mobilità” di cui al terzo periodo può essere richiesto per una sola volta ed esclusivamente per una delle destinazioni d’uso previste. Al fine di ridurre le emissioni climalteranti, a valere sul suddetto programma sperimentale, ai residenti nei comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 o n. 2015/2043 del 28 maggio 2015 per la non ottemperanza dell’Italia agli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE che rottamano, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, autovetture omologate fino alla classe Euro 3 o motocicli omologati fino alla classe Euro 2 ed Euro 3 a due tempi, è riconosciuto, nei limiti della dotazione del fondo di cui al primo periodo e fino ad esaurimento delle risorse, un “buono mobilità”, cumulabile con quello previsto dal terzo periodo, pari ad euro 1.500 per ogni autovettura e ad euro 500 per ogni motociclo rottamati da utilizzare, entro i successivi tre anni, per l’acquisto, anche a favore di persone conviventi, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, nonché di biciclette anche a pedalata assistita, e di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica di cui all’articolo 33- bis del decreto – legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8 o per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale”.

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Commenti

  1. Ottimo. Chi aveva la bici prima la potrà cambiare risparmiando 500 euro a prescindere da come la userà (magari per farci la Oetztaler), chi non la aveva, non sarà certo allettato a comprarla, risparmiando 100 euro (perchè chi compra una bici ex novo senza averla prima e per usarla in città, non ci spende certo mille euro) e il tutto ovviamente vale per chi abita in città, per cui se uno abita nel comune a fianco se la pija ......(o se la fa comprare da uno che abita in un comune over 50.000). Con buona pace di chi durante la quarantena rivendicava che tutti dovevano stare a casa perchè non era giusto che il cittadino stesse a casa non potendo rispettare le distanze sociali e il campagnolo residente in mezzo al nulla potesse uscire.
    Ora con questa spesa (alla fine relativamente bassa ma demagogica e propagandistica), vedremo delle città meno trafficate e meno inquinate.
    Esattamente come dopo i precedenti incentivi (anche quelli spesso ad uso bici gara). Ciclabili ed educazione stradale (oltre a incentivi veri, quelli all'uso e non quelli all'acquisto) li facciamo nella prossima vita.
  2. marco:

    per muoversi in città, si.
    Non so da dove ti derivi questa certezza, forse in una smisurata fiducia nel prossimo. Io penso invece che anche fossero tot (scegli tu un numero a caso) quelli che usano questi incentivi per bici entry level, il numero di quelli che si tramuterà in auto in meno sulle strade o gente in meno sui mezzi pubblici, sarà del tutto irrisorio e di fatto inutile. Penso che gli incentivi andrebbero dati all'uso (tot soldi al km, su percorsi specifici, non alle gf o per fare il Rombo la domenica) in maniera ovviamente un attimo studiata, e parallelamente attuato un programma a breve/medio scadenza di infrastrutture e un programma a medio/lunga scadenza di educazione all'uso, per chi la usa e al rispetto di chi la usa per gli altri. E di certo non discriminare chi abita in un comune con meno di 50.000 abitanti quando magari anche quello va in città a lavorare. (p.s. il mio piccolo comune, 2 anni fa ha dato le bici elettriche quasi gratis ai residenti che andavano a lavorare in città, non ai residenti tout court).
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