Contador squalificato dorato

In questi giorni si corre l’ENECO Tour, nuovo nome per una vecchia corsa: il Giro dei Paesi Bassi.

Il corridore col pettorale numero 11 già da mesi prima della corsa aveva catalizzato l’attenzione dei media, anche se non si tratta di un favorito per la vittoria. Si tratta di tale Alberto Contador Velasco, spagnolo di Pinto, vicino Madrid.

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In una conferenza pre-gara Contador ha affermato, rispondendo a chi gli chiedeva del suo stato di forma, che in questo momento si sente: “tanto stanco quanto ogni altro anno in questo periodo. Visto che che mi sono allenato molto duramente“.

Tecnicamente il contratto di Contador con la sua squadra, il Team Saxo-Bank, è stato annullato l’indomani della sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport  di Losanna, il 7 Febbraio 2012. Mettendo fine a 2 anni di disquisizioni ed una certa confusione riguardo la positività al clenbuterol riscontrata al Tour de France; e che lo ha privato retroattivamente di numerosi risultati vincenti, comprese le vittorie a Tour de France 2010 e Giro d’Italia 2011.

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Il direttore sportivo della Saxo-Bank, Bjarne Riis, nonostante l’annullamento del contratto ha sempre pubblicamente affermato che durante la squalifica avrebbe sostenuto Contador. Idem i suoi sponsors, compresi quelli principali, che hanno continuato a far bella mostra di se in vari banner sul suo sito personale.

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Addirittura durante l’inverno, un giornalista spagnolo che lo ha intervistato riportava dei vari test di nuovo materiale tecnico che Contador stava svolgendo per i suoi sponsors e dei vari feedback che ne erano scaturiti.

In sintesi, Contador ha continuato ad essere sponsorizzato e presumibilmente “stipendiato” per fare il corridore anche durante il periodo di squalifica.

Una squalifica che ha sollevato opinioni contrastanti e diviso gli amatori, sia per i tempi che le modalità della giustizia sportiva, sia per la sostanza dopante ed i quantitativi  rilevati: niente che potesse migliorarne significativamente le prestazioni. Forse solo un caso di contaminazione alimentare come sempre Contador si è difeso. Anche se su 83.203 capi di bestiame controllati nei paesi UE negli anni 2008-2009 si è avuto solo 1 caso rilevato di Clenbuterol*. E soprattutto la WADA ha rifiutato di finanziare un nuovo metodo per l’analisi dei campioni di sangue e urine sviluppato dal dottor Jordi Segura e dal suo staff. Un metodo che consentirebbe di trovare nel campione tracce di un plastificante usato nelle fabbricazione delle sacche per trasfusione che rimarrebbe in tracce in sangue ed urine. Ebbene, un test sperimentale di questo metodo era stato proprio fatto su un campione di urine di Contador il giorno precedente la positività al Clenbuterol, rilevando una quantità di plastificante 8 volte superiore al normale.**

Questo test non è stato mai validato dalla WADA (che dal 2001 ha finanziato 50 milioni di dollari per progetti scientifici), al contrario ne hanno rifiutato il finanziamento in favore di “altri tipi di tests genetici”***

Contador, prima della partenza dell’ENECO Tour, a chi gli chiedeva se si sentisse una vittima di questa squalifica ha risposto: “Quello che è chiaro è che la legislazione è vecchia ed inadeguata e tutte le maggiori autorità lo sanno e non fanno niente per cambiarla“.

Sicuramente la legislazione lo ha privato di un Giro ed un Tour, ma le “autorità” non lo hanno lasciato solo in questi 6 mesi di squalifica.

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*http://www.guardian.co.uk/sport/2011/feb/08/alberto-contador-defence-doping-ban

**http://www.nytimes.com/2010/10/05/sports/cycling/05cycling.html?_r=1

***http://www.bloomberg.com/news/2011-11-08/blood-doping-test-linked-to-contador-investigation-won-t-get-more-funding.html

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