- La diversificazione della pratica delle diverse discipline riduce la “noia” che spesso affligge chi pratica uno sport di durata, che obbliga a ripetere ciclicamente lo stesso gesto atletico per ore, giorni, settimane.
- Bassa probabilità di incorrere in problematiche patologiche date dal sovraccarico delle strutture muscolo-tendinee ed articolari. Infatti ogni sport di endurance, soprattutto se praticato a livello agonistico, ha una serie di patologie caratteristiche. Nella pratica del ciclismo questo è tendenzialmente più limitato rispetto ad altre discipline per l’assenza di impatti e carico gravitazionale a livello articolare. Possono però permanere ed esacerbarsi problemi di origine biomeccanica eventualmente generati (anche) da disequilibri muscolari. In tale contesto è sicuramente utile andare ad agire, proprio in questa fase, ad un riequilibrio funzionale/muscolare generale, anche e soprattutto a livello di “core”.
- L’allenamento in diverse discipline permette di “armonizzare” la muscolatura andando a lavorare su muscoli sinergici che altrimenti sarebbero completamente trascurati.
- fase di riposo passivo: 10-15 giorni di riposo totale dall’attività predominante svolta affiancata a attività blande o di recupero (camminare, uscite poco intense anche in bicicletta). La durata di questa fase è proporzionale al volume di attività svolto. Atleti con un carico di allenamento inferiore alle 10 ore settimanali difficilmente hanno necessità di questo stacco ma devono, al contrario, cercare di mantenere una buona continuità su quanto svolto;
- ripresa attività: nel microciclo settimanale dare priorità a tutte le attività con predominanza aerobica alternative allo sport principale (es. ciclismo)= quindi piscina, corsa (meglio se in salita), ginnastica a corpo libero, giochi sportivi di squadra, sci di fondo, sci alpinismo, ciaspole, rowing, ecc..
- mantenimento del livello di fitness/performance: in questa successiva fase la scelta delle attività sopra indicate va ristretta a 1 massimo 2 attività alternative. Se in precedenza si manteneva comunque una/due uscita/e a settimana in bici o su rullo, in questa fase si progredisce con una ripresa molto graduale dell’attività predominante (es 2-3 allenamenti “alternativi” e 2-3 allenamenti in bici). Questo è uno dei punti cardine della nuova stagione perché vengono stimolate le componenti aerobiche, spesso indicate come “base”, con 2 notevoli vantaggi: anticipare questa fase allenante, ampliandola il più possibile e quindi poter ricominciare l’attività principale con lavori ad intensità e volumi sport specifici .
- ripresa dello sport principale: questo passaggio è in funzione della programmazione prevista, degli impegni di gara/eventi importanti, periodizzazione singola, doppio picco di forma, ecc.
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Dott. Massa Roberto
operatore sportivo, allenatore, preparatore atletico, coach
Laureato in Scienze Motorie – Sport & personal trainer
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