Davide Rebellin travolto ed ucciso da un camion

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Davide Rebellin, 51 anni, ritiratosi 1 mese fa dal professionismo dopo 30 anni di carriera, è stato oggi travolto ed ucciso da un camion mentre era in bici, sulla regionale 11, a Montebello Vicentino, all’altezza del bar ristorante “La Padana”.

Secondo la stampa locale un mezzo pesante, nell’uscire da uno svincolo, avrebbe colpito e travolto Rebellin, per il quale non c’è stato nulla da fare. L’autista non si è fermato, allontanandosi, ma non è ancora chiaro se si sia accorto o meno di quanto era successo. Sul posto è intervenuto il 118, ma il medico non ha potuto fare altro che constare il decesso dell’ex campione. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente e rintracciare il camionista.

Rebellin nel 2004 vinse in otto giorni Amstel Gold Race, Freccia Vallone (poi conquistata altre due volte) e Liegi. L’ennesima tragedia su cui ormai c’è poco da commentare.

Un pensiero alla famiglia ed ai suoi cari.

Commenti

  1. Marmuel:

    Non capisco perché non dovrebbe esserlo...se avesse ucciso un anziano sarebbe cambiato qualcosa a livello giuridico? se alla guida ci fosse stato un operaio?
    In un incidente età, sesso, colore della pelle, orientamento sessuale, ceto, ecc delle persone coinvolte non cambiano i fatti...invece, stuzzicati dai media, per qualcuno le cose cambiano!

    Sia ben chiaro, non difendo/giustifico assolutamente nessuno, solo non capisco tutto questo circo attorno alla questione...spero che quando i fatti saranno chiariti ci siano punizioni commisurate alla gravità dei fatti, come sempre
    non è un normale incidente, perche mentre la quasi totalità delle persone usa la macchina per necessità, questi dementi usavano l'auto per fare cazzate. se nel cds esistesse l'aggravante "futili motivi", ecco saremmo in quel contesto tanto per dare un idea.
    E se tutti usassimo l'auto per fare cazzate giochi o scommesse varie ci sarebbero bene altri tipi di incidenti.
    mettiamo 3000 lamborghini con 3000 dementi sopra a girare a roma e vediamo che succede.
  2. Ammetto di avere scritto qualche considerazione "di pancia" perché mi metto dalla parte della madre però io (come tanti qua) sono cresciuto senza i social e a 20 anni o studiavi o eri a lavorare e non avevi tempo per girare con 500hp di suv per fare il deficiente come lavoro!!! Purtroppo questo è lo specchio della società in cui viviamo, ragazzini di 20 anni che girano per strada per fare cazzate di lavoro senza che i genitori gli dicano "figlio mio ma ti rendi veramente conto di cosa fai?" Ho letto in questa discussione che è stata una bravata!!!! Una bravata è rubare la cioccolata al supermercato, è rigare una macchina, non quello che ha fatto.....da parte degli adulti si è perso il valore dell'educazione, della "punizione" come il caso della prof impallinata qua a Rovigo, i ragazzi sono stati promossi con 9 in condotta!!!!! Vi rendete conto 9 in condotta dopo che hai sparato a una professoressa che, ricordo, nello svolgimento delle sue mansioni è un pubblico ufficiale ed è dovuta intervenire una commissione nominata dal ministro per indagare sull'operato del consiglio di classe che ha fatto abbassare i voti da 9 a 6 e 7!!!! Se avessi fatto io una cosa del genere nel 94 sarei stato sospeso per una settimana e bocciato senza se e senza ma, se avessi ucciso io un essere umano in quella maniera sarebbero stati i miei genitori farmi arrestare!!!!!!!!! Ogniuno è libero di pensarla come vuole ma io non trovo nessuna giustificazione.
  3. sembola:

    Nessuno dice che sia una ragazzata. E' una cosa molto seria, che ha provocato un morto e due feriti.

    Il punto è che la storia dei "a nostri tempi" è fortemente condizionata dalle esperienze personali e soprattutto dalla memoria selettiva. "Ai miei tempi", che sono di una quindicina di anni precedenti ai tuoi, non so se i "deficienti" fossero "meno deficienti di oggi", ma so che i morti per strada erano il triplo di oggi e che di miei coetanei (e di quelli un po' più grandi di me) ne sono morti un bel po' con un ago nel braccio o di AIDS (molti, molti di più di quanti muoiano per via delle pastiglie di oggi). Si ricordano le cose piacevoli (generalmente legate al fatto di essere giovani ...;-)) e si dimenticano quelle brutte o tremende.

    Quanto ai "futili motivi", consentimi di ripetere quanto ho scritto in forma diversa. In uno stato di diritto, governato dalla legge e non dall' arbitrio delle tricoteuse (reali o virtuali) le pene o le ammende dipendono dai reati o dalle infrazioni commesse e non dalle opinioni morali di chicchessia. Se passi col rosso la multa dev'essere la stessa sia se andavi al lavoro sia che andassi a cena fuori o che andassi a troje, se travolgi un'auto mentre vai a 120 la pena dev'essere la stessa che tu sia un blogger che un operaio. Se si fanno differenze allora non siamo più uguali di fronte alla legge e la conseguenza automatica è che tu ciclista sei fuorilegge perchè per quelli che qualcuno (tanti...) sono "futili motivi" ostacoli il traffico, commetti infrazioni, rompi i coglioni al cittadino benpensante "che paga le tasse" , e che quando ti stirano ""te la sei cercata".
    Certo che di fronte alla legge si è tutti uguali però permettimi di reagire in due maniere diverse ma in fin dei conti hai ragione, stava lavorando visto che fare minchiate era il suo modo di guadagnarsi da vivere!
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