Felipe Mendez (Colombia) e Gabriel Raff (Argentina) sono stati controllati positivi fuori competizione per EPO in occasione del Campagnolo GFNY World Championship a New York il 19 maggio scorso.
Durante il controllo Mendez ha cercato di farsi passare per il proprio gemello, anche lui iscritto alla gara, ma che non avrebbe partecipato. La mattina della gara si è presentato alla partenza con un braccialetto rotto (quelli di stoffa per l’assegnazione della griglia di merito) in un altro tentativo di nascondere la propria identità. Mendez è finito 71° in 4h51’39”.
Raff ha terminto 25° in 4h31’10”. Raff è un ex Ironman professionista, con un personale di 8h40’27”.
Entrambe, positivi all’EPO ricombinante, sono stati squalificati a vita da ogni evento GFNY, come da regolamento. Ed entrambe sono stati selezionati per controlli a caso su 60 corridori con alte probabilità di terminare nella top 10.
Mendez e RAff sono il 6° ed il 7° positivo all’antidoping in 9 anni di eventi GFNY.
L’organizzatore della corsa, Uli Fluhme, ha dichiarato: “Questi risultati mostrano come i test antidoping siano necessari e funzionano. Sfortunatamente molti eventi con partecipazione di massa non svolgono controlli, mandando un segnalo chiaro e terribile: qui il doping è permesso. Noi non permettiamo tagli di percorso alle nostre gare, quindi perché dovremmo permettere il doping? Gli atleti GFNY si allenano duramente per le nostre gare, quindi meritano una competizione equa. Noi gli dobbiamo dei controlli antidoping, anche se il loro costo è superiore ai 15.000$ annui. Non controllare gli atleti è egoista, una decisione che permette agli organizzatori di risparmiare e guadagnare, ma che obbliga tutti a doparsi per competere ad armi pari“.