[Comunicato stampa]
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La tappa interlocutoria rispetta il copione. I grandi si prendono una giornata di tregua e sul traguardo di Condino (Valle del Chiese) il Giro del Trentino saluta la prima vittoria italiana firmata da Ivan Santaromita, 28enne varesino che prima d’ora aveva al suo attivo solo un successo nella classifica finale della Coppi & Bartali, tre anni fa. L’atleta della BMC ha battuto allo sprint Paolo Tiralongo e Michele Scarponi, entrati in una fuga di 11 uomini partiti nel primo terzo di gara sulla salita di Fai della Paganella, senza provocare alcuna reazione decisa dei favoriti, probabilmente desiderosi di tirare il fiato. “Stamattina ho avuto il via libera da Cadel Evans e da Baldato – ha spiegato Santaromita – per provare ad andare in fuga e fare la mia corsa. Giornate come queste ti ripagano di tutti i sacrifici che un atleta compie nel corso di una carriera, e riassaporare finalmente il gusto di una vittoria dopo tanto tempo è davvero fantastico: quasi iniziavo a dimenticarlo…”
A beneficiarne Maxime Bouet, che ha mantenuto le insegne del primato e vede ora il suo sogno prendere contorni più chiari: con oltre tre minuti di vantaggio sul più diretto inseguitore, il francese non è affatto spacciato, anche se l’ultima tappa è quella “regina” con l’inedita salita di Sega di Ala che concluderà i 166,8 km di gara (comprendenti anche l’ascesa di Brentonico prima della resa dei conti) laureando il vincitore del Giro del Trentino. “Domani dovrò difendermi soprattutto dalla Astana – le parole di Bouet – che ha molti uomini adatti a grandi pendenze come quella di domani. Con un vantaggio del genere e la condizione di tre settimane fa, non avrei avuto problemi a portare a casa la maglia ciclamino. Però io ci spero, per me e anche per la squadra che sta svolgendo un lavoro splendido”.
Tutto normale, dunque? Quella di Condino non era affatto una tappa facile, e forse qualcuno dei favoriti avrà di che pentirsi per non averne approfittato, provando a rendere la corsa più dura. Che la tappa fosse impegnativa e ricca di insidie quanto basta, lo dimostra il fatto che Domenico Pozzovivo (vincitore lo scorso anno) sia uscito di scena per una caduta – botte al costato e una brutta ferita al gomito, ritirato – mentre Pavel Kochetkov e Michael Rodriguez sono andati indietro in classifica: Siutsou è sempre a 3’19” dal leader con Wiggins terzo a 3’48. Santaromita, il vincitore di giornata, è salito al quinto gradino della generale mentre Michele Scarponi – dopo la brutta scoppola di Vetriolo – ha preso il comando fra gli scalatori.
A conti fatti, Wiggins contro Nibali resta la promessa di un grande spettacolo sulla temutissima ascesa finale, non escludendo qualche bel numero di Evans e Basso. Wiggins ha un vantaggio notevole sul rivale rappresentato da Siutsou, e dunque sarà Nibali a dover fare in ogni caso la prima mossa. In tal caso, la sfida farà scintille e gli appassionati potranno godersi uno show autentico in diretta su RaiSport2 ed Eurosport dalle 14,30 alle 16,00. Se invece prevarrà l’attendismo, Bouet potrebbe diventare il terzo che gode tra i due litiganti, ma per riuscirci dovrà prodursi comunque in una prestazione maiuscola. Intanto, in quanto a simpatia, il suo Giro del Trentino l’ha già bello e vinto.