Dopo la caduta che ha messo fuori gioco Geraint Thomas, il leader della Ineos è diventato il giovane talento colombiano Egan Bernal, il quale ha vinto oggi il Tour de Suisse con autorità. Dopo la vittoria della Paris-Nice a Marzo Bernal ha saltato il Giro d’Italia per la frattura della clavicola, ma ora sembra pronto per prendere i galloni di capitano della squadra britannica dopo il forfait di Chris Froome.
Questo giro di Svizzera doveva servire anche da discrimine per capire chi sarebbe stato il capitano tra Bernal e Thomas, ma a questo punto c’è un dato importante sotto gli occhi di tutti: ad ogni gara a tappe a cui ha partecipato da un anno a questa parte Bernal è stato il favorito e il vincitore, e senza tanti patemi, nel senso che la sua condotta di gara è stata sempre all’altezza delle altissime aspettative nei suoi riguardi.
Di fatto, a questo giro di svizzera appena concluso l’unica incognita è stata rappresentata dalla cronometro individuale di ieri, in cui si pensava che il campione del mondo di specialità Rohan Dennis (Bahrain-Merida) potesse recuperare i 42″ che lo separavano da Bernal in classifica generale, ma il 21 enne colombiano ne ha concessi solo 19, con anche un recupero notevole in una curva presa male.
Dennis sicuramente in questo periodo è più concentrato su prestazioni a 360° che non le sole cronometro, ma tanto per dare l’idea Bernal ha ceduto anche solo 18″ ad uno specialista come Stefan Küng (Groupama-FdJ), oltretutto sulle strade di casa. I 22″ di vantaggio di Bernal su Dennis alla vigilia dell’ultima tappa erano un vantaggio più che rassicurante per il colombiano, visto che l’ultima tappa, vinta dall’atipico scalatore britannico Hugh Carthy (EF Education First) proponeva nel menu più di 3000mt di dislivello con Nufenen, Furka e San Gottardo, tre passi oltre i 2000mt.
Alla fine Bernal si è limitato a controllare Dennis portandosi a casa la gara con 19″ di vantaggio sull’australiano e 3’04” sul terzo, Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe).
Alla luce di questo risultato e del modo in cui è stato ottenuto, Bernal è sicuramente un favorito per il Tour de France. In compenso un pimpante Rohan Dennis potrà essere un valido aiuto per Vincenzo Nibali, che potrà giocarsi la carta esperienza contro il prodigio colombiano.
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