Enrico Gasparotto si ritira a 38 anni, dopo 16 anni di carriera professionistica. Gasparotto, il quale ha acquisito la nazionalità svizzera lo scorso anno, è passato professionista nella Tenax nel 2004, per poi militare negli anni successivi in Liquigas, Barloworld, Lampre, Astana, Wanty Gobert, Bahrain-Merida, Dimension Data e NTT.
Le sue vittorie più importanti in carriera restano le due Amstel Gold Race vinte nel 2012 e 2016; ma vittorie anche al Giro di Romagna 2008, una tappa alla Tirreno 2010 e Vuelta a Catalunya 2005, e soprattutto il titolo tricolore 2005; e poi piazzamenti importanti: due volte 3° sempre alla Amstel, 3° alla Liegi nel 2012 (dietro Iglingky e Nibali), 2° alla Tirreno-Adriatico 2008 dietro Fabian Cancellara. In totale 10 vittorie in carriera, 14 partecipazioni a grandi giri: 8 Giri d’Italia, 1 Tour e 5 Vuelta. Prima maglia rosa al Giro 2007.
Queste le sue parole di congedo sui social:
“Il ciclismo è stata la mia vita negli ultimi vent’anni: sedici come professionista e quatto come under23. Un lungo viaggio in cui ho potuto girare il mondo, confrontarmi con diverse culture, incontrare magnifiche persone e instaurare rapporti di amicizia sincera e profonda. Un viaggio che mi ha visto crescere e maturare, sia come atleta sia come persona. E che mi ha insegnato cosa significano determinazione, “lavoro duro”, costanza, sacrificio e non da ultimo il potersi rialzare dopo una sconfitta. Sono questi valori assoluti, che porterò con me e guideranno il mio nuovo cammino. Voglio ricordare tutte le squadre dove ho militato in questi sedici anni, ognuna di loro ha stimolato la mia crescita personale e per questo desidero ringraziarle tutte per l’opportunità: Liquigas, Barloworld, Lampre, Astana, Wanty, Bahrain, Dimension Data, Ntt. È stato un onore per me correre per i vostri colori e lottare nelle più importanti gare del panorama ciclistico mondiale. Ho sempre vissuto il ciclismo in maniera totalizzante, con grande passione e dedizione e credo sia giunto il momento giusto per salutarlo e dedicare più tempo alla mia famiglia e al mio crew, capitanato da mia moglie ANNA (fondamentale in tutto!), dai miei genitori Toni e Luigina, da mia sorella Lisa e da quegli amici con cui negli ultimi giorni ho condiviso idee e opinioni. Grazie ragazzi per l’incredibile incondizionato supporto, sia nei momenti di massima gioia e soprattutto nelle difficoltà. Il mio grande obiettivo di questi sedici anni e soprattutto di questi ultimi anni di carriera è stato certamente quello di cercare il successo sportivo, ma anche di essere me stesso, con i miei pregi e i miei difetti, cercando di lasciare sempre qualcosa di me a ogni persona con cui ho avuto il piacere di lavorare. I messaggi ricevuti negli ultimi anni dai miei più giovani colleghi, massaggiatori, meccanici, direttori sportivi mi fanno intendere che sono riuscito in questo; ciò mi rende una persona felice e orgogliosa per il lavoro svolto sin qui e mi fa guardare al futuro con fiducia. Grazie tutti!!”
Un augurio di buona continuazione.
Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e…
Romain Bardet (Team DSM-Firmenich) 34enne francese è ormai a fine carriera: la concluderà il prossimo…
A fronte di poche squadre World Tour con budget pressoché illimitati ci sono le altre…
Il ciclismo belga è di nuovo in lutto. Il giovane ciclista 18enne Miel Dekien è…
Ed alla fine è arrivato il momento del ritiro anche per Mark Cavendish. Lo sprinter…
Non è la prima volta che Strava sale alla ribalta per questioni di sicurezza: nel…