Non sono parole mie, quelle del titolo, ma quelle che Omar Di Felice, ciclista noto per le sue pedalate estreme, scrive in un post su Facebook, riferendosi alle sue esperienze sulle strade italiane e a quelle di pro del calibro di Wout van Aert, il quale aveva lanciato uno sfogo su Strava dopo una pedalata in bici da corsa nella zona a sud di Como.
Uno sfogo che trova riscontro nei commenti, sia su FB che su Strava, e nelle più disparate esperienze di chi si trova ad usare una strada italiana in bicicletta. È un argomento che si ripropone in continuazione, in particolare dopo gravi incidenti, ma che rimane attuale visto che non viene risolto.
Cosa ne pensate?
è un processo sicuramente lento e lungo, ma prima o poi bisogna incominciare.
andare a far cultura ed insegnare già dalla scuole.
ma, come già detto più e più volte, ci vuole volontà e progettazione a lungo termine, cosa che "non paga" a chi è seduto su varie poltrone e deve raccogliere subito in fatto di immagine/risultati