Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso

392

Non sono parole mie, quelle del titolo, ma quelle che Omar Di Felice, ciclista noto per le sue pedalate estreme, scrive in un post su Facebook, riferendosi alle sue esperienze sulle strade italiane e a quelle di pro del calibro di Wout van Aert, il quale aveva lanciato uno sfogo su Strava dopo una pedalata in bici da corsa nella zona a sud di Como.

Uno sfogo che trova riscontro nei commenti, sia su FB che su Strava, e nelle più disparate esperienze di chi si trova ad usare una strada italiana in bicicletta. È un argomento che si ripropone in continuazione, in particolare dopo gravi incidenti, ma che rimane attuale visto che non viene risolto.

Cosa ne pensate?

Commenti

  1. bicilook:

    https://www.gazzetta.it/Motori/22-03-2023/sicurezza-patentino-e-assicurazione-per-e-bike-e-monopattini.shtml
    Ecco le infrastrutture e le soluzioni per favorire la mobilità sostenibile nella repubblica delle banane.
    Mi aspetto anche un forte sconto per carburanti e auto sopra i 3000 cm3.
    Qualcuno ha dati sul numero di sinistri causati da questi mezzi con danni a terzi e non rimborsati (i casi in cui cioè targhe ed assicurazioni potrebbero avere un impatto)?
  2. la multa ok, sono d'accordo, e pure salata (soprattutto su certe infrazioni), ma le forze dell'ordine sono veramente poche, e vengono dirottate su altri controlli "più importanti/più di immagine", pertanto, io credo che la cosa principale e dalla quale partire sia l'informazione e la cultura.
    è un processo sicuramente lento e lungo, ma prima o poi bisogna incominciare.

    andare a far cultura ed insegnare già dalla scuole.
    ma, come già detto più e più volte, ci vuole volontà e progettazione a lungo termine, cosa che "non paga" a chi è seduto su varie poltrone e deve raccogliere subito in fatto di immagine/risultati
  3. jacknipper:

    sul fatto che tutti debbano rispettare le regole non ci sono dubbi
    ma i numeri dicono chiaramente che le 2 cause maggiori di incidentalità in bici sono 1 tamponamento, tradotto (quasi sempre) guida al cellulare e 2 mancata precedenza da parte dell'auto (incrocio, rotonda) , e nella quasi totalità si parla di ciclista isolato
    quindi l'incidente per colpa del ciclista ci sarà pure ma numericamente il problema è un altro
    cominciamo a ritirare la patente a chi guida al cellulare: così secco, via
    le ffoo sono poche, difficilmente ti beccano, ma devi sapere che, se ti beccano, non ci sono scuse, punti, multa, no ... via la patente per tot mesi e, poi, la devi rifare (soldi, tempo ecc)
    Sono d'accordo sul ritiro della patente in molti casi. Ma le forze dell'ordine in Italia non sono poche. Sono molte più che in tutti gli altri paesi europei (insieme alla spagna), circa il doppio dei paesi più virtuosi
Articolo precedente

Mathieu Van der Poel vince la 114^ Milano-Sanremo

Articolo successivo

Pirelli lancia il nuovo P ZERO Race TLR

Gli ultimi articoli in News