Evenepoel vince la crono e allunga | BDC Mag

Evenepoel vince la crono e allunga

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Remco Evenepoel (QuickStep) ha vinto la 10^ tappa della Vuelta, cronometro individuale di 30,9km tra Elche ed Alicante, aumentando cosi il proprio vantaggio sugli inseguitori in classifica generale.

Il belga ha coperto il percorso in 34’35″50, alla media di 55,676km/h. Secondo classificato Primoz Roglic (Jumbo-Visma) a +48″, terzo Remy Cavagna (QuickStep) a +1′. Quarto Carlos Rodriguez (Ineos) a +1’22”.

Grazie alla prima vittoria di tappa in carriera in un Gt, il prodigio 22enne belga incrementa il vantaggio sugli inseguitori in classifica generale: +2’41” su Roglic secondo,  3’03” su Enric mas (Movistar) terzo, +3’55” su Carlos Rodriguez, quarto, +4’50” su Adam Yates (BikeExchange) quinto.

Grande prova di Evenepoel, su un percorso che Cavagna aveva definito “perfetto” per il proprio compagno di squadra, combinando “forza ed aerodinamicità, una combinazione perfetta per Remco, è il migliore in quello“. Inoltre Evenepoel aveva provato il percorso numerose volte durante la preparazione.

Da segnalare che al termine di questa giornata, segnata da ben otto corridori non partenti, molti dei quali causa Covid, la disavventura di Joao Almeida (15°) che stava realizzando un buon tempo prima di prendere la strada sbagliata…. imboccando la deviazione per  le vetture al seguito negli ultimi metri, perdendo così secondi preziosi.

Commenti

  1. mikimetal91:

    la vedo dura pure io, ma è il suo modo di correre... magari nella 3° settimana prenderà la giornata nera da 5 minuti di ritardo proprio per questo, chissà
    Questo mi sembra il rischio principale. Forse l'unico.

    Non c'è storico sulla sua resistenza alla terza settimana e non sarebbe certo il primo che cala nella parte finale di un GT.

    Però ad oggi è nettamente superiore ai diretti avversari.
  2. Ser pecora:

    Comunque "il progetto" della Quickstep lo si vede chiaramente: non lo hanno messo subito a fare grandi giri, anzi. E non credo proprio sia una questione di maturazione fisica (per dire, all'europeo 2018 ha dato 10' a Carlos Rodriguez che ora è 4° alla vuelta), ma più probabilmente di maturazione mentale.
    Basti ricordare come ha sbroccato all'europeo quando lo ha ciurlato colbrelli o la condotta al mondiale.
    C'è da dire però che remco ha avuto, oltre all'anno nero post caduta, un avvicinamento diverso da pogacar al world tour, è entrato tardi nel ciclismo( e si vedeva tatticamente) ma in maniera dirompente ( Innsbruck) peraltro con il popolo belga che ovviamente lo vede come il nuovo fenomeno....


    Pogacar è un fenomeno e ha avuto un inizio carriera umanamente più azzeccato secondo me: meno pressione di tifo e squadra, arrivato più in sordina e poi ha iniziato a stupire sempre più,esploso poi col primo tour che vinto in quella maniera deve avergli dato una sicurezza imbarazzante.

    Se parliamo poi di GT tadej ha comunque un fisico più "azzeccato" da scalatore che non remco, poi pogi ha comunque dimostrato di poter vincere le classiche, da fenomeno che è
  3. mlv:

    Tutti calano se non recuperano a sufficienza, anche i pro. Però alcuni hanno un recupero più rapido di altri e anche con tante tappe durissime consecutive calano meno degli altri.
    Su questo Remco è un oggetto misterioso nel senso che (se non mi sbaglio) non c'è un precedente. Poi è anche vero che un ciclista che resiste oggi non è detto che resista alla terza settimana anche l'anno prossimo. Però in parte è una caratteristica soggettiva e aver dimostrato di tenere più di altri ha una sua valenza.
    Non ci sono precedenti se non il giro dello scorso anno, ma non era pronto fisicamente e ha pure sbroccato sullo sterrato
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