Fizik lancia la nuova sella Vento Argo Adaptive 00

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Fizik presenta la sella Vento Argo Adaptive 00, ultima nata della serie a naso corto con tecnologia Adattive 3D.

[Comunicato stampa]La sella Vento Argo Adaptive 00 è l’ultima aggiunta alla collezione di selle Fizik a naso corto, che estende la tecnologia full carbon alla sella da corsa di fascia alta di fizik.

La sella Vento Argo Adaptive 00 è l’opzione più leggera della gamma Argo, con un’imbottitura a basso profilo stampata in 3D combinata con un guscio e binari in carbonio pieno ad alto modulo incredibilmente rigidi, il tutto ottimizzato per il massimo trasferimento di potenza, senza compromettere il comfort.

La gamma Adaptive utilizza la tecnologia di stampa 3D Carbon® Digital Light SynthesisTM. L’ammortizzazione zonale, progettata senza soluzione di continuità, offre stabilità ed equilibrio nella parte posteriore della sella e supporto ai tessuti molli nella parte anteriore. La combinazione di guscio e binari in carbonio pieno ad alto modulo offre la massima rigidità e riduce significativamente il peso complessivo della sella rispetto alle altre selle della gamma Vento.

izik ha lavorato a lungo con ciclisti professionisti e amatoriali nello sviluppo e nel collaudo della sella Vento Argo Adaptive 00. La gamma Argo è stata progettata per coprire diverse discipline e per aiutare i ciclisti a trovare una postura migliore, offrendo una posizione più piantata per una maggiore stabilità e una migliore distribuzione del peso.

Il design più corto e a goccia fornisce un supporto superiore quando si adotta una posizione di pedalata potente e aerodinamica, ideale per i ciclisti che desiderano massimizzare le proprie prestazioni senza compromettere il comfort.

Il prezzo di vendita di Vento Argo Adaptive 00 è di: €399

 

Specifiche tecniche

140 mm

Lunghezza: 265 mm
Larghezza: 140 mm
Altezza a 75 mm di larghezza: 43 mm
Lunghezza dalla punta a 75 mm di larghezza: 114 mm Peso: 175 g
Guida: 9×7 mm

150 mm

Lunghezza: 265 mm
Larghezza: 150 mm
Altezza a 75 mm di larghezza: 43 mm
Lunghezza dalla punta a 75 mm di larghezza: 114 mm Peso: 186g
Guida: 9×7 mm

 

Commenti

  1. andry96:

    Molto più probabile che sia fatto tramite software specifici e non in cad
    ah si si, quello lo do per scontato, non credo il progettista si metta li a stabilire la dimensione della singola cella d'ape, inserirà dei coefficienti sui 3 assi per vuoti e pieni e il software fa da se.
    Poi il risultato si ottiene in poco tempo e se non va bene si aggiusta il modello e si ristampa. E' sicuramente molto piu semplice arrivare al risultato voluto rispetto a materiali e approccio trazionali. La macchina costera pure ok, ma vuoi mettere il risparmio e la flessibilita nella gestione del catalogo.
  2. andry96:

    Che i prezzi nel mercato bici siano alti e che ci siano margini per ogni passaggio è ovvio, ma di selle fatte con questa tecnologia ormai ne sono uscite un po' e nessuno si è allontanato dai 400€ per selle in carbonio con questa imbottitura.
    Fizik a onor del vero per altri modelli fa delle versioni "intermedie" con questa imbottitura e scafo più pesante a un prezzo poco più umano


    Riguardo ai prodotti artigianali sono il.primo ad apprezzarli ed averli ma non posso non vedere il lavoro e lo studio che hanno fatto per fare delle simili ed è sicuramente uno step interessante e costoso
    Certamente....non ho mai detto che non ci sia uno studio, un lavoro e processo produttivo costoso che, in parte, ne giustifica il prezzo, dico solo che do più valore al lavoro manuale, artigianale, dove ci si sporca fisicamente le mani rispetto a un prodotto che, alla fine, viene stampato da una macchina! Il lavoro, che sia manuale o di intelletto è giusto e sacrosanto che venga pagato.. ogniuno di noi da un valore diverso agli oggetti e non pensate che io sia uno di quelli che pensa "mo si dai cosa ci vuole a disegnarla in cad e sparare il processo nella stampante" assolutamente no!!! Magari c'è veramente un lavoro dietro da 400€ solo che io da matusa non apprezzo, sicuramente mio figlio di 20 anni apprezza più un prodotto cosi tecnologicamente avanzato che ne una Brooks in pelle fatta a mano con le borchie in ottone ribattute e le molle in acciaio inox!!!
  3. Fill:

    Guarda non mi pronuncio sul software di slice che dovrebbero usare in questo caso, perchè semplicemente non lo conosco
    Ne sono poi certo usino una Carbon per realizzarle ( vado a congetture.. !mabbasta!;:
    Ma solitamente con questa tecnologia ci sono pochi software di slice che si dimostrano validi in tutte le situazioni..
    Anche su Macchinari molto importanti... e quindi progettisti vedo che vanno di progettazione... ( ma qui mi fermo:shock:)
    longjnes:

    ah si si, quello lo do per scontato, non credo il progettista si metta li a stabilire la dimensione della singola cella d'ape, inserirà dei coefficienti sui 3 assi per vuoti e pieni e il software fa da se.
    Poi il risultato si ottiene in poco tempo e se non va bene si aggiusta il modello e si ristampa. E' sicuramente molto piu semplice arrivare al risultato voluto rispetto a materiali e approccio trazionali. La macchina costera pure ok, ma vuoi mettere il risparmio e la flessibilita nella gestione del catalogo.
    Non è un software di slice ne un CAD ma un modellatore "implicito"( così lo chiamano loro)
    Che permette anche di accoppiare dati di una simulazione e/o campi di dati esterni alla generazione della struttura lattice variando densità e dimensione delle celle ad esempio.
    Per quel poco che lo ho provato ha delle potenzialità impressionanti questo e altri software simili.
    Questo almeno è il processo di progettazione che mi aspetto e che avevano presentato almeno per le selle specialized, ma credo anche le prime fizik. poi magari qualcun'altro ha fatto un lavoro più semplice che perde molte delle potenzialità della tecnologia semplicemente per fare una sella che assomiglia a chi le ha studiate così
    Edit
    Fa anche lo slice ma la parte più interessante è quella precedente di modellazione
    Ser pecora:

    Esatto. Infatti la macchina più costosa (che non abbiamo potuto riprendere infatti, perché progetto interno) è quella per i trattamenti successivi alla stampa.
    Infatti fra stampa e post processo immaginavo fossero processi assolutamente non banali per ottenere un prodotto su qualità e durevole, anche perché i procedimenti additivi al momento hanno potenzialità enormi ma sono appunto... Costosi
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