Si protrae la coda di presentazioni post-Eurobike, questa volta con l’italiana Fi’zi:k.
Per la presentazione dei nuovi pantaloncini, o “sistema”, LINK, bisogna partire da lontano, e precisamente da Boulder, nel Colorado, dove ha sede il Locomotive Lab della locale università, diretto dal Prof. Rodger Kram. Nel Giugno 2013 è partita la collaborazione tra il gruppo Selle Royal, di cui Fi’zi:k fa parte, e questo laboratorio per uno studio che fosse una ricerca maggiormente dettagliata rispetto quello che sta alla base dello Spine Concept proposto dall’azienda italiana.
Riassumendo: la forma della sella (piatta o arcuata) va scelta in base alla flessibilità della schiena.
Fi’zi:k ha scelto di catalogare tre tipi di flessibilità (elevata, media e scarsa) proponendo tre selle specifiche attraverso la metafora degli animali (Snake, Chameleon e Bull). Con questo nuovo studio sono andati oltre rispondendo ad una domanda che forse qualcuno si è già posto: la postura sulla sella dipende anche da come si pedala? La risposta fornita dal Prof. Kram è si.
In particolare questa ricerca mette in evidenza come la semplice misura della distanza tra le ossa ischiatiche non basti per fornire un’identificazione esaustiva della sella corretta, ma possa essere raffinata.
Come? Grazie appunto ad un estensivo testing su un campione di ciclisti di differenti pesi e conformazione antropometrica facendoli pedalare su un simulatore sul quale è stata misurata la pressione in kg su sella, movimento centrale e manubrio a differenti cadenze (da 50 sino a 110 rpm) e potenze erogate in Watt.
Grazie a queste misurazioni è stata poi realizzata una tabella riassuntiva dalla quale si desume come all’aumentare della potenza in watt (e quindi della velocità media) la pressione sulla sella diminuisca, mentre aumenti sul movimento centrale. Cosa abbastanza intuitiva, ma avendo dati ben precisi, grazie a questa tabella, che prende in conto anche il peso corporeo, si ha la possibilità di poter scegliere la sella migliore, ovvero sia quella con la forma più adatta, ma anche con la larghezza più adatta.
Per fare questo, Fizik ha ideato una App ( si trova anche sul loro sito) con cui si possono inserire i valori, ma soprattutto sfruttare l’accelerometro dello smartphone per verificare (senza inganni) la propria flessibilità.
E con questo si arriva finalmente alla novità, ovvero la serie di selle Large, di 142mm e 152mm di larghezza (Arione e Chameleon/Aliante), declinate secondo la usuale gamma Fizik, ovvero Aliante, Arione e Chameleon, R3 ed R1.
L’altra novità di cui si parla in apertura, è appunto il LINK, ovvero dei pantaloncini studiati appositamente per “collegarsi” alla sella che si utilizza, creando una sorta di vero e proprio “sistema” e che hanno cominciato a sviluppare dal 2013.
Questi pantaloncini sono stati creati con la collaborazione di consulenti esterni e grazie alla collaborazione di Elastic Interface, produttore dei fondelli per tutte le migliori marche (Assos, Rapha, etc..), che ha sviluppato quelli appositi per i pantaloncini LINK.
Ogni pantaloncino è studiato quindi per adattarsi al meglio alle selle Fizik secondo lo schema degli animali: Snake, Chameleon e Bull. Per farlo i fondelli sono stati realizzati con l’esatta forma delle relative selle (Arione, Antares e Aliante), con imbottiture differenziate a seconda della pressione esercitata secondo la tabella dello studio di cui abbiamo parlato prima, e con, cosa importante, delle bretelle appositamente accoppiate, ovvero di lunghezza adatta alla posizione che si assume in sella, dando maggior supporto lombare ad esempio al modello Bull, destinato a ciclisti che assumono una posizione più eretta.
Anche i tessuti sono stati scelti in base a questa catalogazione, fornendo tessuti più compressivi per lo Snake ad esempio. I pantaloncini Link sono completamente senza cuciture nella versione R1, dedicata ad un utilizzo maggiormente racing, mentre con cuciture e taglio meno aderente nella versione R3.
Ogni fondello non solo è tagliato della forma della sella di cui è complemento, ma ha anche un arco differente (più arcuato lo Snake per adattarsi a selle piatte, più piatto il Bull al contrario, Chameleon nel mezzo) ed è realizzato con schiume di densità differenti e tessuti differenti, tenendo presente sempre l’utilizzo, quindi anche il tempo in sella e quello relativo di asciugatura (più rapido negli R1).
In Fizik hanno sottolineato che la suddivisione non deve essere fatta in base al costo (top di gamma = più caro), ma in base all’utilizzo, per cui il pantaloncino deve essere scelto in base alle proprie esigenze e sella utilizzata secondo lo Spine Concept Evo. Quindi, per es. lo Snake R1 dovrebbe essere scelto da chi usa la Arione ed è leggero. Mentre un ciclista pesante che usa la Aliante dovrebbe orientarsi su una sella Large e il Link Bull R1, se con un rapporto W/Kg analogo al ciclista precedente, o Aliante Regular e Link R3 se meno potente.
Insomma, un concetto che da una reale indicazione in base all’utilizzo e le capacità (anche se conoscendo la mentalità dell’amatore medio viene qualche dubbio che qualcuno si rassegni ad essere un Bull/Wide…).
I responsabili di Fizik hanno sottolineato come i Link siano un vero complemento per le selle, e che quindi non vi è alcun progetto di fornire nel futuro maglie o altro.
Venendo infine alle scarpe, queste sono state rinnovate nelle forme, grazie a nuovi studi sugli stampi, in modo da offrire una calzata il più neutra possibile, senza privilegiare piedi stretti o colli alti, etc…
Anche allo scopo di fornire la stessa identica misura su tutta la gamma, compresa quella Mtb, visto che aumentando sempre più le vendite online, è importante che il consumatore che magari ha già acquistato una scarpa Bdc possa comprare online un’altro modello della gamma o della linea Mtb senza timori che calzi in modo differente.
Nello specifico nuove sono le R1B in colore rosso e le M3B da Mtb.
Molto interessante è stato realizzare quante complicazioni ci siano nel progettare una parte semplice come la suola ad esempio, che deve essere compatibile con n sistemi di tacchette e pedali (Bdc in particolare), consentire di camminare senza far sfregare le tacchette per terra pur potendole spostare avanti ed indiestro (Mtb in particolare) ed essere studiata per fornire tutto ciò indipendentemente dalla taglia, visto che via via che ci si avvicina alle taglie estreme (36/48) gli attacchi devono essere completamente ricentrati per evitare che la scarpa tocchi sulle pedivelle o sui foderi del carro.
Senza contare il corretto posizionamento delle prese d’aria della suola relativamente ai fori sulla parte interna della scarpa, ma verificando che l’eventuale acqua che può entrare non ristagni, ma defluisca (problema che pare non essere stato facile da risolvere sulle nuove R1B).
Oltre a questo il lavoro grafico per dare alle scarpe le stesse identiche colorazioni e sensazioni tattili, a livello di materiali, delle selle.
Per il momento i Link saranno venduti solo attraverso il loro sito, mentre a breve potrete leggere le nostre impressioni sui pantaloncini R1 e R3.
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