Una storia di completa follia dal Brasile: un uomo di 58 anni, Jose Adil Simioni, completamente ubriaco ha investito un ciclista in una curva, Marco Aurelio Dlovski, 31 anni, che stava tornando a casa dal lavoro.
Troppo ubriaco per rendersene conto, o per decidere di fare qualcosa di meglio, Simioni ha continuato a guidare senza fermarsi per 6km col cadavere incastrato nel parabrezza.
Gli altri automobilisti che lo hanno incrociato pensavano ad una scherzo, finché qualcuno ha realizzato cosa stesse succedendo. A quel punto un motociclista ha fermato l’auto di Simioni e gli altri automobilisti hanno chiamato la polizia.
Simioni è stato arrestato con l’accusa di guida in stato di ubriachezza ed omicidio, venendo infilato nel bagagliaio di un auto della polizia e sottraendolo alla folla inferocita (che non mancava di fare foto col telefonino al cadavere).
I paramedici occorsi sul luogo, alla periferia della città di Curitiba, non hanno potuto che constatare il decesso di Dlovski.