Lo scorso martedì sera, Clément Delcros, 18 anni, stava rientrando a casa dopo un allenamento:
“Mi trovavo ad 1km da casa mia. Andavo a 50km/h in un falsopiano in discesa. Ero su una strada normale, quando ho visto arrivare dalla corsia opposta un’auto, e, una volta alla mia altezza ho sentito una detonazione. E poi mi sono reso conto che avevo una ferita alla mia spalla sinistra. Ho subito pensato che mi avessero tirato un sasso o qualcosa d’altro per scherzo, non ho realizzato subito. Sanguinavo molto quindi mi sono fermato. Alcune persone mi hanno chiesto se avevo bisogno d’aiuto. Mi trovavo vicino all’ospedale, quindi ci sono andato da solo in bici. Dalle radiografie hanno constatato che ho preso un proiettile, fortunatamente di piccolo calibro. Mi hanno trasferito in un altro ospedale, a Purpan. Il proiettile non ha colpito niente di importante ed è molto in profondità, quindi i medici hanno deciso di non toglierlo“.
Due giorni dopo Clément, che corre per il Club AVC Aix-en-Provence, sta meglio ed ora può muovere il braccio.
“Ero triste al momento ed un po’ scioccato Quando ho capito, mi sono detto: “ci sono veramente dei coglioni in giro. Non capisco, nessuno ce l’ha con me, perché mi hanno sparato addosso?“.
Clément ha sporto denuncia, ma le possibilità di trovare i colpevoli vengono definite scarse.
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