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slotcar55!
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Quest'oggi, finalmente, in occasione di un mio passaggio in quel di Reggio Emilia, mi sono recato a far visita da una persona che avevo sentito diverse volte, in ragione delle mie bici da lui costruite,solamente per telefono .
Licinio Marastoni, classe 1922, uno dei più "underground" dei vecchi grandi telaisti.
Mi limiterò ad alcune piccole considerazioni sulla persona. Tanto grande nelle innovazioni introdotte in quegli anni quanto umile e gentile. Mi ha raccontato molti aneddoti che mi risulta difficile proporvi data la mia "penna" scadente. Mi limito ad un paio di cose :
- fu il primo , anche se altri si attribuiscono l'onore, ad introdurre le congiunzioni in microfusione. Aveva una attenzione ed una cura del dettaglio a livello quasi maniacale ,
- fornì le bici a diversi professionisti dal periodo ante Coppi fino alla bici marcata Moser con il quale Francesco Moser vinse il giro de 84 .
Concludendo vi invito a leggere anche il reportage di Steven Maasland su classic rendezvouz
http://www.classicrendezvous.com/Italy/marastoni.htm
alcune foto:
questa è una delle mie ultime Sue vecchiette
Qui, davanti alla bacheca dei vari trofei dove trova un posto d'onore la bici del figlio Marco, tristemente scomparso nel 1972. Bici del figlio che è del colore ufficiale MARASTONI, come ama definirlo il Sig Licinio stesso .
Questo è diventato il colore emblema di Marastoni in modo assolutamente casuale.
Era alla ricerca di un colore che lo distiguesse dai suoi diretti concorrenti di Reggio o di Parma di allora ( CORRADINI , PECORARI ecc ) che usavano, chi il rosso, chi il blu, etc.
Quando un giorno passeggiando lungo il fiume gli capitò di trovare un RAMARRO morto , il colore gli piacque così tanto che lo portò dal verniciatore , chiedendogli di fare un colore uguale.
Fu cosi per merito di un rettile passato a miglior vita il colore ufficiale diventò il VERDE MARASTONI
infine tre scorci dell'officina che rimane, dove, dopo aver ceduto tutti gli strumenti per la costruzione dei telai a RAULER, continua nonostante l'età a manutenere con passione le bici del Marastoni Club
Licinio Marastoni, classe 1922, uno dei più "underground" dei vecchi grandi telaisti.
Mi limiterò ad alcune piccole considerazioni sulla persona. Tanto grande nelle innovazioni introdotte in quegli anni quanto umile e gentile. Mi ha raccontato molti aneddoti che mi risulta difficile proporvi data la mia "penna" scadente. Mi limito ad un paio di cose :
- fu il primo , anche se altri si attribuiscono l'onore, ad introdurre le congiunzioni in microfusione. Aveva una attenzione ed una cura del dettaglio a livello quasi maniacale ,
- fornì le bici a diversi professionisti dal periodo ante Coppi fino alla bici marcata Moser con il quale Francesco Moser vinse il giro de 84 .
Concludendo vi invito a leggere anche il reportage di Steven Maasland su classic rendezvouz
http://www.classicrendezvous.com/Italy/marastoni.htm
alcune foto:
questa è una delle mie ultime Sue vecchiette
Qui, davanti alla bacheca dei vari trofei dove trova un posto d'onore la bici del figlio Marco, tristemente scomparso nel 1972. Bici del figlio che è del colore ufficiale MARASTONI, come ama definirlo il Sig Licinio stesso .
Questo è diventato il colore emblema di Marastoni in modo assolutamente casuale.
Era alla ricerca di un colore che lo distiguesse dai suoi diretti concorrenti di Reggio o di Parma di allora ( CORRADINI , PECORARI ecc ) che usavano, chi il rosso, chi il blu, etc.
Quando un giorno passeggiando lungo il fiume gli capitò di trovare un RAMARRO morto , il colore gli piacque così tanto che lo portò dal verniciatore , chiedendogli di fare un colore uguale.
Fu cosi per merito di un rettile passato a miglior vita il colore ufficiale diventò il VERDE MARASTONI
infine tre scorci dell'officina che rimane, dove, dopo aver ceduto tutti gli strumenti per la costruzione dei telai a RAULER, continua nonostante l'età a manutenere con passione le bici del Marastoni Club
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