The_Phantom_Lord
Scalatore
Visto che sei abbastanza preparato in materia volevo sottoporti alcuni quesiti.
La belga avrebbe dovuto dichiarare sin dal momento del controllo l'eventuale assunzione di farmaci con le relative dosi e con l'esplicitazione dell'eventuale patologia?
Se sì e diamo per scontato che lo abbia fatto la sua non negatività era giustificata?
In tal caso andava estrapolata dall'elenco dei non negativi?
Può essere che risulta inserita nell'elenco dei non negativi perchè non ha presentato la documentazione medica entro il termine di gg. 7 così' come da te sopra affermato?
In tal caso una esibizione tardiva della documentazione medica costituisce sanatoria?
Grazie.
In genere l'assunzione di farmaci va dichiarata in sede di controllo, ma non giustifica la non negatività intesa come archiviazione immediata del procedimento. Si dichiara il farmaco poi posologia e relativa prescrizione medica specialistica vanno inviati a mezzo raccomandata all'ufficio competente.
In caso di non negatività del primo campione, il laboratorio segnala la cosa all'ufficio della procura antidoping, che, nel caso di sostanze consentite per uso terapeutico, verifica la presenza delle certificazioni richieste.
Se queste sono presenti, archivia il caso, altrimenti lo passa al tribunale nazionale antidoping.
L'esibizione tardiva è.. tardiva, quindi viola ugualmente la normativa antidoping. In questo caso nel passato ci sono state sanzioni non per la positività al controllo, ma per "negligenza" nella presentazione dei documenti necessari.
In genere si tratta di 3-6 mesi (vedi caso Negrini ad esempio)
Piccola nota: se l'atleta in questione fosse asmatica, e nel 2010 avesse corso come Elite, dovrebbe conoscere bene le procedure WADA relative alla TUE (Terapeutic Use Exemption) che sono ben più stringenti di quelle applicate in ambito amatoriale..
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