Raga, sono un po preoccupato!!!!!. Premetto, ho 43 anni, peso 89KG, alto 181cm e pedalo da 4 anni.
Sono appena tornato dalla visita di "prova sotto sforzo al Tapis Roulant", come oramai da 2 anni a questa parte. Premetto che nel 2009 avevo agli stessi BPM,160 circa, una max di 180mmhg, idem l'anno scorso. Questa mattina mi trovavano a 157BPM una max di 200mmhg!!!!!. Il medico cardiologo mi ha consigliato sì di continuare a pedalare, ma di evitare sforzi protratti per troppo tempo a quella frequenza cardiaca, anche se a dire il vero piantato come sono durante le salite arrivo a 147bpm al mio passo. Mi ha inoltre detto, giustamente, che una pressione così non fa proprio bene alle arterie, e nemmeno al nostro cervello (il mio coresterolo è 220 il totale e tutto il resto è a posto!!!) Ovviamente, arrivato a casa, mi sono GETTATO subito alla ricerca di qualcosa che potesse tirarmi su il morale, ora sotto i piedi ,e mi sono imbattuto in questo interessante articolo, viene chiaramente riportato che in uno sportivo, praticante da tempo, sia condizione "normale" arrivare a pressioni così elevate sotto sforzo. Io pedalo da circa 4 anni, ora stò decisamente migliorando la mia prestazione nelle salite, diciamo da un 6 mesi circa salgo con più facilità, e arrivo a casa neanche troppo stanco dopo 83 KM, percorso misto. Dite che possa essere possibile ed attinente rispetto all'articolo, che vi ho allegato qui sotto, il mio stato pressorio? Cmq sentirò anche la mia dottoressa!!
Adattamenti cardiaci
Gli adattamenti cardiaci sono da sempre i più discussi e studiati a causa dell'importanza vitale dell'organo cardiaco.
I lunghi e prolungati allenamenti provocano dei cambiamenti morfologici cardiaci tra cui l'incremento delle dimensioni delle camere cardiache sinistre, del setto interventricolare, della massa e degli apparati valvolari.
I meccanismi che provocano modificazioni della morfologia cardiaca negli atleti sono molteplici, ma il tipo di sport ha una particolare importanza: gli sport di resistenza (ciclismo, sci di fondo, canottaggio e canoa) hanno il maggiore impatto nell'ingrandire la cavità e aumentare lo spessore delle pareti del ventricolo sinistro. Gli atleti praticanti queste discipline presentano dimensioni delle pareti e/o delle cavità ventricolari al di sopra dei limiti normali, tanto da simulare una condizione patologica, quale la cardiomiopatia ipertrofica (quando lo spessore delle pareti è > 13 mm) o la cardiomiopatia dilatativa (quando la cavità ventricolare sinistra è > 60 mm).
Il meccanismo causale di un così importante rimodellamento cardiaco è rappresentato dall'aumento della portata cardiaca (che durante sforzo supera i 30 l/min) e della pressione arteriosa sistolica (che durante sforzo supera i 200 mmHg).
La dilatazione della cavità ventricolare sinistra negli atleti, soprattutto quelli praticanti sport di resistenza, può arrivare sino a 70 mm, che verosimilmente rappresenta il limite fisiologico dell'ingrandimento indotto dall'allenamento (valori medi ottenuti da autori diversi sono compresi tra 54 mm e 63 mm). L'ingrandimento della camera ventricolare avviene in modo globale e omogeneo, per cui la normale geometria ventricolare non è alterata, così come lo spessore delle pareti è normale o
aumentato. Nella cardiopatia dilatativa, anche se le dimensioni assolute della cavità ventricolare possono presentare valori simili all'atleta, non raramente il diametro traverso diastolico supera i 70 mm ed è associato a un rimodellamento geometrico ventricolare, che tende ad assumere un aspetto globoso.
Gli atleti praticanti sport di potenza (sollevamento pesi o lanci) presentano un ispessimento delle pareti ventricolari che è conseguenza del carico di pressione cui vanno incontro durante l'allenamento (la pressione sistolica supera abitualmente i 200 mmHg, talora anche i 300 mmHg), mentre la cavità ventricolare sinistra non si modifica sensibilmente.
Sono appena tornato dalla visita di "prova sotto sforzo al Tapis Roulant", come oramai da 2 anni a questa parte. Premetto che nel 2009 avevo agli stessi BPM,160 circa, una max di 180mmhg, idem l'anno scorso. Questa mattina mi trovavano a 157BPM una max di 200mmhg!!!!!. Il medico cardiologo mi ha consigliato sì di continuare a pedalare, ma di evitare sforzi protratti per troppo tempo a quella frequenza cardiaca, anche se a dire il vero piantato come sono durante le salite arrivo a 147bpm al mio passo. Mi ha inoltre detto, giustamente, che una pressione così non fa proprio bene alle arterie, e nemmeno al nostro cervello (il mio coresterolo è 220 il totale e tutto il resto è a posto!!!) Ovviamente, arrivato a casa, mi sono GETTATO subito alla ricerca di qualcosa che potesse tirarmi su il morale, ora sotto i piedi ,e mi sono imbattuto in questo interessante articolo, viene chiaramente riportato che in uno sportivo, praticante da tempo, sia condizione "normale" arrivare a pressioni così elevate sotto sforzo. Io pedalo da circa 4 anni, ora stò decisamente migliorando la mia prestazione nelle salite, diciamo da un 6 mesi circa salgo con più facilità, e arrivo a casa neanche troppo stanco dopo 83 KM, percorso misto. Dite che possa essere possibile ed attinente rispetto all'articolo, che vi ho allegato qui sotto, il mio stato pressorio? Cmq sentirò anche la mia dottoressa!!
Adattamenti cardiaci
Gli adattamenti cardiaci sono da sempre i più discussi e studiati a causa dell'importanza vitale dell'organo cardiaco.
I lunghi e prolungati allenamenti provocano dei cambiamenti morfologici cardiaci tra cui l'incremento delle dimensioni delle camere cardiache sinistre, del setto interventricolare, della massa e degli apparati valvolari.
Il meccanismo causale di un così importante rimodellamento cardiaco è rappresentato dall'aumento della portata cardiaca (che durante sforzo supera i 30 l/min) e della pressione arteriosa sistolica (che durante sforzo supera i 200 mmHg).
La dilatazione della cavità ventricolare sinistra negli atleti, soprattutto quelli praticanti sport di resistenza, può arrivare sino a 70 mm, che verosimilmente rappresenta il limite fisiologico dell'ingrandimento indotto dall'allenamento (valori medi ottenuti da autori diversi sono compresi tra 54 mm e 63 mm). L'ingrandimento della camera ventricolare avviene in modo globale e omogeneo, per cui la normale geometria ventricolare non è alterata, così come lo spessore delle pareti è normale o
Gli atleti praticanti sport di potenza (sollevamento pesi o lanci) presentano un ispessimento delle pareti ventricolari che è conseguenza del carico di pressione cui vanno incontro durante l'allenamento (la pressione sistolica supera abitualmente i 200 mmHg, talora anche i 300 mmHg), mentre la cavità ventricolare sinistra non si modifica sensibilmente.
Ultima modifica: