Mi riferivo alle prime 2 tue righe, forse mi sono espresso male.
Il mio qualcuno era il tuo "chi non porta il casco".... Diamine.... Si vede che da quando vivo all'estero non sono più in grado di scrivere! :-DPartendo dal tuo presupposto, che cioè chi non porta il casco non lo faccia per ragioni recondite che non sono quelle dichiarate, rispondere alla tua domanda è inutile. ..
Il mio qualcuno era il tuo "chi non porta il casco".... Diamine.... Si vede che da quando vivo all'estero non sono più in grado di scrivere! :-D
Partendo dal tuo presupposto, che cioè chi non porta il casco non lo faccia per ragioni recondite che non sono quelle dichiarate, rispondere alla tua domanda è inutile.
Non vedo perché chi mette il casco dovrebbe dire le reali ragioni per cui lo mette mentre chi non lo mette dovrebbe dirtene di non vere, mascherando chissà cosa.
Ho letto in più post ipotesi del tipo "in realtà non mettono il casco per moda", ma allora si potrebbe dire che anche chi lo mette lo fa per moda, perché no?
La cosa singolare è che non ho trovato nessuno di quelli che non mette il casco che cerchi di fare proselitismo convincendo gli altri a non metterlo o trattandoli come dementi psicopatici, mentre alcuni di coloro che lo mettono (quelli che lo vorrebbero obbligatorio) cadono proprio in quei comportamenti.
Nei seminari di Jung sullo Zarathustra si trova questo interessante passo:
[FONT="]Se tali persone non sono in grado di accogliere questo messaggio, se ingiuriano lo spirito, non sperimentano le gioie dello spirito, negheranno a se stessi tutta quella bellezza, tutta quellilluminazione, e se preferiscono abitare nelloscurità e torturare se stessi, che facciano pure come pare a loro. La vostra verità, vedete, deve essere così buona da poterne godere e commiserare coloro che sono così sciocchi da non vederla. [ ] Lidea che diffamare lo spirito costituisca una trasgressione punibile è stata inventata da coloro che credevano nello spirito ma non ne traevano godimento. Può darsi che fossero seguaci di una determinata verità, ma che in realtà ne dubitassero. [..] La psicologia della Chiesa è questa: bisogna distruggere gli eretici. Hanno delle idee sbagliate, e fanno sì che la chiesa dubiti delle proprie verità. [ ] Si dovrebbe credere, bisognerebbe tentare di credere. Secondo la mia umile opinione ciò è completamente sbagliato, poiché conduce a conseguenze alquanto negative. Se mi costringo a credere in qualcosa o voglio credere in qualcosa, divengo estremamente intollerante; provo antipatia per chiunque svilisca le mie amate idee, poiché faccio un grande sforzo per riuscire a crederci. Se conoscete una cosa, invece, potete gustarvela. [/FONT]
Chi ne ha le possibilità (sicuramente tutti, visto che chi usa il casco lo fa perché ha qualcosa da proteggere), provi a trasporre il discorso riguardo al proselitismo sull'uso del casco e veda un po' cosa ne viene fuori.
PS: Per quanto sia inutile e incredibile, non mi costa niente dirlo: non metto il casco perché mi dà fastidio.
Scusa scalatore ma la citazione questa volta secondo me non c'entra assolutamente nulla. Perchè mettere il casco non è un credo o una religione. E' una reazione alla paura di farsi male dettata dalla conoscenza diretta o indiretta delle conseguenze di un eventuale incidente, punto. Non è certo paura dell'ignoto, l'esatto opposto. La paura è fondata, perchè la differenza tra urtare la testa col casco o senza casco è indubbio che ci sia. Che poi ci sia qualcuno che si senta invincibile col casco e prenda comunque dei rischi è un discorso a parte.
C'entra perché potrebbe essere che chi vuole obbligare gli altri a metterlo lo faccia perché non è molto contento di metterlo lui.
Io sono stracontento di metterlo... su una bici con la quale ricerco la velocità... non vado a fare le passeggiate vado in discesa a 70km/h... vado in pianura a oltre 50? 60?km/h in gruppo poi... avere il casco in caso di caduta non mi fa sentire invincibile ma mi fa sentire più sicuro.
Non metterlo è come guidare in pista un Suzuki GXR 750 con le spadrillas...
Poi se ce qualcuno che non lo vuole mettere affaracci suoi... siete grandi e vaccinati...
C'entra perché potrebbe essere che chi vuole obbligare gli altri a metterlo lo faccia perché non è molto contento di metterlo lui.
Questo denota una scarsa conoscenza del punto di vista di chi lo porta, e non potrebbe essere altrimenti visto che non lo porti.
Mi pare che non ci sia molto da discutere,visto che stiamo parlando di un oggetto che potrebbe salvare la vita......
Questa è la classica banalissima frase senza un minimo di significato, Laing lo chiamerebbe un pensiero senza pensatore.
Un guscio in stile motoclisti potrebbe salvarti dalla paralisi eppure, al contrario, neppure si discute di metterlo; la bici potrebbe ucciderti, è superflua, si può vivere benissimo senza, non rischiando di farsi del male, nuocendo così al sistema sanitario, ai propri cari che staranno male per noi ecc ecc., eppure in bici ci andiamo.
Almeno le granfondo, con tutti quei ciclisti messi insieme, che creano disagi agli altri e pericoli a loro stessi, perché non vietarle?
Perché la sicurezza non è l'unico valore ed è pure parzialmente in conflitto con altri.
Questa è la classica banalissima frase senza un minimo di significato, Laing lo chiamerebbe un pensiero senza pensatore.
Un guscio in stile motoclisti potrebbe salvarti dalla paralisi eppure, al contrario, neppure si discute di metterlo; la bici potrebbe ucciderti, è superflua, si può vivere benissimo senza, non rischiando di farsi del male, nuocendo così al sistema sanitario, ai propri cari che staranno male per noi ecc ecc., eppure in bici ci andiamo.
Almeno le granfondo, con tutti quei ciclisti messi insieme, che creano disagi agli altri e pericoli a loro stessi, perché non vietarle?
Perché la sicurezza non è l'unico valore ed è pure parzialmente in conflitto con altri.
Per me la sicurezza viene prima di ogni cosa, il casco lo indosso sempre, indipendentemente dalla velocità che tengo e secondo me si rischia seriamente la vita senza, perchè il pericolo può sempre celarsi dietro l'angolo.
Appurato che la bici è terribilmente pericolosa e anche col casco siamo comunque in grave pericolo visto che nessuno di noi campa con questo sport, ne deduco che consapevolmente e colpevolmente ci sottoponiamo a dei rischi gratuiti da veri e propri incoscienti.
Propongo di mantenerci in forma con la corsa, le camminate a piedi, il nuoto, la palestra, lo yoga, o le arti marziali e di usare come ansiolitico il sesso anche il sabato e la domenica mattina.
Non accetto perciò prediche da chi percorre sfiorato dai camion, migliaia di km su strade aperte al traffico, perchè lo fate?