Il giorno dopo, è sempre facile immaginare chi avrebbe dovuto fare meglio, cosa e magari anche quando... appunto sono i discorsi del Lunedì e valdono una pausa
caffè.
Dopo la gara di ieri mi sento di fare due complimenti per una gara dura, corsa alla fine di un anno di fatiche a due persone.
Complimenti a Alberto Rui Costa.
Nominato meno di un anno fa sportivo portoghese dell'anno dalla Confederazione dello sport del Portogallo, preferito addirittura a Cristiano Ronaldo. Un grande talento. Belle le vittorie al Tour di quest'anno, vittorie mai banali. Ieri ha corso con le gambe e soprattutto con la testa. Bravo!
Adesso sei nella storia.
Per un anno potrai indossare la maglia coi colori più belli e ti distinguerà da tutti gli altri. Poi, per sempre, potrai portare i colori iridati sul colletto e sul bordo delle maniche. Dei GRADI vinti sul campo che fanno venire la pelle d'oca solo a guardarli senza pensare alla lista dei campioni che li hanno portati in passato. Da brividi!
Bravo!!!
Complimenti a Vincenzo Nibali.
Grande anzi grandissimo e grazie. Hai sempre combattuto, per tutto l'anno e non hai mai mollato. Per la prima volta dai tempi di Pantani quest'anno avevo un Italiano per cui tifare (anche se in maniera diversa). Un italiano che mi ha fatto stare seduto in punta sul divano per la tensione mentre guardavo le gare.
Ieri hai fatto la corsa, sei caduto, hai messo su la tutina da supereroe e recuperato un minuto al gruppo in condizioni durissime. Sei passato in testa e hai svegliato la corsa andandotene. Bravo. Di più non potevi fare. A breve diventerai Papà, congratulazioni. Il Drake diceva che un figlio era per un pilota 1 secondo in meno al giro. Speriamo che per te valga l'opposto. Che ti dia stimoli e voglia di continuare così. Sei maturato, come un buon vino, con gli anni. Magari puoi darci e toglierti ancora qualche bella soddisfazione.
In bocca al lupo.