Abbiamo notato lo stand di Pella, fabbricante di abbigliamento ad Eurobike grazie alle maglie che esponeva, con grafiche retrò di marchi noti di alcolici:
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Il prezzo se è di qualità ci può anche stare però sinceramente a me la grafica non piace per niente.
3)Ho un vago ricordo di All american boys, visto al cine, in italiano, quando uscì: concordo che sia un film carino (e niente di più) in cui gli italiani (rigorosamente con baffi e accento meridionale da caricatura) fanno una figura di m.
Verissimo. Ma questo potrebbe valere per qualunque film straniero doppiato in italiano.
Immagino che in inglese spariscano certe pesantezze (tipo l'accento da padrini, o gli accenni al ciclista "Gismondi"); resta però il baffetto d'ordinanza e il comportamento da tipico paisà sleale. Forse il problema stà a monte: che razza di immagine abbiamo veicolato all'estero? (ahimé, mi sa che stò andando ot...)
Sinceramente non la vedo proprio così: il protagonista anzi mitizza tutto quello che è italiano, e fingendosi tale fa anche il rubacuori.
Il baffo d'ordinanza direi che poi è tipico degli anni '70 più che da paisà. Tant'è che il baffo della Cinzano nella realtà era John Vande Velde, padre di Christian (ex USPS, CSC e Garmin), 3 volte campione nazionale USA inseguimento su pista.
Il film l'ho visto qualche anno fa in inglese mentre ero in aereo: non un capolavoro, ma mi é piaciuto. Mi chiedo come abbiano doppiato il padre quando diceva cose tipo "I'm not papá, I'm dad!!"
Comunque non ci ho visto tutto questo razzismo, mi sembrava piuttosto un confronto tra il mondo degli amatori che fanno sacrifici pur di coltivare la loro genuina passione e quello dei professionisti ai quali interessa solo vincere, anche in maniera sleale.