la domanda che segue è questa : dopo la lettura del libro di Donati ma anche di altri come "Massacro alla catena" (italianizzando dal francese di Menthour nel quale il ciclista racconta tutto dall'interno autoaccusandosi anche) quale senso ha seguire giri e classiche ? si può pensare che il doping è stato e non è più ? vedasi albo d'oro (d'oro?) del giro o del tour : qual è la percentuale di vincitori degli ultimi 15 anni che non sono entrati in questioni di doping ?
meglio pedalare e fare la propria attività che perdere tempo a seguire un mondo che , ovviamente, cerca di tenersi su appoggiandosi uno sull'altro perché è chiaramente un affare per dirigenti, giornalisti, telecronisti ed atleti :(
Onestamente? Basta seguirli con la testa settata su "spettacolo" e non su "sport". Quando vai al cinema e vedi un film fondamentalmente te ne freghi se non è realistico, l'importante è che ti diverta. E anche al cinema uno di interrogativi morali se ne dovrebbe fare ( uno su tutti "se il cinema avesse trattato gli ebrei come ha trattato gli indiani sarebbe venuto giù un finimondo eppure sono entrambi popoli vittime di genocidi" ). Quando guardi una gara guardala come se fosse "il film di una gara"