allora, eccomi qua.
vi dico subito che questo sistema è il più silenziante e il più pulito tra tutti quelli testati, compreso il metodo "davlak" di cui parlo nel post d'apertura.
l'ingrediente principale è sempre lo stesso: grasso di paraffina
e si usa solo questo, senza solventi e senza diluenti.
volendo si può reperire una confezione più conveniente da 1\2 kg, in barattolo, ma tenete presente che quello in foto io l'ho pagato 2,90 da Leroy Merlin.
oltretutto è anche ecologico, il che per uno come me che sta attento all'ambiente è un motivo in più per utilizzarlo.
procedura:
pulite accuratamente la catena, meglio se smagliandola, immergendola in uno sgrassatore o petrolio bianco.
nel primo caso consiglio sempre di sciacquarla poi con un getto d'acqua a meno che non usiate un prodotto come questo:
una volta asciugata la catena rimontatela se l'avevate smagliata e applicate il grasso maglia per maglia in misura abbondante, ma senza esagerare.
io l'ho fatto da entrambi i lati della catena, sia quello che guarda i denti pignoni sia l'opposto, e lo consiglio.
non vi spaventate perché alla fine ci si impiega più o meno lo stesso tempo che per lubrificare ogni singolo piolino con un
olio tipo FLW o altro.
a questo punto prendete il phon (che sia uno che scalda bene) e passatelo sulle maglie partendo da una decina di cm. a destra della gabbia cambio (per non scaldare troppo le rotelline del medesimo) e quando il grasso si liquefà girate i pedali in modo da portare la catena ad allontanarsi dalla gabbia del cambio.
quando il grasso si sarà nuovamente solidificato, asportate l'eccesso, ma
non con il classico panno pulito bensì usando
un pennello con
setole abbastanza dure ma non rigide.
questo passaggio è molto importante perché con uno straccio invece di togliere l'eccesso lo spingereste all'interno degli spazi vuoti delle maglie, mentre col pennello rimane attaccato alle setole e poi potete pulire il pennello con facilità con un qualunque solvente (petrolio, benzina etc.)
al limite il panno lo potete usare per asportare l'eccesso dai lati della catena.
la lubrificazione così fatta comporta una silenziosità incredibile, una lubrificazione efficacissima perché il phon stesso con l'aria spingerà il grasso liquefatto in profondità, e inoltre un elevato livello di pulizia dopo l'uso anche intenso è garantita dalla stessa formulazione cerosa del grasso di paraffina.
vi meraviglierete anche del suono della catena quando passa da un pignone all'altro, come se fosse avvolta in una garza silenziante...
io oggi ho avuto in qualche occasione difficoltà a percepire il rumore stesso della cambiata!
insomma in conclusione questo metodo è una semplificazione di quello che prevede l'uso della paraffina solida che viene liquefatta su un fornello, per poi immergerci la catena.
pro - silenziosità totale, protezione dallo sporco, lubrificazione profonda.
contro - un po' più complicato della normale lubrificazione con contagocce. inoltre resta da vedere come si comporta la catena in inverno a bassa temperatura.
POSCRITTO
1. quasi dimenticavo: la catena usata nel test è una KMC con 6.000 km all'attivo, quindi in pratica prossima alla sostituzione.
come ho spiegato nel post d'apertura di questa discussione, se c'è una cosa che mi manda al manicomio in bici...è quello che io chiamo "
effetto grattachecca" ovvero quella fastidiosa vibrazione che dalla catena si trasmette alla corona, e che si avverte sotto i pedali come una specie di "
grattamento", appunto, probabilmente dovuta allo stretchamento delle maglie.
questa è la cosa che non sopporto davvero e che, prima ancora della misura con l'apposito strumento, mi induce a sostituire la catena.
bene, con il metodo qui esposto vi posso garantire che tale effetto
scompare del tutto.
tanto che ho deciso di stare a vedere quanto mi dura ancora la KMC in questione, facendola arrivare proprio a
fine vita.
2. vorrei rimarcare la economicità e la reperibilità dei prodotti richiesti per mettere in pratica questo metodo: il grasso si trova in qualsiasi ferramenta a costo irrisorio; un pennello e un phon sono nella dotazione domestica di chiunque.