Marlengo - SENN am EGG
Le giornate pian piano si accorciano e quindi bisogna calcolare bene i tempi per il rientro, per evitare il buio con i lupi mannari ed i vampiri.
Ma io ieri non avevo di questi problemi perché mi ero accordato con degli amici di andare a mangiare la pizza nel Meranese in bici con rientro con le luci, pecorrendo la ciclabile. Però loro sarebbero partiti da Bolzano solo alle 18:30. Quindi avevo detto loro che io sarei partito prima, ("mi faccio un giro e ci troviamo direttamente in pizzeria")
La salita che da Marlengo raggiunge la trattoria Senn am Egg, l'avevo fatta una volta tanti anni fa, ma non mi è rimasta in mente. Ricordavo solo che era piuttosto breve e che non si raggiungono quote troppo elevate (infatti è a 670m), dove la discesa mi avrebbe congelato.
Aggiudicato: Senn am Egg sia! Percorro la straconosciuta strada di campagna che mi porta a Lana, in mezzo ai meleti. È in corso la raccolta delle mele, quindi c'è un po' di traffico di trattori con i rimorchi pieni di mele. Ma non è nulla con il traffico che troverò a Lana, dove fatico anche a passare con la bici. Per fortuna è un tratto breve. Raggiungo Marlengo, e da qui iniziano i tre kilometri fino al Senn am Egg.
Porca Vacca...ecco perché li avevo rimossi dalla mia memoria. Sono TOSTI!! ci sono alcune rampe al 16-17%, poi spiana, ma non scende mai sotto il 10%, con altre rampette. Per fortuna che è breve.
http://www.salite.ch/senn.asp?Mappa=
La trattoria è stata completamente rinnovata, e anche stavolta rinuncio allo strudel (mi sto ammalando?). Si gode di un bel panorama su Merano, il Gruppo del Tessa e sull'Ifinger. Il locale è abbastanza frequentato da turisti germanici. Uno di questi -anzianotto- con la scusa di farmi i complimenti per essere arrivato fino a lì in bici, approffitta per raccontarmi la storia della sua vita.....
Per fortuna che squilla il cellulare; sono gli amici che mi informano che tra mezz'ora saranno in pizzeria. Ottimo! saluto il signore tedesco, ma devo scappare. Dalla cartina noto che poco sotto scorre una stradina che porta ad un maso, Chiedo al gestore come posso raggiugerla. Guarda la mia bici da corsa un po' perplesso, e dice che se prendo il sentiero dietro il fienile, raggiungo la strada che porta al Josefsberg (una struttura di recupero di tossicodipendenti, abbandonata da anni). Parto in quarta imboccando il sentiero, tra gli sguardi ammirati dei tedeschi per l'intrepido ciclista. Era solo per fare scena: infatti dopo un centinaio di metri (ormai lontano dai loro sguardi) sono costretto a scendere e proseguire a piedi scendendo per un ripido sentierino, che manco in MTB mi sentirei di percorrere.
O il gestore si è sbagliato, o ho cannato io....comunque cammino per buoni 20 minuti in mezzo ad un bosco che con l'imbrunire ha assunto un aspetto sinistro. Alla fine mi trovo di fronte la antica struttura del Josefsberg, il cui lo stato di abbandono la rende degna di un film di Stephen King. Da lì è tutta discesa asfaltata, anche se piuttosto sporca, e incrocio il famoso "marlinger Waalweg",(antichi sentieri caratteristici di questa zona che corrono a fianco di ruscelli artificiali per irrigare i campi, secondo una tecnica risalente a diversi secoli fa,) Arrivo a fondo valle nei pressi della Birreria Forst. Sono ovviamente in ritardo e devo "darci dentro" per percorrere i ca. 10 km fino alla pizzeria.
Arrivo praticamente in contemporanea con gli amici; uno aveva forato e quindi erano in ritardo anche loro.
Pizza + birrona + chiacchere e risate....altra birrona, altre risate e alle 21:45 indossiamo le mantelline, accendiamo i fari della contraaerea, e pedaliamo verso casa, lungo la bella ciclabile a fianco dell'Adige.
Alle 22:30 saluto gli amici: io sono arrivato loro devo ancora pedalare per 5/6 km (uno per 15).
Nonostante il mio sempre più evidente sovrappeso sono contento ed appagato della serata.