Scusate se dal 18 di marzo ero assente ma da quel giorno ero fermo in ospedale per essermi massacrato il femore in una caduta nella discesa da Ruta a Rapallo.
Sono appena tornato a casa, in autoambulanza, poichè la situazione è ancora molto delicata e devo aspettare altri 30 giorni prima di fare qualsiasi cosa. Insomma, un disastro.
Dimagrito di 5-6 chili, 3800 km da gennaio, iscritto già a 15 gf,...tutto bruciato in un secondo. Non mi viene voglia di fare più niente.
Ho fatto una stupidata in tema di dieta forzata, come si poteva leggere in miei precedenti interventi giustamente redarguiti da biker39 e fab, dato che all'episodio maledetto ci sono arrivato debilitato, tanto da rischiare parecchio in sala operatoria, dove sono entrato con 60 di massima e dove l'anestesista mi ha spiegato, poi, di avermi aiutato...a non andarmene. NON COMMETTETE il mio stesso errore.Consiglio di NON seguire diete fai da te, ma studiate ad hoc da uno specialista.
Quando non sei lucido e nel pieno delle tue forze, queste possono essere le conseguenze.
Aggiungo che le nuove misure della bdc, che mi hanno portato ad essere più corto sul telaio, permettono di avere un mezzo più reattivo ma estremamente più sensibile, che richiede la massima attenzione nella guida e non perdona gli errori. Quindi, per i poco pratici come il sottoscritto, sopportare misure biomeccaniche non da campioni, attualmente in voga, ma più tradizionali e normodimensionate.
Adesso devo recuperare la mia emoglobina di neanche 7 ed un ematocrito di 26. Già il solo alzarmi, aiutato, mi fa diventare uno straccio.
Diverse trasfusioni non sono bastate in questo senso, se non a riprendermi quel poco.
C'è qualcuno che ha subito il mio stesso tipo di frattura alla parte alta del femore ed acetabolo, che può dirmi come è andato il suo decorso post-operatorio?
P.S.
Aprofitto per salutare il mio amico Gianfranco, sul forum iscritto come ognilasciataèpersa, che ha subito una delicata operazione di ricostruzione dei tendini, proprio in coincidenza del mio incidente.