Corridori confinati: Thibaut Pinot

skezza86

Pedivella
[TrainerRoad] Team BDC
9 Giugno 2012
405
69
vicino Tivoli
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Cannondale SuperSix EVO - BMC SSX Streetfire
Uno dei corridori attuali che preferisco...non so ma ho la sensazione che all'estero i ciclisti riescano a vivere una vita più normale, il ciclismo viene visto come una passione ed un lavoro che non invadono completamente la vita, invece qui in Italia mi sembra tutto troppo esasperato...tutto troppo social...boh, sarà una mia impressione. Comunque sia Pinot che Bardet mi sembrano due ragazzi con la testa a posto e che con gli anno stanno trovando la loro giusta dimensione.
 

Scossa

Gregario
22 Ottobre 2019
667
536
44
Cesiomaggiore (Belluno )
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Scott RC 30
“Personalmente all’uscita dal confinamento voglio veramente allenarmi a fondo. Non ho voglia di logorarmi con rulli e realtà virtuale. Voglio essere fresco per impegnarmi al 100%. Penso che tanti usciranno da questo confinamento logorati mentalmente e fisicamente. Tanti si allenano sui rulli quanto farebbero su strada, ma non hanno niente a che vedere l’uno con l’altra.”


uno dei discorsi più sensati degli ultimi tempi.
Grande !!!
 

Zugnajima#11

Strat Twelve in Pit Lane
14 Giugno 2010
12.178
14.656
49
Nußdorf am Inn, Bayern
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Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Uno dei corridori attuali che preferisco...non so ma ho la sensazione che all'estero i ciclisti riescano a vivere una vita più normale, il ciclismo viene visto come una passione ed un lavoro che non invadono completamente la vita, invece qui in Italia mi sembra tutto troppo esasperato...tutto troppo social...boh, sarà una mia impressione. Comunque sia Pinot che Bardet mi sembrano due ragazzi con la testa a posto e che con gli anno stanno trovando la loro giusta dimensione.
Pinot mi ricorda Bruseghin, ciclisti professionisti in bici, uomini "di campagna" una volta scesi di sella...
(@mezzone, che ne pensi?)
 
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samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Bozen
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Simpatico e molto umano. Ma il suo atteggiamento un pò trendy a mio avviso spiega anche certe sue micidiali cotte e perchè a fronte di ottime doti, gli sia sempre mancato qualcosa per vincere un GT.
Sono dell'idea che per vincere ci vogliano gli "empty the tank" (al momento giusto), intesi anche come grande dedizione.
Mi chiedo come faccia ad andare a pescare, a meno che non abbia un laghetto personale.
 

alespg

Passista
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scapin eos 3
Mi chiedo come faccia ad andare a pescare, a meno che non abbia un laghetto personale. ;nonzo%
Il laghetto può essere la riseva d'acqua della fattoria...ha unito l'utile al dilettevole! Tra l'altro, avendo la fattoria e campi, si potrebbe fare un percorso MTB o CX senza alcun problema...sempre che il padre non lo prenda a schioppettate perchè rovina la semina del mais :== ....questi agricoltori gandalf!!!
Comunque, quello di non esagerare in questo periodo è un discorso che ho già sentito fare a molti e lo trovo anche corretto.
 

Il Trattore

Maglia Rosa
14 Luglio 2017
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con due ruote
Simpatico e molto umano. Ma il suo atteggiamento un pò trendy a mio avviso spiega anche certe sue micidiali cotte e perchè a fronte di ottime doti, gli sia sempre mancato qualcosa per vincere un GT.

Però al Giro 2018 aveva avuto problemi di salute anche seri, al Tour 2019 si è stirato un quadricipite, non proprio cose causate da un atteggiamento "trendy" (quello in relazione ai risultati che hanno avuto magari lo si può imputare, per fare un esempio, a gente come Bardet e Zakarin).

P.s. comunque molto bello questo articolo
 

samuelgol

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Però al Giro 2018 aveva avuto problemi di salute anche seri, al Tour 2019 si è stirato un quadricipite, non proprio cose causate da un atteggiamento "trendy" (quello in relazione ai risultati che hanno avuto magari lo si può imputare, per fare un esempio, a gente come Bardet e Zakarin).

P.s. comunque molto bello questo articolo
Al Giro 2018 si è preso una cotta fotonica e l'ha pagata il giorno dopo. Abbastanza classica sta cosa. Idem lo stiramento al quadricipite....credo una cosa molto inconsueta per un ciclista, più indice forse di un sovrasforzo che non di una lesione derivante da un movimento sportivo.
In generale quando certi "crolli" si ripetono, può anche essere sfiga, ma viene da pensare che invece abbiano un denominatore comune. Vado a memoria, ma anche altre volte aveva avuto grossi sbalzi di rendimento dovuti a problemi fisici.
Le doti sembrerebbe anche averle per primeggiare.
Magari è sbagliata la mia visione dello sport al massimo livello. Io sono convinto che sia premiante, oltre al talento, ovviamente, la dedizione assoluta alla Froome, alla LA (questione doping a parte non vinci 7 Tour col solo doping e con gli avversari non puliti manco loro) alla CR7, alla Michael Schumacher, alla Michael Jordan (è di 2 gg fa la sua rivelazione che al primo anno di NBA a 24 anni, mentre quasi tutta la sua squadra si riuniva in camere d'albergo con donne e coca, lui evitava contatti con la squadra in queste situazioni). Diciamo dedizione e "occhi della tigre". Un atteggiamento più naif, seppur pienamente rispettabile, secondo me un tot te lo toglie sempre. Non parliamo poi di scarsa professionalità, ma non inquadrerei Pinot in questo.
 

golias

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Però al Giro 2018 aveva avuto problemi di salute anche seri, al Tour 2019 si è stirato un quadricipite, non proprio cose causate da un atteggiamento "trendy" (quello in relazione ai risultati che hanno avuto magari lo si può imputare, per fare un esempio, a gente come Bardet e Zakarin).

P.s. comunque molto bello questo articolo
Diciamo che appunto non è stato baciato dalla fortuna e cmq il suo è un modo di approcciare il ciclismo molto più umano di altri che seppur maggiormente vincenti difficilemente entrano nelle grazie della maggioranza del pubblico.
A me è sempre piaciuto.. seppur frances :==
 

Il Trattore

Maglia Rosa
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Al Giro 2018 si è preso una cotta fotonica e l'ha pagata il giorno dopo. Abbastanza classica sta cosa. Idem lo stiramento al quadricipite....credo una cosa molto inconsueta per un ciclista, più indice forse di un sovrasforzo che non di una lesione derivante da un movimento sportivo.
In generale quando certi "crolli" si ripetono, può anche essere sfiga, ma viene da pensare che invece abbiano un denominatore comune. Vado a memoria, ma anche altre volte aveva avuto grossi sbalzi di rendimento dovuti a problemi fisici.
Le doti sembrerebbe anche averle per primeggiare.
Magari è sbagliata la mia visione dello sport al massimo livello. Io sono convinto che sia premiante, oltre al talento, ovviamente, la dedizione assoluta alla Froome, alla LA (questione doping a parte non vinci 7 Tour col solo doping e con gli avversari non puliti manco loro) alla CR7, alla Michael Schumacher, alla Michael Jordan (è di 2 gg fa la sua rivelazione che al primo anno di NBA a 24 anni, mentre quasi tutta la sua squadra si riuniva in camere d'albergo con donne e coca, lui evitava contatti con la squadra in queste situazioni). Diciamo dedizione e "occhi della tigre". Un atteggiamento più naif, seppur pienamente rispettabile, secondo me un tot te lo toglie sempre. Non parliamo poi di scarsa professionalità, ma non inquadrerei Pinot in questo.

Il ragionamento è condivisibile, specialmente quando parli della dedizione per primeggiare anno dopo anno, che è la cosa più difficile (perché per dire, non penso che Sastre fosse più forte di Pinot, ma lui il Tour l'ha vinto, sebbene poi abbia fatto poco altro, Pinot va avanti a 5-6 vittorie di media all'anno da 7-8 anni ormai, mica male per uno scalatore...).

Dico solo che al Giro era disidratazione e al Tour la lesione era derivata da una caduta (è atterrato sulla leva del manubrio di qualcun'altro prendendola sul tendine del quadricipite sopra il ginocchio, basta che in quel momento hai il muscolo involontariamente in tensione e "ti spacchi"). Forse sulla prima (disidratazione) ha delle colpe (anche se poi gli trovarono anche un virus in corpo), ma il Tour del 2019 è stata pura sfiga (che poi, non l'avrebbe vinto ugualmente eh, ma il podio se lo giocava).
 
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Diciamo che appunto non è stato baciato dalla fortuna e cmq il suo è un modo di approcciare il ciclismo molto più umano di altri che seppur maggiormente vincenti difficilemente entrano nelle grazie della maggioranza del pubblico.
A me è sempre piaciuto.. seppur frances :==

Io quando fece 3o al Tour a 24 anni avrei messo un centone sul fatto che prima o poi l'avrebbe vinto. Temo che ora, con la nuova generazione che sta arrivando, non ce la farà mai (a meno di beccare un'edizione con defezioni di big in serie (tipo Nibali 2014 (oh, non offendetevi eh :mrgreen: ma è chiaro che se Jean-Christophe Peraud arriva a fare secondo qualcosa non quadra ;-) )).
 
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Il ragionamento è condivisibile
Per certi aspetti.. per altri aspetti invece è difficile trovarsi del tutto concordi con certe scelte.. perchè poi il talento puro si annega nella marea di preparazioni allenamenti o pratiche spesso legate più alla facoltà di finanziamento equipe che non delle vere e proprie capacità del singolo.
Meglio un campione costruito a tavolino oppure un campione dotato più di altri dalla nascita ?
Per tanti.. un campione resta il campione, mi rendo conto però che il discorso è complesso oggi come oggi.. sarà che sono della vecchia scuola o come si suol dire della vecchia guardia. :?
 
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Per certi aspetti.. per altri aspetti invece è difficile trovarsi del tutto concordi con certe scelte.. perchè poi il talento puro si annega nella marea di preparazioni allenamenti o pratiche spesso legate più alla facoltà di finanziamento equipe che non delle vere e proprie capacità del singolo.
Meglio un capione costruito a tavolino oppure un campione dotato più di altri dalla nascita ?
Per tanti.. un campione resta il campione, mi rendo conto però che il discorso è complesso oggi come oggi.. sarà che sono della vecchia scuola o come si suol dire della vecchia guardia. :?

Mah, il campione non lo costruisci a tavolino e basta. Una base di partenza ci deve essere. Non è che se prendo Tommaso Elettrico e gli faccio fare la vita maniacale di Chris Froome diventa Chris Froome.
Chiaro che poi per emergere occorre trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Quanta gente magari avrebbe avuto il talento (inteso proprio come genetica) per primeggiare in qualcosa e semplicemente non l'ha fatto perché non sapeva di averlo? Molto difficile da dire.
Più facile: quanta gente, seppur talentuosa, poi si è persa perché non aveva la testa per seguire determinate preparazioni? Boh, mi viene in mente Cassano nel calcio per dire.
Il tutto per dire: la "costruzione" del talento a tavolino non è per tutti, ci vuole predisposizione, genetica ma soprattutto mentale.

Pinot dice di non avere testa per fare i rulli e sostiene che ci si rischia di bruciare.
Dall'altra parte ci sono pro che fanno ore e ore senza problemi e non è detto che si brucino, anzi.
 
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Mah, il campione non lo costruisci a tavolino e basta. Una base di partenza ci deve essere. Non è che se prendo Tommaso Elettrico e gli faccio fare la vita maniacale di Chris Froome diventa Chris Froome.
Chiaro che poi per emergere occorre trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Quanta gente magari avrebbe avuto il talento (inteso proprio come genetica) per primeggiare in qualcosa e semplicemente non l'ha fatto perché non sapeva di averlo? Molto difficile da dire.
Più facile: quanta gente, seppur talentuosa, poi si è persa perché non aveva la testa per seguire determinate preparazioni? Boh, mi viene in mente Cassano nel calcio per dire.
Il tutto per dire: la "costruzione" del talento a tavolino non è per tutti, ci vuole predisposizione, genetica ma soprattutto mentale.

Pinot dice di non avere testa per fare i rulli e sostiene che ci si rischia di bruciare.
Dall'altra parte ci sono pro che fanno ore e ore senza problemi e non è detto che si brucino, anzi.
mi rendo conto però che il discorso è complesso oggi come oggi..
;-)
 
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Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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Pinot dice di non avere testa per fare i rulli e sostiene che ci si rischia di bruciare.
Dall'altra parte ci sono pro che fanno ore e ore senza problemi e non è detto che si brucino, anzi.

Anche secondo me. Ed a maggior ragione in uno sport totalizzante come il ciclismo, dove il confine tra troppo e troppo poco è in agguato in ogni cosa (allenamento, nutrizione, calendari, etc..).

Proprio in questi giorni Dumoulin ha detto che oggi senza i ritiri in altura è impossibile vincere un grande giro. Pinot ne ha fatto uno in vita sua e poi ha detto mai più. Non credo che costringendolo a farne allora li avrebbe vinti o vincerebbe.
Che poi oggi, dove le prestazioni sono livellate ed a volte sono minime, siano premiati atleti-asceti che curano ogni dettaglio può essere. Ma l'essere asceta non te lo inventi. O lo sei o non lo sei.
 

golias

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Che poi oggi, dove le prestazioni sono livellate ed a volte sono minime, siano premiati atleti-asceti che curano ogni dettaglio può essere. Ma l'essere asceta non te lo inventi. O lo sei o non lo sei.
o-o
Quando si dice la testa cosa conti, il Panta pur ottimo scalatore e buone doti fisiche.. ha dimostrato più volte che la testa era la chiave di volta e questo se si va a vedere nella storia dello sport non è stato un caso isolato.
 

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