News Fabio Jakobsen è uscito dal coma

Mini4wdking

via col vento
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Canyon Ultimate CF Dura Ace
Anche io ho pensato al ruolo del casco.
Non ho capito molto bene il fatto che gli sia volato via, perché io in un primo momento sentendo che non aveva avuto danni al cranio avevo pensato che invece che il casco gli aveva salvato la vita.

Il ciclismo lo sappiamo che uno sport molto tradizionalista dove ci sono voluti 80 anni per introdurre un caschetto e da allora i passi avanti sono stati minimi. Non ci sono incentivi da parte delle case di progettare prodotti alternativi che riguardano la sicurezza, si è obbligati solo ad usare un caschetto da 200 grammi e sia team che corridori sono contenti così.
Spero che questo incidente serva come punto di riflessione e vengano pensate a soluzioni perche gli incidenti sono molto frequenti e ormai si raggiungono velocità folli.

Perché, cosa vorresti veder usato su una bici? Un casco integrale da 1kg? Paraschiena e giubbotto di pelle come sulle moto? Ginocchiere? Un paradenti come nel pugilato? DEGLI AIRBAG?
Dai su un po' di realismo... in bici si pedala e non si possono mettere più protezioni di quelle attuali.
 
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j-axl

Squattarone
29 Maggio 2013
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ce l'ho
Nel motocross(sport che io pratico) i professionisti usano oltre al casco un parasassi per il petto e due ginocchiere ortopediche, e il rischio è ben maggiore.
Purtroppo, la libertà è la comodità hanno maggior importanza della protezione ai fini della prestazione.
In bici le protezioni sono veramente inutilizzabili, salvo il casco, ma pensate già alla differenza col caldo tra un casco aero ed uno normale....
 

Tract

Apprendista Passista
28 Aprile 2015
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raleigh
Perché, cosa vorresti veder usato su una bici? Un casco integrale da 1kg? Paraschiena e giubbotto di pelle come sulle moto? Ginocchiere? Un paradenti come nel pugilato? DEGLI AIRBAG?
Dai su un po' di realismo... in bici si pedala e non si possono mettere più protezioni di quelle attuali.

So benissimo che in bici si va con 40 gradi e si vuole essere piu leggeri possibile. Si vuole risparmiare il grammo, figurati il chilogrammo.
Ma credo che in ogni caso ci sia spazio per innovazione per quanto riguarda la sicurezza. Non chiedermi cosa, perche non te lo so dire, ma sono sicuro che aziende specializzate insieme a chi organizza e gestisce le gare puo migliorare la sicurezza dei ciclisti. E' questione di interesse a farlo, che fino ad ora e' mancato.
 

Mini4wdking

via col vento
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Canyon Ultimate CF Dura Ace
"non chiedermi cosa non te lo so dire"...
ecco, la dimostrazione che parlavi un po' a vanvera "bisogna fare di più per la sicurezza" cosa, poi, non si sa... un po' di qualunquismo "fino ad ora è mancato l'interesse alla sicurezza": sono accuse un po' forti, non credi?
ti faccio una domanda allora: visto che tu vai in bici e tieni di più alla tua sicurezza delle squadre e dei prof che "si vede che gli va bene così e gli basta un casco di polistirolo da 200g", cosa usi per proteggerti? Nulla ti vieta di andare in giro più protetto, no? cosa usi?
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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Colnago
ho notato come nessuno abbia commentato il fatto del casco di Jakobsen volato via durante la caduta: non ne conosco la marca e nemmeno mi interessa, però immagino sia un modello top da qualche centinaia di euro.
un casco non deve volar via in una caduta, deve rimanere ben ancorato alla testa e proteggerla, quella è la sua funzione.
il casco della Decathlon che ho pagato venticinque euro in saldo non sarebbe venuto via in quel modo, mi stupisce che lo abbia fatto un modello indossato da un corridore del WT.
lo so che poi i traumi grossi riportati dallo sfortunato Jakobsen sono facciali, e su quello nulla avrebbe potuto il casco; se però l'impatto fosse stato con la nuca o con la parte superiore della testa, rimaste senza protezione, ora forse staremmo a piangere un morto.
sarebbe bene che chi si occupa dei criteri di omologazione e, soprattutto, la casa produttrice, facciano qualche verifica.
credo non fosse legato bene se e' saltato
 

jan80

Ammiraglia
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Comunque non si può punire un corridore solo se il suo gesto causa dei danni gravi. Trentin si è ritirato alla San Remo per una borraccia. Van Aert si è liberato della borraccia giù dal Poggio lanciandola bassa, è rimbalzata sul muretto ed è tornata a centro strada. Se il primo del gruppo l'avesse messa sotto le ruote staremmo parlando di un'ecatombe.
infatti non mi e' piaciuto proprio per nulla in quel gesto
 

cbr70

Scalatore
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Specy
Il ciclismo è uno sport pericoloso, intrinsecamente pericoloso MA se il corridore e sopratutto l'organizzazione avessero rispettato le regole non ci sarebbe scappato quasi il morto e sopratutto non dovrei leggere interventi demenziali dove si vorrebbe imporre abbigliamento da motociclista o quasi
 

Tract

Apprendista Passista
28 Aprile 2015
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raleigh
"non chiedermi cosa non te lo so dire"...
ecco, la dimostrazione che parlavi un po' a vanvera "bisogna fare di più per la sicurezza" cosa, poi, non si sa... un po' di qualunquismo "fino ad ora è mancato l'interesse alla sicurezza": sono accuse un po' forti, non credi?
ti faccio una domanda allora: visto che tu vai in bici e tieni di più alla tua sicurezza delle squadre e dei prof che "si vede che gli va bene così e gli basta un casco di polistirolo da 200g", cosa usi per proteggerti? Nulla ti vieta di andare in giro più protetto, no? cosa usi?
Ma che discorso fai?!
"Non te lo so dire" perche io nella vita faccio tutt'altro. E se proprio lo vuoi sapere nel mio team cerchiamo sempre soluzioni e creiamo prototipi per cose che non esistono o per cose che vanno migliorate. Ci sono aziende che fanno solo quello, professionisti che si occupano di creare nuovi accessori per rendere lo sport sicuro.
Il problema e' che il 90% di tutte le energie di queste aziende da quando sono usciti i caschi e' quello di renderli leggeri, aero, belli e sicuri. Sicuri si quindi, sempre prendendo gli altri parametri come priorita. Se presentano un casco molto sicuro ma brutto e non aereo nessuno lo compra.

Io uso per proteggermi esattemente quello che usano i prof perche le alternative che cisono (esempio un casco da moto che e' motlo piu sicuro da uno da bici) non e' compatibile con l'attivita' fisica del ciclismo.

Tutto dipende dalle priorita che un settore si pone e il ciclismo piu di di ogni sport e' molto tradizionalista. Purtroppo e' uno sport pericolosissimo, molto di piu di quelli a motore, del calcio o di qualsiasi altro.
Se l'UCI domani esce con una regola che dice "dal 2025" tutti i ciclisti devono avere una protezione che riduca i danni spinali o i danni celebrali di un certo valore, stai tranquillo che tutte le grandi aziende produrrano un prodotto (o una serie) che sara' comodo, non invasivo e che riuscira' a rispettare la regola.
 

Zugnajima#11

Strat Twelve in Pit Lane
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Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Il motivo, anche secondo me, è che non era ben chiuso. I prof checché se ne dica, non sono molto attenti alla loro sicurezza.
Io invece, dalle Foto o in TV, vedo che lo legano sempre ben stretto ed anzi, io tendevo un pö ad avere il sottogola un pö lasco (Cosa sbagliata) e, dopo aver guardato un pö di vecchie tappe del Giro, mi sono convinto a stringerlo di piü, che la rotellina fa il suo ma la sicurezza te la da ovviamente la cinghietta di sotto...
 
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Mini4wdking

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Ma che discorso fai?!
"Non te lo so dire" perche io nella vita faccio tutt'altro. E se proprio lo vuoi sapere nel mio team cerchiamo sempre soluzioni e creiamo prototipi per cose che non esistono o per cose che vanno migliorate. Ci sono aziende che fanno solo quello, professionisti che si occupano di creare nuovi accessori per rendere lo sport sicuro.
E cosa ti fa pensare che nel ciclismo questi professionisti e aziende che fanno prototipi e ricerca non lavorino?
PURA RETORICA

Il problema e' che il 90% di tutte le energie di queste aziende da quando sono usciti i caschi e' quello di renderli leggeri, aero, belli e sicuri. Sicuri si quindi, sempre prendendo gli altri parametri come priorita. Se presentano un casco molto sicuro ma brutto e non aereo nessuno lo compra.
E sei tu quello che sa che, pur avendo dichiarato chiaramente che "nella vita fai tutt'altro", la sicurezza è l'ultimo dei parametri secondo cui viene progettato un casco?
PURA RETORICA

Se l'UCI domani esce con una regola che dice "dal 2025" tutti i ciclisti devono avere una protezione che riduca i danni spinali o i danni celebrali di un certo valore, stai tranquillo che tutte le grandi aziende produrrano un prodotto (o una serie) che sara' comodo, non invasivo e che riuscira' a rispettare la regola.
Eh sì, perché l'impossibile (farli correre con un guscio sulla schiena come i motociclisti o con il collarino) lo si rende attuabile e anche facilmente, a tuo dire, per REGOLAMENTO...
PURA RETORICA

Il bello è che continui a dire frasi ad effetto senza senso del tipo: "la sicurezza è all'ultimo posto", "si può fare di più" (scimiottando Tozzi, Ruggeri, Morandi a Sanremo 30 anni fa), "se l'UCI volesse si potrebbe facilmente" e bla bla bla... solo perché ora sei spaventato da quanto successo (segno che non ti sei mai reso conto dei pericoli).

Analizzando invece con cervello la vicenda del povero Jacobsen gli errori da risolvere sono:
1) Diverso tipo di barriere laterali, sicuramente ferme e stabili, e magari con un rivestimento morbido.
2) Squalifica (e non solo retrocessione a fine gruppo per la tappa) per chi causa una caduta (qualsiasi, non importano i danni causati, che spesso sono casuali) per cambio di direzione in volata. Si potrebbe pensare a 2 mesi che è già un bel deterrente e rovina la stagione del corridore indisciplinato. Aggiungerei anche multa economica, che quella è sempre un bel deterrente.

Ma nulla avrei da dire sugli equipaggiamenti individuali (casco) usati dagli atleti.
 
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Tract

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E cosa ti fa pensare che nel ciclismo questi professionisti e aziende che fanno prototipi e ricerca non lavorino?
PURA RETORICA


E sei tu quello che sa che, pur avendo dichiarato chiaramente che "nella vita fai tutt'altro", la sicurezza è l'ultimo dei parametri secondo cui viene progettato un casco?
PURA RETORICA


Eh sì, perché l'impossibile (farli correre con un guscio sulla schiena come i motociclisti o con il collarino) lo si rende attuabile e anche facilmente, a tuo dire, per REGOLAMENTO...
PURA RETORICA

Il bello è che continui a dire frasi ad effetto senza senso del tipo: "la sicurezza è all'ultimo posto", "si può fare di più" (scimiottando Tozzi, Ruggeri, Morandi a Sanremo 30 anni fa), "se l'UCI volesse si potrebbe facilmente" e bla bla bla... solo perché ora sei spaventato da quanto successo (segno che non ti sei mai reso conto dei pericoli).

Analizzando invece con cervello la vicenda del povero Jacobsen gli errori da risolvere sono:
1) Diverso tipo di barriere laterali, sicuramente ferme e stabili, e magari con un rivestimento morbido.
2) Squalifica (e non solo retrocessione a fine gruppo per la tappa) per chi causa una caduta (qualsiasi, non importano i danni causati, che spesso sono casuali) per cambio di direzione in volata. Si potrebbe pensare a 2 mesi che è già un bel deterrente e rovina la stagione del corridore indisciplinato. Aggiungerei anche multa economica, che quella è sempre un bel deterrente.

Ma nulla avrei da dire sugli equipaggiamenti individuali (casco) usati dagli atleti.
Perche non discuti senza usare toni provocatori?

Ti vorrei far notare che il ciclismo e' tra gli sport piu traumatici che ci siano. A quasi ogni gara ci sono atleti con ossa fratturate. Quasi ad ogni gara. Quindi il mio discorso va ben oltre a una volta ogni 2 anni (fortunatamente) dove un altleta va in coma e sopratutto le tue soluzioni (barriere e squalifiche) non sono sufficienti.
Si cade e ci si rompe anche a 200 km dal traguardo e cadendo da soli.

Chissa quando 20 anni fa si parlava di parcheggiare l'acciaio a favore di una telaio di plastica perche ha proprieta' superiori (si so bene come sono fatte le resine e il carbonio) e arrivavi tu e dicevi, PURA RETORICA o-o
 

Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Trek (alcune)
Ma che discorso fai?!
"Non te lo so dire" perche io nella vita faccio tutt'altro. E se proprio lo vuoi sapere nel mio team cerchiamo sempre soluzioni e creiamo prototipi per cose che non esistono o per cose che vanno migliorate. Ci sono aziende che fanno solo quello, professionisti che si occupano di creare nuovi accessori per rendere lo sport sicuro.
Il problema e' che il 90% di tutte le energie di queste aziende da quando sono usciti i caschi e' quello di renderli leggeri, aero, belli e sicuri. Sicuri si quindi, sempre prendendo gli altri parametri come priorita. Se presentano un casco molto sicuro ma brutto e non aereo nessuno lo compra.

Io uso per proteggermi esattemente quello che usano i prof perche le alternative che cisono (esempio un casco da moto che e' motlo piu sicuro da uno da bici) non e' compatibile con l'attivita' fisica del ciclismo.

Tutto dipende dalle priorita che un settore si pone e il ciclismo piu di di ogni sport e' molto tradizionalista. Purtroppo e' uno sport pericolosissimo, molto di piu di quelli a motore, del calcio o di qualsiasi altro.
Se l'UCI domani esce con una regola che dice "dal 2025" tutti i ciclisti devono avere una protezione che riduca i danni spinali o i danni celebrali di un certo valore, stai tranquillo che tutte le grandi aziende produrrano un prodotto (o una serie) che sara' comodo, non invasivo e che riuscira' a rispettare la regola.

In effetti è un problema prima di tutto culturale.
Innovazioni che comportino aumento di peso, anche di pochi etti, sono destinate ad essere avversate molto tenacemente, figuriamoci se poi riguardano settori che non interessano le performances della bicicletta, ma addirittura aspetti buoni per chi non ce l'ha duro come la sicurezza.
Ci sono voluti anni per far digerire il misero caschetto di oggi. Ai professionisti è stato necessario imporlo per decreto e ci sono ancora oggi amatori che "non ne hanno bisogno".

Di recente ricordo, ad esempio, Trek che ha cercato di creare attese su un nuovo casco, poi presentato in pompa magna, il quale possiede una innovativa caratteristica che proteggerebbe molto meglio in caso di urti che generano rotazioni marcate del cranio, il "wavecell".
In effetti nei giorni precedenti il lancio c'era una certa attesa da parte degli appassionati, quando è stato chiaro che si trattava "solo" di un casco e non di un nuovo materiale oppure di un nuovo telaio il 14% più reattivo ed il 16% più aerodinamico ed il 7% più leggero ecc ecc, la delusione è stata evidente ed il prodotto è stato velocemente bollato come "pesante" e "probabilmente caldo". Ad oggi non ne ho visti in giro.
Lo stesso dicasi per il radar che mostra cosa accade dietro di se, per moltissimi ciclisti, specialmente se eroganti oltre 3,5 W/kg, tale aggeggio è "inutile", "pesante", "brutto", "invadente", tanto loro sanno benissimo guardare dietro da soli. Inoltre e soprattutto, "caro", infatti costa quasi 200 Euro, ossia meno di un totalmente inutile attacco manubrio in carbonio, oppure un decimo di altrettanto inutili ruote superultralight.

Considerate tali premesse chi deve proporre novità in questa direzione avanza con i piedi di piombo.

Ovvio che la solita tiritera secondo la quale le innovazioni utili dovrebbero essere chiare e note agli utenti di un Forum è campata in aria.
Infatti è necessario che esse vengano sviluppate da chi ne sa molto più dell'utenza di un Forum e se l'utenza di un Forum non è in grado di "vedere" oggi tali innovazioni dovrebbe essere del tutto normale.
Meno normale è che utenti che non ne vedano ritengano che non ve ne siano.

Però si torna al punto di partenza, se sviluppi una innovazione che l'utenza non vuole o riesci a farla imporre per decreto oppure hai buttato via soldi ed energie e questo in una logica di mercato è ben chiaro alle aziende.

In ogni caso, cose già oggi fattibili (e certamente esistenti in diversi reparti R&D) che possono avere risvolti nel miglioramento della sicurezza delle biciclette, tipo, prendendo spunti a caso e certamente in minima quantità rispetto a quanto sarebbe auspicabile (in ordine alfabetico):
- ABS;
- Airbag;
- Cambi automatici;
- Caschi attivi che modificano le loro caratteristiche in caso di accelerazioni anomale;
- Radar anteriori e laterali.

Però, difficile almeno inizialmente che questa roba non pesi più, anche se poco, dell'analoga che c'è adesso e poi, forse ancora peggio, rovinerebbe la poesia della bicicletta che è nata perfetta nella sua meccanica semplicità.
Che poi con questo veicolo perfetto sia piuttosto facile ammazzarsi ad alcuni interessa poco. O niente.
 
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Mini4wdking

via col vento
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Canyon Ultimate CF Dura Ace
Sì vabbè airbag sulla bici...
Sì vabbè il cambio manuale sulla bici è insicuro...
Sì vabbè caschi attivi di chissà quale materiale polimorfico già esistente (magari inventato da Nikola Tesla) che la lobby degli amatori stradisti ci vuole CENSURAREEEEEE11!!!!1!!!11!!!!, e ti porti una batteria al litio in testa, che se si schiaccia o prende un colpo forte prende fuoco.
 

Ipercool

Ciociaro
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Sì vabbè airbag sulla bici...
Sì vabbè il cambio manuale sulla bici è insicuro...
Sì vabbè caschi attivi di chissà quale materiale polimorfico già esistente (magari inventato da Nikola Tesla) che la lobby degli amatori stradisti ci vuole CENSURAREEEEEE11!!!!1!!!11!!!!, e ti porti una batteria al litio in testa, che se si schiaccia o prende un colpo forte prende fuoco.

CVD :mrgreen:
 

velocity

via col vento
8 Gennaio 2014
1.290
713
Monza
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Rocky mountain e Santacruz
:ueh:
Successo ad un mio collega, in moto, alla stessa età (casco jet aperto sul mento). Se non me l'avesse detto lui, non l'avrei mai saputo.
Tutti i denti nuovi con impianti, e 4/5 operazioni chirurgiche in qualche anno per risistemare tutto il volto. I medici avevano chiesto ai suoi genitori delle foto, per vedere com'era, per rifarlo uguale (questo per farvi capire in che condizioni era).
Quindi tutto a posto sarà una passeggiata;nonzo%....fermo restando che le condizioni potrebbere essere completamente diverse e i medici non altrettanto bravi abbiamo trovato la soluzione al problema....Speriamo che sia vero e che tutto si sistemi
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
8.141
2.028
48
Genova
www.sportintranslation.com
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Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
:ueh:
Quindi tutto a posto sarà una passeggiata;nonzo%....fermo restando che le condizioni potrebbere essere completamente diverse e i medici non altrettanto bravi abbiamo trovato la soluzione al problema....Speriamo che sia vero e che tutto si sistemi
Senza nulla togliere all'incidente, ma non ha subito nessun danno neurologico, nessun danno midollare, nessun danno alle gambe. Sotto l'aspetto ciclistico bisognerà solo vedere se avrà ancora il coraggio di buttarsi in volata, per il resto non vedo altri impedimenti. Per la bici peggio l'incidente di Van Aert.
 

mlv

Cronoman
29 Settembre 2013
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2.185
Monza e Brianza
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Specialized Venge SWorks - Colnago CT2 HP titanio
Comunque, secondo me e' chiaro che il ciclismo (ed in particolare quello agonistico) e' pericoloso, pero' questo caso evidenzia che i rischi si possono senz'altro gestire meglio:

1) le transenne dovrebbero essere conformi a norme che riducano la possibilita' di far danno

2) volate in discesa da vietare

3) i ciclisti dovrebbero sapere che (anche senza nessun incidente) quando in volata non vanno dritti vengono squalificati in automatico all'arrivo (senza eccezioni)

4) squalifica per casco indossato in corsa con laccio lasco (che a quanto capisco avviene molto di frequente)
 

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