Ma che discorso fai?!
"Non te lo so dire" perche io nella vita faccio tutt'altro. E se proprio lo vuoi sapere nel mio team cerchiamo sempre soluzioni e creiamo prototipi per cose che non esistono o per cose che vanno migliorate. Ci sono aziende che fanno solo quello, professionisti che si occupano di creare nuovi accessori per rendere lo sport sicuro.
Il problema e' che il 90% di tutte le energie di queste aziende da quando sono usciti i caschi e' quello di renderli leggeri, aero, belli e sicuri. Sicuri si quindi, sempre prendendo gli altri parametri come priorita. Se presentano un casco molto sicuro ma brutto e non aereo nessuno lo compra.
Io uso per proteggermi esattemente quello che usano i prof perche le alternative che cisono (esempio un casco da moto che e' motlo piu sicuro da uno da bici) non e' compatibile con l'attivita' fisica del ciclismo.
Tutto dipende dalle priorita che un settore si pone e il ciclismo piu di di ogni sport e' molto tradizionalista. Purtroppo e' uno sport pericolosissimo, molto di piu di quelli a motore, del calcio o di qualsiasi altro.
Se l'UCI domani esce con una regola che dice "dal 2025" tutti i ciclisti devono avere una protezione che riduca i danni spinali o i danni celebrali di un certo valore, stai tranquillo che tutte le grandi aziende produrrano un prodotto (o una serie) che sara' comodo, non invasivo e che riuscira' a rispettare la regola.
In effetti è un problema prima di tutto culturale.
Innovazioni che comportino aumento di peso, anche di pochi etti, sono destinate ad essere avversate molto tenacemente, figuriamoci se poi riguardano settori che non interessano le performances della bicicletta, ma addirittura aspetti buoni per chi non ce l'ha duro come la sicurezza.
Ci sono voluti anni per far digerire il misero caschetto di oggi. Ai professionisti è stato necessario imporlo per decreto e ci sono ancora oggi amatori che "non ne hanno bisogno".
Di recente ricordo, ad esempio,
Trek che ha cercato di creare attese su un nuovo casco, poi presentato in
pompa magna, il quale possiede una innovativa caratteristica che proteggerebbe molto meglio in caso di urti che generano rotazioni marcate del cranio, il "wavecell".
In effetti nei giorni precedenti il lancio c'era una certa attesa da parte degli appassionati, quando è stato chiaro che si trattava "solo" di un casco e non di un nuovo materiale oppure di un nuovo telaio il 14% più reattivo ed il 16% più aerodinamico ed il 7% più leggero ecc ecc, la delusione è stata evidente ed il prodotto è stato velocemente bollato come "pesante" e "probabilmente caldo". Ad oggi non ne ho visti in giro.
Lo stesso dicasi per il radar che mostra cosa accade dietro di se, per moltissimi ciclisti, specialmente se eroganti oltre 3,5 W/kg, tale aggeggio è "inutile", "pesante", "brutto", "invadente", tanto loro sanno benissimo guardare dietro da soli. Inoltre e soprattutto, "caro", infatti costa quasi 200 Euro, ossia meno di un totalmente inutile attacco manubrio in carbonio, oppure un decimo di altrettanto inutili
ruote superultralight.
Considerate tali premesse chi deve proporre novità in questa direzione avanza con i piedi di piombo.
Ovvio che la solita tiritera secondo la quale le innovazioni utili dovrebbero essere chiare e note agli utenti di un Forum è campata in aria.
Infatti è necessario che esse vengano sviluppate da chi ne sa molto più dell'utenza di un Forum e se l'utenza di un Forum non è in grado di "vedere" oggi tali innovazioni dovrebbe essere del tutto normale.
Meno normale è che utenti che non ne vedano ritengano che non ve ne siano.
Però si torna al punto di partenza, se sviluppi una innovazione che l'utenza non vuole o riesci a farla imporre per decreto oppure hai buttato via soldi ed energie e questo in una logica di mercato è ben chiaro alle aziende.
In ogni caso, cose già oggi fattibili (e certamente esistenti in diversi reparti R&D) che possono avere risvolti nel miglioramento della sicurezza delle biciclette, tipo,
prendendo spunti a caso e certamente in minima quantità rispetto a quanto sarebbe auspicabile (in ordine alfabetico):
- ABS;
- Airbag;
- Cambi automatici;
- Caschi attivi che modificano le loro caratteristiche in caso di accelerazioni anomale;
- Radar anteriori e laterali.
Però, difficile almeno inizialmente che questa roba non pesi più, anche se poco, dell'analoga che c'è adesso e poi, forse ancora peggio, rovinerebbe la poesia della bicicletta che è nata perfetta nella sua meccanica semplicità.
Che poi con questo veicolo perfetto sia piuttosto facile ammazzarsi ad alcuni interessa poco. O niente.