VA beh, allora il ciclismo è cercarsi rampe cementate e adattatori per allungare il forcellino e ospitare un pignone 42, per poi farsi il selfie sulla Scanuppia e pubblicarlo su instagram.
Mi viene da sorridere.
Io faccio kitesurf, su
ruote e in acqua da oltre 20 anni, e sempre, in tutto questo periodo c'è stato qualcuno che sale sul pulpito e - solitamente perchè cerca di vendere qualcosa - spiega al popolo che "questo o quello non è kite".
Quando per primi io e i miei amici usavamo i foil e le tavole da vento leggero, la moda diceva "pump e vento forte", e con i foil "non era kite". 10 anni dopo, i pro hanno cominciato ad usare i foil in gara, allora tutti hanno comperato i foil ad alto AR e quello si che era il vero kite.
Ora, ci sono tanti modi di andare in bici.
Puoi stabilire un percorso e cercare di arrivare primo. Quello è ciclismo agonistico.
Puoi girare in una pista ovale inclinata e cercare di essere il più veloce: e quello è ciclismo su pista.
Puoi girare per i sentieri in mezzo al bosco ... puoi girare solo su sterrato ... puoi perfino farti aiutare dall'elettrico. Anche questi sono modi di vivere la bici.
E puoi anche prendere la tua biga e, senza nessuna particolare voglia di primeggiare sugli altri, spararti qualche decina di km alla ricerca di panorami o - per quanto mi riguarda - di uno stato mentale di atarassia.
Una cosa non esclude l'altra.
Tu trovi inammissibile che uno non senta il desiderio di competere. Io per lavoro competo tutti i giorni, e trovo puerile che uno cerchi obiettivi fittizi per primeggiare anche nel tempo libero.
E trovo altrettanto idiota che uno posti in giro le proprie foto come trofei. Se sei una persona completa, non hai bisogno dell'approvazione di nessuno.
Sei un duro e puro ? torna alle bici delle prime gare del 900, in modo da essere veramente duro come i corridori degli esordi, con bici di ferro, zero rapporti e uova in scarsella per darsi tono. Perchè, per quanto uno sia duro e puro, c'è sempre qualcuno che si ritiene più duro e puro di te. E di solito, purtroppo, è una persona di vedute limitate.
Io credo che ciclismo sia infilare il sedere sul sellino di una bici, iniziare a pedalare e godersela. Al più, con quel minimo di competizione con sè stesso che aggiunge sapore alla vicenda. E che i vari modi di vivere la bici possono tranquillamente coesistere, senza che nessuno escluda l'altro e senza necessità di fare la graduatoria.
Se poi ti piace chiamare ciclismo solo quello agonistico, ottimo. Io e tanti altri non saremo ciclisti. E allora io chiamerò il salire in bici e godersela a zonzo per i colli anche eventualmente con il 34 nella cassetta, che so, "patatina". E io e loro saremo amanti della "patatina".
E non so, tra di noi, chi ci guadagna :-)