Una mia curiosità atta a determinare se alcune mie considerazioni sono errate.
Da 20 giorni sono passato da corone 50/34 configurate con cassetta 11/28 a corone 52/36 con cassetta 11/30, e ad oggi ho percorso 870 km con la nuova configurazione.
Ho notato subito una pedalata molto più piena in pianura ed in discesa, che poi alla fine è quello che volevo ottenere; e come avevo preventivato ho perso qualcosa in salita.
Quello che vorrei capire e se questo passaggio richiede comunque un tot di tempo di adattamento ai nuovi rapporti, e se è corretto pensare che in salita, in virtù di questo adattamento, dove ad esempio prima salivo agevolmente con il 34 17.. adesso dovrei riuscire a fare lo stesso con il 36 19, o dove salivo con 34-21 adesso dovrei usare il 36-24.
O sono del tutto valutazioni infondate
Se usi in pianura e discesa lo stesso pignone di prima, a pari velocità, senti la pedalata più piena perché in realtà stai tirando un rapporto più lungo.
In salita (ma anche in tutte le altre condizioni) dovrai "in media" usare un pignone più grande dietro, perché la tua gamba sempre quella rimane.
Poi, per il fatto che non esistono combinazioni di corona e pignone fra le due configurazioni, che ti permettono sviluppi metrici IDENTICI (forse l'unica eccezione è il 34-17 che è identico al 36-18, ma sulla tua cassetta il 18 non esiste...), qualche differenza la sentirai sempre, ma è sempre e solo data dal differente rapporto.
Te lo dico io che ho due bici, una con 52-36 e 12-28 e l'altra con 50-34 e 11-25. E vuoi sapere la sensazione? Mi sento la pedalata "PIU' PIENA" in quella con il 50-34, e sai perché? Perché è la bici che ha i rapporti più lunghi! (sia come minimo, sia come massimo, e quindi anche la scala intermedia, a parità di posizione sul pignone. Comunque in entrambe ho sempre il rapporto utile per pedalare bene, e posso decidere io, se salire duro (gamba piena) o agile (gamba stanca e frullare) scegliendo il rapporto che desidero.
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