L'UCI vieta i sensori metabolici in corsa

martin_galante

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Vero, però quell'articolo lì è del 1994. Certo, arriva comunque con duemila anni di ritardo rispetto ad Archimede..
Il problema non e' solo di un ricercatore che non si rende conto di cosa scrive. Non fa onore, ma puo' capitare. Il problema e' il processo editoriale che ha portato ad accettare un articolo del genere; ci sono casi anche piu' rappresentantivi. Negli anni novanta questa realta' e' stata messa a nudo, ma la situazione e' solo peggiorata da allora. Di fatto la grande maggioranza delle discipline ha lasciato l'editoria scientifica commerciale come mezzo di comunicazione, ed e' rimasta solo come forma di valutazione nei concorsi. Nella medicina essere editore di un giornale importante e' ancora fonte di enorme potere, e quindi le forme ed i canali di pubblicazione sono rimasti molto piu' tradizionali. Unendo i difetti del vecchio e del nuovo.
 
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RamboGuerrazzi

via col vento
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Il problema non e' solo di un ricercatore che non si rende conto di cosa scrive. Non fa onore, ma puo' capitare. Il problema e' il processo editoriale che ha portato ad accettare un articolo del genere; ci sono casi anche piu' rappresentantivi. Negli anni novanta questa realta' e' stata messa a nudo, ma la situazione e' solo peggiorata da allora. Di fatto la grande maggioranza delle discipline ha lasciato l'editoria scientifica commerciale come mezzo di comunicazione, ed e' rimasta solo come forma di valutazione nei concorsi. Nella medicina essere editore di un giornale importante e' ancora fonte di enorme potere, e quindi le forme ed i canali di pubblicazione sono rimasti molto piu' tradizionali. Unendo i difetti del vecchio e del nuovo.

la schifezza più grande sono i miliardi di euro/dollari di fondi di ricerca che le case editrici si mangiano ogni anno. Per pubblicare devi pagare, e anche tanto, mentre i revisori degli articoli sono volontari perché "sostengono la comunità".
 

martin_galante

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la schifezza più grande sono i miliardi di euro/dollari di fondi di ricerca che le case editrici si mangiano ogni anno. Per pubblicare devi pagare, e anche tanto, mentre i revisori degli articoli sono volontari perché "sostengono la comunità".
Vabbe ora non esageriamo. Solo le riviste spazzatura chiedono soldi per pubblicare e sono delle truffe. Chi fa questo lavoro con un minimo di serieta' non ci pensa nemmeno a pagare per farsi pubblicare. Gli editori commerciali (case di pubblicazione) pero' hanno appunto quasi zero costi perche' gli editori scientifici (persone che vi lavorano) sono pagati molto poco (perche' non e' il loro lavoro, solo un servizio aggiuntivo) ed i referee lo fanno gratuitamente (per motivi etici, altrimenti ti dici esperto di qualsiasi cosa), mentre i costi di gestione e distribuzione sono crollati col digitale. Negli ultimi anni Elsevier e compagnia hanno acquistato riviste prestigiose da universita' in cerca di soldi, le hanno impacchettate in bundle, che ora vengono a caro prezzo ai lettori (cioe' agli istituti che le acquistano, che spesso sono gli stessi che pagano gli autori). In molte discipline (quasi tutte), gli editori di tali riviste stanno via via lasciando i giornali commerciali per nuove riviste quasi gratuite, ed in ogni caso tutti usano preprint server come arxiv o alla peggio sci hub per gli articoli, e servizi simili per altre pubblicazioni. I giornali indicizzati servono solo per le valutazioni di ricercatori ed istituti. Invece in medicina tutto prosegue come in passato, nonostante siano di gran lunga i giornali piu' cari, con articoli strapieni di citazioni che non si sa mai meglio gonfiare gli h indici, e con editori spesso incrostati sulla poltrona.
 
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RamboGuerrazzi

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Vabbe ora non esageriamo. Solo le riviste spazzatura chiedono soldi per pubblicare e sono delle truffe. Chi fa questo lavoro con un minimo di serieta' non ci pensa nemmeno a pagare per farsi pubblicare.

Nature vuole 9000 dollari, se non ricordo male. Ovviamente prima l'articolo deve essere approvato dai revisori, ci mancherebbe. Ma intanto si ciuccia 9mila dollari, cifra che si può permettere solo chi è sostenuto da fondi di ricerca importanti, che però vengono assegnati sulla base delle pubblicazioni. Rich get richer
 

GastonReg

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triban 100
In alcune foto, essendo diabetico, è uguale al sensore che uso io. Comunque per avere il valore in tempo reale io devo avvicinare l'apparecchio o telefono vicino al sensore. Non so come facciano loro ad avere i valori in tempo reale sull'ammiraglia, mi interesserebbe saperlo.
Anche io sono diabetico, da qualche mese è uscito il freestyle 2 che è bluetooth, quindi i dati li puoi vedere ovunque, basta che il sensore sia collegato al telefono. È praticamente uguale a quello che vedo negli ad su Instagram, sapiens, etc È possibile che fra qualche tempo ce lo passino, almeno così mi dicono in diabetologia...
Chissà se la versione che useremo noi si potrà collegare al ciclocomputer o se quello "sportivo" ha qualcosa in più...se non fosse così mi tocca passare al garmin :(

Cmq con alcuni dispositivi aggiuntivi si riesce a trasformare il freestyle 1 in cgm se uno volesse...guarda deebee.it..
 
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MP_nella_BG

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Mi sembra la motivazione (non necessariamente la decisione) assurda. Vieti una cosa ai professionisti dicendo che non tutti possono avere le disponibilità di usarli, ma non per tutti i prò, solo riferendoti alle categorie minori e aggiungi che un ragazzo deve imparare a conoscersi.
E in che cosa queste cose vengono salvaguardate vietandolo anche ai prò? Senza contare che sarebbe lo stesso divieto del misuratore. E' vero che bisogna imparare a usarlo, ma mica ci vuole un Nobel. Fai dei test, incrociati con la fc e sai quali sono le tue potenze critiche. Ci riesco io da solo a usarlo così, e ci riescono a maggior ragione i prò. Alla stessa maniera, dovranno fare dei test di tolleranza alla deplezione, per valutare quando è il momento di alimentarsi e quando tirar la corda per rimanere leggeri (atteggiamento figlio della disidratazione controllata).
Sarebbe come vietare la VAR nel calcio perchè nelle serie minori non ci sono le disponibilità per averla su ogni campo o perchè i ragazzi devono imparare a rispettare le decisioni e gli sbagli dell'arbitro.
Se invece non si vuole dare troppa rilevanza al progresso tecnologico a scapito dello sport di cui fanno parte anche gli errori di gestione in corsa dell'atleta, allora è una motivazione accettabile (fino a un certo punto), ma questa deve essere la motivazione....ma analogamente andrebbero vietati i pm.
Motivazione assurda: se è per questo non tutti possono permettersi nemmeno una Dogma F12 con le Lightweight, tanto per dire...Roba da pazzi.
 

martin_galante

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Nature vuole 9000 dollari, se non ricordo male. Ovviamente prima l'articolo deve essere approvato dai revisori, ci mancherebbe. Ma intanto si ciuccia 9mila dollari, cifra che si può permettere solo chi è sostenuto da fondi di ricerca importanti, che però vengono assegnati sulla base delle pubblicazioni. Rich get richer
Quello e' il costo per rendere l'articolo open-acess, cioe' visibile a tutti senza pagare. Un'iniziativa che trovo ridicola e che e' stata lanciata come palliativo per evitare boicottaggi di autori e revisori. Pubblicare su nature e' gratuito, se ti prendono il lavoro. 9000 dollari poi li spendi in spumante.
 
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longjnes

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Gianni2
Ora capisco come Fortunato ha vinto allo zoncolan: elettrostimolatori sotto pelle e ivan basso dall'ammiraglia con la playstation ha fatto il resto :mrgreen: . Grande Vittoria comunque.
 
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derrick

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Anche io sono diabetico, da qualche mese è uscito il freestyle 2 che è bluetooth, quindi i dati li puoi vedere ovunque, basta che il sensore sia collegato al telefono. È praticamente uguale a quello che vedo negli ad su Instagram, sapiens, etc È possibile che fra qualche tempo ce lo passino, almeno così mi dicono in diabetologia...
Chissà se la versione che useremo noi si potrà collegare al ciclocomputer o se quello "sportivo" ha qualcosa in più...se non fosse così mi tocca passare al garmin :(

Cmq con alcuni dispositivi aggiuntivi si riesce a trasformare il freestyle 1 in cgm se uno volesse...guarda deebee.it..
Ho sentito del freestyle 2, speriamo che in futuro ce lo passino.
 

Maverik89

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lsdb 666 road XCr
mentre tra i pro probabilmente si diffonderanno
sono già utilizzati; pubblicizzati almeno da un biennio....
magari viste le dimensioni esigue verranno integrati nell'abbigliamento e resi invisibili, voglio vedere a andare a controllare l'interno di un fondello piuttosto che di una soletta della scarpa
perchè svolgano bene il loro lavoro vanno applicati sul braccio, perchè applicarli la dove non possono svolgerlo bene?
purtroppo temo non ci sia nulla da fare e dico purtroppo perchè con questa siamo all'apoteosi del ciclismo robotico.
oltretutto verranno usati quotidianamente in allenamento, qualcuno lo starà già facendo sicuro
detto da un tifoso di armstrong, che in altre discussioni continua a difenderlo dopo tutto, fa quantomeno sorridere!
 

golance

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sono già utilizzati; pubblicizzati almeno da un biennio....

perchè svolgano bene il loro lavoro vanno applicati sul braccio, perchè applicarli la dove non possono svolgerlo bene?

detto da un tifoso di armstrong, che in altre discussioni continua a difenderlo dopo tutto, fa quantomeno sorridere!
prima di dare contro a random impara a leggere, che sei un primate?
1)chi li sta utilizzando in corsa?
2)forse perchè l'articolo dice che vengono vietati?ripeto impara a leggere..
3)non meriti nemmeno risposta sei completamente fuori argomento
 

Maverik89

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prima di dare contro a random impara a leggere, che sei un primate?
sì sono un primate, lo sei anche tu, non ti ho dato contro, ho fatto delle precisazioni.
1)chi li sta utilizzando in corsa?
sinceramente non ne ho idea, ma l'articolo parla chiaro a riguardo del divieto "
I dati tracciati da questi sensori al momento possono anche essere rinviati alle ammiraglie, dando la possibilità allo staff delle squadre di alimentare al meglio i propri atleti in ogni momento di gara. Ma anche questo sarà proibito dal 10 giugno. I corridori potranno vedere solo i propri dati riguardanti frequenza cardiaca, potenza, cadenza, percentuale di sudorazione (con Ph), temperatura corporea, rapporti utilizzati e pressione degli pneumatici.
È implicito in questo paragrafo che qualcuno abbia “spiato” o tentato di spiare i parametri di corridori avversari. Da cui il sottolineare che ogni atleta possa guardarsi solo i suoi di dati."
2)forse perchè l'articolo dice che vengono vietati?ripeto impara a leggere..
non hai capito il nocciolo della questione, io ho capito che in certi punti lo si nasconde, ma che senso ha utilizzarlo dove non può svolgere la propria funzione al meglio?
3)non meriti nemmeno risposta sei completamente fuori argomento
più che altro non c'è proprio da rispondere.
una volta era più facile utilizzare la farmacologia per doparsi, ora la si utilizza ma con più difficoltà ergo bisogna utilizzare "strumenti" consentiti come cardio, powermeter, preparatori laureati e preparatissimi, soggiorni in altura e fino al divieto odierno anche questi sensori metabolici, direi che è normale...
 
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cezar23

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30 Giugno 2009
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La motivazione mi sembra deboluccia, visto anche il costo del gadget paragonato alle spese dei team Pro Tour
Se vogliono davvero fare un favore al ciclismo devono vietare le radioline e tutto ciò che fa "dialogare" ciclista ammiraglia durante una corsa, si ritorna ai vecchi tempi, quando se te la sentivi scattavi altrimenti no, ora invece siamo quasi al livello che la cadenza te la suggerisce l'ammiraglia
 
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golance

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sì sono un primate, lo sei anche tu, non ti ho dato contro, ho fatto delle precisazioni.

sinceramente non ne ho idea, ma l'articolo parla chiaro a riguardo del divieto "
I dati tracciati da questi sensori al momento possono anche essere rinviati alle ammiraglie, dando la possibilità allo staff delle squadre di alimentare al meglio i propri atleti in ogni momento di gara. Ma anche questo sarà proibito dal 10 giugno. I corridori potranno vedere solo i propri dati riguardanti frequenza cardiaca, potenza, cadenza, percentuale di sudorazione (con Ph), temperatura corporea, rapporti utilizzati e pressione degli pneumatici.
È implicito in questo paragrafo che qualcuno abbia “spiato” o tentato di spiare i parametri di corridori avversari. Da cui il sottolineare che ogni atleta possa guardarsi solo i suoi di dati."

non hai capito il nocciolo della questione, io ho capito che in certi punti lo si nasconde, ma che senso ha utilizzarlo dove non può svolgere la propria funzione al meglio?

più che altro non c'è proprio da rispondere.
una volta era più facile utilizzare la farmacologia per doparsi, ora la si utilizza ma con più difficoltà ergo bisogna utilizzare "strumenti" consentiti come cardio, powermeter, preparatori laureati e preparatissimi, soggiorni in altura e fino al divieto odierno anche questi sensori metabolici, direi che è normale...
beh allora hai fatto delle osservazioni molto stupide visto che è evidente che non sai di cosa parli. hai scritto che già lo usano e ora non sai dire chi ma che è implicito..quindi hai scritto una cosa a caso tanto per obiettare.
punto 2 non so se hai difficoltà a comprendere o fai apposta ma ti ripeto che la mia considerazione circa la facilità di produrne di nascosti è figlia del divieto di utilizzo..quindi che senso ha spostarli dove non sono rintracciabili è una domanda davvero stupida. gli stessi ora in commercio sono utilizzabili in parti coperte, solo la migliore funzionalità la hanno in posizioni perlopiù esposte, ergo non ci vorrebbe nulla a renderli invisibili a meno di fare 4 ore di scansione corporea completa al gruppo pre partenza, salvo poi che ti cambiano il guantino o il casco o il manicotto e taac riecco in sensore nascosto
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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dove capita
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Al momento li usano in tantissimi. Supersapiens sponsorizza la Ineos, e la Canyon/SRAM tanto per dire.
Froome sponsorizza Supersapiens in ogni suo video.

Supersapiens che se non sbaglio ha solo l’esclusiva per uso sportivo dei prodotti per diabetici della Abbott.
 
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bianco222

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Olmo ZeroTre Disc
non ci vorrebbe nulla a renderli invisibili a meno di fare 4 ore di scansione corporea completa al gruppo pre partenza
Negli aeroporti scansionano migliaia di persone al minuto. A Pechino ti scansionano anche in metropolitana (e non sono pochi a Pechino).
Basterebbero due scanner portatili e farci passare 160 corridori prende meno di 5'.
 

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