News TdF 2021: 3^tappa vinta da Tim Merlier

jan80

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la caduta di Ewan e' una cosa che puo' capitare,e' entrato nella semicurva a tromba per superare Sagan e prendere la ruota di Merlier,certo se fosse stato sulla ruota di Sagan non cadeva,ma si stava cercando di vincere una tappa,cosa che non avrebbe vinto se non prendeva il rischio.....tante volte va bene....alcune male
 

diego1971

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in queste tappe le squadre di classifica potrebbero provare a stare in coda per evitare le cadute, lasciando l'onere di chi vuole sprintare a stare davanti, è vero che rischi qualche buco ma non rischi la pelle. ti organizzi e stop ne va della loro sicurezza. lo so che è complicato ma è comunque una forma di protesta
 

albertissimo

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Secondo me in questo caso è un problema di regolamento. Un Landa, un Dombrowski, un Sivakov al Giro, o un Roglic (e buona parte degli altri caduti ieri), non stanno li a tutta per la vittoria di tappa o per i punti della maglia.......stanno lì per non prendere buchi dovuti a cadute o per tenere davanti il loro capitano di classifica. Bisognerebbe, secondo me, trovare il modo di evitare che si trovino lì senza per questo penalizzarli, affinchè loro siano protetti e quelli che si vogliono scannare per la vittoria di tappa, essendo 50/60 e non 180, siano a loro volta meno esposti a rischi. Un gruppo meno folto, rischia di meno numericamente e perchè essendo meno, lo star davanti è meno necessario. Un gruppo di 180 è lungo 100 metri, stare dietro vuol dire recuperarne in caso di bisogno 100 metri. un gruppo di 50 corridori, sta in 30 metri e anche stare dietro non è un problema quindi c'è meno frenesia, meno velocità e meno manovre strane e pericolose per portarsi avanti. Poi le cadute ci saranno sempre, ma almeno limitiamole.
Sono perfettamente d'accordo.
Il mio intervento era per sottolineare che anche nelle fasi meno accese (non ricordo al Giro in che fase si fosse) c'è qualche distrazione di troppo o comunque una tensione alla quale sono sottoposti i ciclisti da parte di sponsor-squadre-direttori sportivi.
Questa situazione è difficilmente ovviabile perchè è frutto dei tempi.
Quindi ben vengano tutti gli accorgimenti per migliorare la sicurezza, ma se una vittoria di tappa o un piazzamento nella top ten di un grande giro vale una carriera, credo ci sia ben poco da fare.
 

Ser pecora

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Un punto importante sollevato da Philippe Gilbert: "avevamo chiesto di neutralizzare la tappa ai -5km. Ma la richiesta di neutralizzazione non era fatta arbitrariamente, ma semplicemente perché dai -5km al traguardo non c'era più spazio per nessuno per rimontare, per la strettezza e tortuosità del percorso. Peccato che non tutte le squadre abbiano partecipato a questa richiesta".

Di fatto tutte le cadute tranne quella di Ewan sono arrivate prima dei -5km, proprio per cercare di posizionarsi davanti. Tutti. Gli uomini di classifica per stare al sicuro, gli sprinter per ovvi motivi, e tanti altri per giocarsi una qualche carta.
 

samuelgol

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Quindi ben vengano tutti gli accorgimenti per migliorare la sicurezza, ma se una vittoria di tappa o un piazzamento nella top ten di un grande giro vale una carriera, credo ci sia ben poco da fare.
Uno come Roglic o come Pogacar, o come Landa al Giro, non sta a 70 kmh in gruppo per una vittoria o per un piazzamento. Sta lì perchè se becca un buco magari perde secondi.
Di fatto tutte le cadute tranne quella di Ewan sono arrivate prima dei -5km, proprio per cercare di posizionarsi davanti. Tutti. Gli uomini di classifica per stare al sicuro, gli sprinter per ovvi motivi, e tanti altri per giocarsi una qualche carta.
Infatti non è con i -5 che risolvevano granchè proprio perchè non è strettamente il tipo di strada il problema. Il limite va spostato più indietro dei -5 in questi casi a prescindere dal tipo di strada che si andrà a percorrere, perchè è prima che scoppia la bagarre. Bisogna mettere un punto più indietro a cui non interessa a nessuno passare per primo o per 50esimo così arrivano lì "tranquilli" e poi si scanna chi vuole.
 

amarone

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Sivakov tra l'altro mi pare di ricordare sia caduto in maniera tragicomica prendendo un ramo sporgente di un alberello a bordo strada e non mi pare nemmeno andasse a tutta in quel momento
Certo la potatura doveva essere fatta meglio ma non so dove stava guardando e aveva tutto lo spazio per evitarla. Non sono andato a rivenderla, vado a memoria e potrei sbagliare
Le potature vanno fatte come Dio comanda, se no, problemi a caterva, eccheccaxxo!:==
 
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Ser pecora

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Non c'entra niente ma perché la jumbo usa quella copertura azzurra inguardabile all'anteriore?

Perché un loro nuovo sponsor è una compagnia olandese di bike-sharing che ha come simbolo il copertone blu davanti.

 
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jan80

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Un punto importante sollevato da Philippe Gilbert: "avevamo chiesto di neutralizzare la tappa ai -5km. Ma la richiesta di neutralizzazione non era fatta arbitrariamente, ma semplicemente perché dai -5km al traguardo non c'era più spazio per nessuno per rimontare, per la strettezza e tortuosità del percorso. Peccato che non tutte le squadre abbiano partecipato a questa richiesta".

Di fatto tutte le cadute tranne quella di Ewan sono arrivate prima dei -5km, proprio per cercare di posizionarsi davanti. Tutti. Gli uomini di classifica per stare al sicuro, gli sprinter per ovvi motivi, e tanti altri per giocarsi una qualche carta.
infatti e' questo il punto....si lotta per prendere posizione non nel punto pericoloso,ma molto prima.....ieri erano gia' fuori di testa ai -50km,purtroppo non e' solo colpa del percorso,ma anche della troppa voglia di rischiare e di un livellamento generale......anni fa' con una Saeco sapevi che non c'era bisogno di queste cose,quando erano ai -10km faceva un treno che metteva in fila il gruppo,oggi invece se si guarda su una strada di 5mt ci sono almeno 8 treni diversi di squadre gia' ai meno 30-40km,segno che la' vogliono stare......senza dimenticare che qua siamo al Tour,ma stessa cosa capita anche al Giro dove squadre piccole come Bardiani o Androni,non possono neanche permettersi di avvicinarsi,perche sono professional e vengono chiuse da squadre WT che non fanno minimamente avvicinare anche un solo corridore di piccole squadre,lo raccontava proprio Visconti come vengono trattati.
Ormai siamo ad un livello altissimo ed e' logico che in pianura i rischi siano assurdi......
 

bianco222

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La neutralizzazione ai -20 (o anche ai -10) però creerebbe una disparità enorme tra le squadre e aumenterebbe ancora di più la specializzazione delle stesse (cosa che già esiste). Una squadra totalmente votata alla classifica (tipo Ineos) potrebbe farsi gli ultimi 20 km a passeggio per metà delle tappe mentre le squadre dei velocisti (FDG per esempio) se li farebbero in tromba. Poi le squadre dei velocisti magari recuperano nelle tappe di montagna dove si fanno l'ultima salita a spasso. Ma le squadre che hanno entrambi? La DQS (immaginando Alaphilippe come uomo di classifica) o la Jumbo (immaginando Van Aert a fare le volate) o la Bora (che ha Sagan per le volate e Buchman e Kelderman da classifica) dovrebbero farsi il mazzo in tutte le tappe. Non mi sembra corretto.
E poi se c'è una fuga con 2' di vantaggio ai -20 il tempo dove lo si prende? Inoltre sarebbe anche difficile definire quali sono le tappe da velocisti e quali no. La tappa di qualche anno fa a Zeeland era per velocisti, si creò un ventaglio che definì la classifica molto più di tante salite. Che si fa in quel caso? O tappe tipo quelle della Vuelta dove si arriva su salite di 500m dove qualche velocista se la gioca con uomini di claissifica veloci?
Francamente è difficile trovare una soluzione che non svantaggi nessuno. Certo evitare le strade strette e le discese aiuta, ma vale anche per ASO il discorso fatto per RCS, se i comuni che pagano per l'arrivo hanno quelle strade lì loro sono in parte "costretti" ad arrivare lì per far quadrare i conti...
 
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bianco222

Scalatore
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Un punto importante sollevato da Philippe Gilbert: "avevamo chiesto di neutralizzare la tappa ai -5km. Ma la richiesta di neutralizzazione non era fatta arbitrariamente, ma semplicemente perché dai -5km al traguardo non c'era più spazio per nessuno per rimontare, per la strettezza e tortuosità del percorso. Peccato che non tutte le squadre abbiano partecipato a questa richiesta".

Di fatto tutte le cadute tranne quella di Ewan sono arrivate prima dei -5km, proprio per cercare di posizionarsi davanti. Tutti. Gli uomini di classifica per stare al sicuro, gli sprinter per ovvi motivi, e tanti altri per giocarsi una qualche carta.
In realtà l'ultima caduta (penultima considerando quella di Ewan) è avvenuta ai -4. Ma il discorso cambia poco. Sarebbe potuta avvenire ai -5,1. E se sposti la neutralizzazione ai -10 potrebbe avvenire ai -10,2.
 

Ser pecora

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In realtà l'ultima caduta (penultima considerando quella di Ewan) è avvenuta ai -4. Ma il discorso cambia poco. Sarebbe potuta avvenire ai -5,1. E se sposti la neutralizzazione ai -10 potrebbe avvenire ai -10,2.

Infatti è una questione di neutralizzarla, eventualmente, al posto giusto.
Quello che è fenomenale è che i corridori si sono accorti della pericolosità del finale ed hanno richiesto la neutralizzazione ieri mattina, tramite la solita efficace CPA, e manco tutti, come dice Gilbert.

Il percorso è noto da novembre scorso.
 

bianco222

Scalatore
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Infatti è una questione di neutralizzarla, eventualmente, al posto giusto.
Quello che è fenomenale è che i corridori si sono accorti della pericolosità del finale ed hanno richiesto la neutralizzazione ieri mattina, tramite la solita efficace CPA, e manco tutti, come dice Gilbert.

Il percorso è noto da novembre scorso.
Ma al tour c'è un "Gasparotto"? Ricordo la sua figura (nuova, sconosciuta a molti corridori) al giro e mi sembrava una figura molto interessante (anche se come tutte le cose nuove ha bisogno di tempo per essere al 100% efficace).
 

Ser pecora

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Si. E quindi?
p.s. non Sivakov.
E quindi niente. Lo spartitraffico e le rotonde sono un altro elemento di rischio reale; e di incidenti li ne accadono tanti. Allora che fare? Evitare le strade con tali regolatori del traffico? Il problema delle cadute non é di facile risoluzione, ma almeno le tappe con un finale per velocisti si posso disegnare meglio, senza finali assurdi.
 

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E quindi niente. Lo spartitraffico e le rotonde sono un altro elemento di rischio reale; e di incidenti li ne accadono tanti. Allora che fare? Evitare le strade con tali regolatori del traffico? Il problema delle cadute non é di facile risoluzione, ma almeno le tappe con un finale per velocisti si posso disegnare meglio, senza finali assurdi.
I regolatori di traffico esistono in tutti i centri abitati ormai. Rotonde, marciapiedi, tombini, spartitraffico, aiuole, dissuasori di velocità, sono (giustamente) ovunque. Dove le facciamo arrivare le tappe? In aperta campagna?
No perchè parlare di finali assurdi e non avere una controproposta non assurda non mi sembra sostenibile.
 

Ser pecora

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E quindi niente. Lo spartitraffico e le rotonde sono un altro elemento di rischio reale; e di incidenti li ne accadono tanti. Allora che fare? Evitare le strade con tali regolatori del traffico? Il problema delle cadute non é di facile risoluzione, ma almeno le tappe con un finale per velocisti si posso disegnare meglio, senza finali assurdi.

Quello è un porblema di cui si parla da anni. Le strade oggi sono un incubo per le corse. Sono strapiene di rotonde, spartitraffico, rallentatori, etc..anche solo 15 anni fa non era cosi. I famosi "progetti rotonde" sono stati pensati per le auto, ma per il ciclismo sono un disastro.
Chiaro che non si possono mica togliere e rimettere...ed anche coprirli ha un effetto limitato sulla dinamica di gara: magari non ti ci ammazzi contro, ma ti rallentano, creano buchi, etc...

Ed il ruolo delle radioline è in gran parte dare le informazioni ai ciclisti proprio su quello che arriva. Dato che nella pancia del gruppo sono totalmente ciechi. Ovvio che oltre a dire cosa c'è più avanti l'unico consiglio sensato è quello di stare davanti per non farsi prendere in cadute e poter evitare gli ostacoli.

Ovvio che se tutti stanno davanti diventa una lotta a sgomitate, contatti, etc..

La conformazione delle strade oggi ha un impatto enorme sulle gare.

Il tracciatore del Tour, Gouvenou, ha detto che i punti pericolosi crescono ogni anno in modo enorme, anche del doppio di anno in anno.

Mica facile trovare alternative.
 
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