Senza alcuno spirito polemico, devo ammettere di non capire dove si voglia arrivare, a non voler immaginare di voler essere bastian contrari a tutti i costi. Dici: le bici di alta gamma sono una furbata dei vari Pinarello etc, perché oltre al 'valore intrinseco' c'é solo fuffa (niente prestazioni superiori marginali, niente valore progettuale etc.). Quindi comprare a un prezzo molto superiore al 'valore intrinseco' sta solo alla disponibilità (che a questo punto direi lecita ma immotivata, da quanto dici, razionalmente). Poi confessi di pedalare su Pinarello, tu e tua moglie, che valgono molto meno del prezzo 'perché ti piacciono'. E ti sembra poco? E non importa se le hai pagate a prezzo di nuovo o di usato, stai ammettendo che 'ti piacciono', dopo di che il prezzo da pagare per quel 'piacere' (che ammetti esistere) sta nella disponibilità relativa di ciascuno di noi. A questo punto la discussione si fa oziosa, perché c'è sempre un 'piacere', nel giustamente citato valore di scambio. Per concludere, poi, mentre introdurre 'valore intrinseco' è relativamente facile (la lista dei costi più un ragionevole profitto), introdurre valore di scambio è il punto nel quale si misura l'abilità di van Gogh (o dei suoi mercanti) o di Fausto Pinarello (e dei suoi atleti ipervincitori)...