News Nuova Pinarello Dogma F

sembola

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Semplicemente la discussione si impostata sui seguenti termini: una bici di gamma altissima che prestazioni o piacere di guida offre in maniera superiore ad una bici di alta gamma?
Sono sostanzialmente d'accordo con tutta la tua argomentazione, ma mi permetto di osservare che se le prestazioni sono soggettive, il piacere di guida è oggettivo. Per cui io dal basso dei miei ridicoli wattaggi posso senz'altro sostenere che con una altissima gamma non migliorerei le prestazioni (se non in modo marginale e/i non rilevabile) rispetto ad un'alta gamma, ma potrei trarne un "piacere di guida" maggiore anche solo per il fatto stesso di possedere l'oggetto.
 
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alvan

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16 Agosto 2014
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Mi dispiace se procuro la sensazione di voler parlare di me e delle mie cose. Cerco di usarle come argomento di discussione concreto, ma da ora in poi mi sforzerò di farlo in termini astratti (scivolando però nel problema di dare la diffusissima impressione tipica di Internet di parlare per sentito dire... ma non importa).
Quando, di fronte alla BMC da 16.900 euro si propende subito, senza sapere nulla del proprietario che potrebbe essere un abitante di Marte, per l'ipotesi di Peppino il Salumiere, a me, contemporaneamente scatta il sospetto dell'esistenza della Polizia Morale (sempre pronta a intervenire quando le cifre in gioco sono elevate...). Il sospetto poi si rafforza quando approfondisco e scopro che quella bici è di un atleta che fa Iron Man ad alto livello e che gli affianca anche una bici da Triathlon. E' una reazione ormai automatica: l'oggetto costoso (non mio) non può che essere di un bauscia che ha i soldi ma non le capacità... Naturale e comprensibile, ma da Polizia Morale... :-)xxxx
Quello che spesso sfugge è che da decenni il mercato non produce 'anche' per chi prescinde dall'uso, ma, con l'eccezione dei prodotti evidentemente utilitari, 'per chi' prescinde dall'uso, e, in misura molto minore, per chi non prescinde dall'uso. Questo sistema non sarà culturalmente elegante ma ha prodotto uno sviluppo inimmaginabile. Se poi si vogliono introdurre ulteriori parametri (la 'salvezza del pianeta', la 'decrescita felice' , le encicliche papali) è legittimo ma non meno soggettivo...

P.S. Si è discusso alla morte fin qua sui prezzi di listino e sulla opportunità di usarli come base oggettiva. Andate sul sito BMC e scoprirete che quella bici è quotata esattamente 16.900 euro. I componenti che ho ammirato con estremo piacere sono esattamente quelli del kit (chiuso) della BMC: Super record campagnolo EPS 12v e Bora WTO Ultra (attenzione, non le WTO 'proletarie' che monto io, ma Ultra che costano un bel po' di più), sella Fizik Antares. Credo si sia in presenza (quasi) del top del top (forse sopra c'è solo Lightweight e la novità Princeton). E resta il fatto che sono certo che anche questo atleta serio non abbia bisogno di quella bici in termini di prestazioni, come non si ha bisogno di un Daytona per sapere l'ora, ma siamo animali che godono per tante, complesse e discutibili cose (se così non fosse, cosa dovrei dire di chi gioisce perché undici giovanotti con i pantaloni corti infilano una sfera di cuoio dentro una rete, e al punto di assembrarsi in piazza con gli occhi stravolti, urlando "abbiamo (prima persona plurale) vinto"?). Io personalmente sono sempre pronto ad ammettere di amare la mia bici perché è bella, mi piace e ci riconosco anche pezzi di storia sportiva, a prescindere dall'improbabile aumento prestazionale, ma se pure mister BMC 16.900 non lo ammettesse non me ne farei un problema.
 

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23 Ottobre 2020
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Vedi @alvan, in tutti i tuoi post non ci parli della Dogma, ci parli di te, del tuo rapporto con i beni di consumo, che può pure essere un argomento di grande interesse socio culturale per gli utenti del forum, ma sarebbe meglio aprire un topic specifico.
Magari su un forum di sociologia.

Quello che tu chiami polemica stantia è un tentativo di discutere attorno al seguente quesito:

- ricordandoci che la bici da corsa continua ad essere un mezzo a propulsione umana (spesso di modesta entità), in 10 anni il costo di una top di gamma è cresciuto più o meno di 3x, è ancora supportato da significative migliorie tecniche?

Io dico di no: ho ancora a disposizione una Dogma 60.1 del 2012, e una più recente F10, se mi ci metto sopra bendato, ti garantisco che non me ne accorgo, anche se ci sono in mezzo 3 step di migliorie,

Il che non vuol dire che non compreremo mai più una Pinarello, peraltro la nuova Dogma è forse quella che mi piace di più negli ultimi 10 anni...

Continuo ad amare Pinarello e sperare che si licenzi il progettista che non ha ancora capito che la curva più breve tra 2 punti si chiama linea retta...

o-o
Spero che tu di Professione non faccia il consulente...:mrgreen:
Quello scherzo alla famiglia Pinarello ha prodotto un vendita del'Azienda un cifra ( ufficiosa..) per 70ml.
E ora a fatturare 70ml con poco più' 50 dipendenti diretti....

Cit. " La linea retta è Atea"
 
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1 Settembre 2008
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Rispondo ad @alvan ma ovviamente non solo a lui dal momento che siamo in un forum.
E si discute per il mero piacere di confrontarsi su temi interessanti.
La mia impostazione è che probabilmente il forte atleta di IronMan è anche un danaroso atleta di IronMan.
E non c'è nulla di male, in questo.
Tuttavia, si potrebbe porre un problema se il forte atleta di IronMan così danaroso non lo fosse e che abbia contratto dei prestiti per acquistare quella bici. Ma qui mi rendo conto del rischio di scadere nella Polizia Morare succitata.
Così come, ma per mia natura ed impostazione culturale, mi immedesimo nel forte atleta di IronMan che arriva dietro ad atleti con bici meno costose.
Cosa potrà mai pensare?

1): "beh, forse non mi sono allenato abbastanza e sono meno forte e la bici non ha colmato la differenza."
2): "beh, mi sono divertito anche se non sono arrivato UNO" (citazione del grande Vianello).

In entrambi i casi, il marginal gap (si dice così?!) non è stato colmato dalla bici.
E magari arrivava esattamente nella stessa posizione con una bici più "umana".

Con riferimento al Daytona (Rolex) mi permetto sommessamente di evidenziare che ci sono orologi ben più costosi ed esclusivi, e chi conosce il mondo dell'orologeria può certamente affermare che indossa un Rolex tendenzialmente non lo fa per la qualità costruttiva (mediocre se confrontata con altri calibri) ma perchè è uno status simbol riconoscibile.
Non si tratta di leggere l'ora. Ma di farsi riconoscere.
Nessuno mai riconoscerebbe l'orologio ed identificherebbe il suo utilizzatore come una "persona di un certo livello", indossando alcuni case Svizzere che costano come 10 (e dico 10 Rolex).
Quello che a molti importa a questo mondo è sentirsi riconosciuti per appagamento personale.
Una bici di un certo livello ed un Rolex svolgono lo stesso compito in funzione del medesimo obiettivo.
Potrei raccontare del perchè Fausto Pinarello (che incontro sulle strade della Marca Trevigiana) ha sempre una bici di colore estremamente diverso a quella degli altri della squadra o perchè un noto imprenditore della zona amante della bici ha delle Lightweight (per sua stessa ammissione non gli piacciono come frenanto).
Perchè la distinzione in funzione del censo ha assunto un valore importante in questa società.
Con la differenza però che alcuni la governano ed altri ne sono governati.
Detto questo, pedalate su quello che vi piace di più e non vi corrucciate se uno con una bici in alluminio di 20 anni arriva prima di voi sopra la salita.
p.s. anni fa ad un Giro delle Dolomiti ha vinto (la settimana di 6 tappe in 7 giorni) una specie di prete Tedesco che pedalava su una bici che Te la racconto con i sandali (con attacchi SPD). Ci ho parlato: a fine Luglio aveva 20.000 km sulle gambe. Avreste dovuto vedere quelli tutti tirati e sponsorizzati come stavano. Non la vivevano benissimo, i ragazzi.
 
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Spero che tu di Professione non faccia il consulente...:mrgreen:
Quello scherzo alla famiglia Pinarello ha prodotto un vendita del'Azienda un cifra ( ufficiosa..) per 70ml.
E ora a fatturare 70ml con poco più' 50 dipendenti diretti....

Cit. " La linea retta è Atea"

Non sono certo le decine di curve inutili della Dogma che fanno il valore di Pinarello, che era già conosciuta nel mondo negli anni 80, e soprattutto negli anni 90 quando c'era seduto sopra un certo Indurain e i tubi erano saldati e dritti...

o-o
 
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Tanti discorsi lunghi ma la realtà è che certe bici si comprano solo ed unicamente per mostrarle, quanto siamo disposti a spendere per questo è soggettivo,poi esiste anche chi gode semplicemente nel possedere la novità, tutti i discorsi sulle prestazioni sono specchietti per le allodole che servono solo per giustificare il nuovo modello e il prezzo spropositato
 
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sembola

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In entrambi i casi, il marginal gap (si dice così?!)
Semmai marginal gain ;-)

Detto questo il punto di @alvan è difficilmente contestabile: il sistema del consumo non si basa sulla "necessità" ma su altre pulsioni, se non altro perchè una bici è effettivamente necessaria solo per chi ne ha bisogno per lavorare (vedasi "Ladri di biciclette") ;-)

E' ovviamente legittimo contestare questo sistema, ma senza dimenticare che allo stesso sistema (creare bisogni per soddisfarli) appartengono sia le aziende che vendono le bici a 16.000 euro, sia quelle che le vendono da 1600...
 

alvan

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Non sono certo le decine di curve inutili della Dogma che fanno il valore di Pinarello, che era già conosciuta nel mondo negli anni 80, e soprattutto negli anni 90 quando c'era seduto sopra un certo Indurain e i tubi erano saldati e dritti...

o-o
Forse perché a quei tempi si doveva lavorare per forza con i tubi, che sono meglio se saldati e dritti. Ma quando si rese possibile un monoscocca per battere il record dell'ora, nacque la Espada, che non era né di tubi né era saldata...
 
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alvan

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Così come, ma per mia natura ed impostazione culturale, mi immedesimo nel forte atleta di IronMan che arriva dietro ad atleti con bici meno costose.
Cosa potrà mai pensare?

1): "beh, forse non mi sono allenato abbastanza e sono meno forte e la bici non ha colmato la differenza."
2): "beh, mi sono divertito anche se non sono arrivato UNO" (citazione del grande Vianello).

In entrambi i casi, il marginal gap (si dice così?!) non è stato colmato dalla bici.
E magari arrivava esattamente nella stessa posizione con una bici più "umana".

Con riferimento al Daytona (Rolex) mi permetto sommessamente di evidenziare che ci sono orologi ben più costosi ed esclusivi, e chi conosce il mondo dell'orologeria può certamente affermare che indossa un Rolex tendenzialmente non lo fa per la qualità costruttiva (mediocre se confrontata con altri calibri) ma perchè è uno status simbol riconoscibile.
Io invece per mia impostazione culturale mi guardo bene da cercare di capire cosa può pensare un altro individuo, particolarmente traendone pure conclusioni ...
Inoltre in tutti i campi, non certo solo nell'orologeria, c'é sempre un oggetto più costoso, anche molto di più, di quelli popolarmente conosciuti come tali. E con un po' di cervello è facile rendersi conto che il compiacimento per possedere un bell'oggetto mai e poi mai, con un po' di conoscenza, serve a dire "ho il massimo e stop". (Anche uno dei fortunati possessori di una GTO corre sempre il rischio che arrivi in un'asta un'auto che per varie ragioni ne abbatterà il record). Forse su questo possiamo concordare, che un ragionamento del genere non produce felicità ma solo frustrazione. Ma non riguarda me farlo notare al frustrato. Fatti suoi, io delle mie scelte (che siano per le prestazioni, per l'appagamento, per il piacere dell'oggetto etc) sono felice, contento e sereno, anche sapendo che, inevitabilmente, c'è sempre qualcosa di meglio e/o più costoso.
E qui sta il bello della bicicletta, che a oggi, con una cifra in assoluto ragionevole, accedi al meglio possibile.. Mi sembra bello e democratico...
Ancora. Per esempio anche vincere una Gran Fondo è una soddisfazione che vale a livello personale, perché ci sarà sempre una gara più importante, molto più importante, per cui anche un risultato agonistico appartiene al campo degli obiettivi autoattribuiti. E se qualcuno obiettasse che il vincitore della Gran Fondo lo fa solo per appagamento personale, avrebbe fatto la convenzionale scoperta dell'acqua calda...
 
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Io invece per mia impostazione culturale mi guardo bene da cercare di capire cosa può pensare un altro individuo, particolarmente traendone pure conclusioni ...
Inoltre in tutti i campi, non certo solo nell'orologeria, c'é sempre un oggetto più costoso, anche molto di più, di quelli popolarmente conosciuti come tali. E con un po' di cervello è facile rendersi conto che il compiacimento per possedere un bell'oggetto mai e poi mai, con un po' di conoscenza, serve a dire "ho il massimo e stop". (Anche uno dei fortunati possessori di una GTO corre sempre il rischio che arrivi in un'asta un'auto che per varie ragioni ne abbatterà il record). Forse su questo possiamo concordare, che un ragionamento del genere non produce felicità ma solo frustrazione. Ma non riguarda me farlo notare al frustrato. Fatti suoi, io delle mie scelte (che siano per le prestazioni, per l'appagamento, per il piacere dell'oggetto etc) sono felice, contento e sereno, anche sapendo che, inevitabilmente, c'è sempre qualcosa di meglio e/o più costoso.
E qui sta il bello della bicicletta, che a oggi, con una cifra in assoluto ragionevole, accedi al meglio possibile.. Mi sembra bello e democratico...
Ancora. Per esempio anche vincere una Gran Fondo è una soddisfazione che vale a livello personale, perché ci sarà sempre una gara più importante, molto più importante, per cui anche un risultato agonistico appartiene al campo degli obiettivi autoattribuiti. E se qualcuno obiettasse che il vincitore della Gran Fondo lo fa solo per appagamento personale, avrebbe fatto la convenzionale scoperta dell'acqua calda...

Ragazzi qua continuiamo a paragonare un oggetto che tra qualche anno varrà 1500 € ad un Rolex Daytona, prima un Van Gogh, ora spunta pure una Ferrari GTO...

E' qua che si perde completamente l'aderenza con la realtà... una bici, pur bella, continua ad essere un mezzo che se non si pedala non va avanti, e tra qualche anno sarà inevitabilmente un rottame, non un capolavoro...

Ora mi taccio perché altrimenti sembra una crociata, mentre invece è una bici che mi piace...
 

sembola

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Forse su questo possiamo concordare, che un ragionamento del genere non produce felicità ma solo frustrazione. Ma non riguarda me farlo notare al frustrato. Fatti suoi, io delle mie scelte (che siano per le prestazioni, per l'appagamento, per il piacere dell'oggetto etc) sono felice, contento e sereno, anche sapendo che, inevitabilmente, c'è sempre qualcosa di meglio e/o più costoso.
Su questo concetto non mi esprimo, ognuno cerca la felicità come preferisce, qualcuno perfino soffrendo, figuriamoci se non può farlo col possedere delle cose. Mi pare un concetto un po' triste, ma riconosco che esiste.

E qui sta il bello della bicicletta, che a oggi, con una cifra in assoluto ragionevole, accedi al meglio possibile.. Mi sembra bello e democratico...
Ecco su questo non ti posso seguire. Cosa sia più o meno "ragionevole" è appunto la questione sul campo, ed è una misura soggettiva e come tale indecidibile per definizione. Non mi vorrei poi pronunciare su quanto sia "democratico" un mezzo che sul cartellino riporta la metà del PIL procapite annuale...
 

alvan

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Su questo concetto non mi esprimo, ognuno cerca la felicità come preferisce, qualcuno perfino soffrendo, figuriamoci se non può farlo col possedere delle cose. Mi pare un concetto un po' triste, ma riconosco che esiste.


Ecco su questo non ti posso seguire. Cosa sia più o meno "ragionevole" è appunto la questione sul campo, ed è una misura soggettiva e come tale indecidibile per definizione. Non mi vorrei poi pronunciare su quanto sia "democratico" un mezzo che sul cartellino riporta la metà del PIL procapite annuale...
Mi spiego meglio.
Un orologio 'da gratificazione totale' può toccare il milione di euro, un'automobile d'epoca 40 milioni, una barca seicento milioni.
Per chi è appassionato di una di queste cose, e non è Abramovich, non si può che viaggiare nei bassifondi, di qualunque cifra normale, media o alta disponga (il che ovviamnete non escluda la massima soddisfazione relativa).
Una bicicletta è un potenziale rottame per un cinico o per uno che di biciclette non si occupa. Per un appassionato una bella bicicletta rimane sempre un magnifico oggetto, valga pure 1500 euro da usata (che non la rendono comunque un rottame). A questo punto, i pur tanti 14-16.000 euro rappresentano il tetto, quel tetto che non rende necessario guardare più in alto. Sei sul tetto dell'oggetto bicicletta (che sia in grado o meno di sfruttarla come prestazioni). Tutto qua. Non mi pare poco...
 

golias

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mia
A questo punto, i pur tanti 14-16.000 euro rappresentano il tetto, quel tetto che non rende necessario guardare più in alto. Sei sul tetto dell'oggetto bicicletta (che sia in grado o meno di sfruttarla come prestazioni). Tutto qua. Non mi pare poco...
Bingo !!
Personalmente la definisco la condanna.
Non vorrei apparire colui che critica ne tanto meno giudica altri, a nulla mi gioverebbe quindi evito, ma taluni se non hanno il meglio del meglio non si sentono in sintonia con il mondo ed è per questo che la ritengo una condanna.
 

pantera

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Faccio presente che un Rolex o una Ferrari anche se svalutati dagli anni fanno la loro figura,una bici top gamma tra 5 anni è quasi un rottame,il paragone più calzante lo trovo con gli smartphone,un oggetto che posso pagare tanto per fare le stesse cose di altri smartphone più economici e che nel giro di pochi anni è già vecchio e superato
 

j-axl

Squattarone
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ce l'ho
Faccio presente che un Rolex o una Ferrari anche se svalutati dagli anni fanno la loro figura,una bici top gamma tra 5 anni è quasi un rottame,il paragone più calzante lo trovo con gli smartphone,un oggetto che posso pagare tanto per fare le stesse cose di altri smartphone più economici e che nel giro di pochi anni è già vecchio e superato
Chi si permette i beni di lusso, non credo abbia interesse alcuno nel loro valore intrinseco o residuo, semplicemente li acquista.
Non credo che chi si compra un Vacheron Constantin da 130000€ lo faccia perché sa che mantiene il suo valore nel tempo o per rivenderlo se sale di prezzo...ma nemmeno per un submariner a 7000.
Se fatturo 1 milione l'anno, cavolo vuoi che mi freghi dei 100000 dell'orologio o i 20000 della bici, e se diventano obsoleti pace....
Tutto è relativo.
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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Chi si permette i beni di lusso, non credo abbia interesse alcuno nel loro valore intrinseco o residuo, semplicemente li acquista.
Umh.. non ti credere, in genere sono molto più spreconi chi ne possiede molto meno.
Che poi un fatturato di 1 milione significa poco.. forse intendevi chi si intasca almeno 1 milione netto.
 
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