Gare La stagione parte sotto il segno della Slovenia

grimpeur75

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Roglic corre da elite dal 2013 (Giro dell'Appennino, Giro di Slovenia, Coppi e Bartali, GP Industria e Artigianato), Pogacar dal 2018 (Giro di Slovenia, quell'anno però corse ancora diverse gare U23).
Si però nel grande ciclismo nn c'è da molti anni...ha iniziato praticamente da zero...quindi i suoi 31 anni nn sono proprio veritieri...
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
24.301
28.100
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Magari la carta sorpresa di Ganna chissà...anche solo una tantum, tipo Nibali a Sanremo...non in lunghe gare a tappe certamente.

Ganna che vince nelle Ardenne?

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Corvo Torvo

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C'è da chiedersi come una nazione da 2mln di abitanti, senza chissà quale tradizione, possa sfornare contemporaneamente i primi due della GC del TdF, uno dei quali peraltro non ha mai dato segnali di debolezza, a differenza di tanti altri corridori del momento che ogni tanto saltano per aria e ci fanno vedere che in fondo sono umani.
Spero di non vedere altre gare come la Tirreno e la SB di quest'anno. Soprattutto la SB è stata la più noiosa di sempre.
Quando Pogacar allunga, si può spegnere la TV senza doversi preoccupare degli spoiler.
 

Maiella

Biker Maiellensis
28 Gennaio 2015
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Il paragone tra Roglic e Pogacar sembra essere favorevole a quest'ultimo. Dal mio punto di vista ne esce sminuito ingiustamente Roglic, in quanto ha dimostrato di saper vincere i GT e le classiche, anche lui con azioni notevoli. Il paradosso che esiste é un'analisi al contrario, non tra cosa hanno vinto i due, ma su quali momenti di difficoltà hanno evidenziato in gara. E qui, al momento, abbiamo un umano (Roglic) e un exstraterrestre (Pogacar). A cio', inoltre, si aggiunge anche la tendenza a considerare Roglic come un corridore "già visto", mentre Pogacar é per molti l'incarnazione di quella definizione tanto abusata quanto fumosa di ciclista moderno (al netto dei paragoni con Il Cannibale).
 

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Si però nel grande ciclismo nn c'è da molti anni...ha iniziato praticamente da zero...quindi i suoi 31 anni nn sono proprio veritieri...
E questo smentisce in toto le teorie secondo cui Evenepoel sia frenato da limiti tecnici dovuti ad un tardivo approccio al ciclismo. Di certo la sicurezza di stare in bici durante una gara crescerà, ma in certe situazioni sono state palesi le lacune emotive testimoniate anche da reazioni nervose.
Se non ricordo male, un altro che ha iniziato a 18-20 anni con la bici da corsa é ststo Zulle, anche lui vincitore di gare importanti.
 

samuelgol

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24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
E questo smentisce in toto le teorie secondo cui Evenepoel sia frenato da limiti tecnici dovuti ad un tardivo approccio al ciclismo. Di certo la sicurezza di stare in bici durante una gara crescerà, ma in certe situazioni sono state palesi le lacune emotive testimoniate anche da reazioni nervose.
Se non ricordo male, un altro che ha iniziato a 18-20 anni con la bici da corsa é ststo Zulle, anche lui vincitore di gare importanti.
Roglic andava in bicicletta anche prima, correva le GF amatoriali Ha di fatto cominciato col ciclismo a tempo pieno nel 2011, ossia 11 anni fa.
Evenepoel giocava a pallone. Va in bici da 5 anni praticamente. Non è comunque paragonabile a chi va in bici da più del doppio degli anni.
Zülle era un altro che in discesa, specie col bagnato, era drammatico. Hai scelto uno dei paragoni peggiori degli ultimi 30 anni...o forse il più azzeccato pur non volendolo.
 

Ser pecora

Diretur
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Roglic andava in bicicletta anche prima, correva le GF amatoriali Ha di fatto cominciato col ciclismo a tempo pieno nel 2011, ossia 11 anni fa.
Evenepoel giocava a pallone. Va in bici da 5 anni praticamente. Non è comunque paragonabile a chi va in bici da più del doppio degli anni.
Zülle era un altro che in discesa, specie col bagnato, era drammatico. Hai scelto uno dei paragoni peggiori degli ultimi 30 anni...o forse il più azzeccato pur non volendolo.

Zulle era drammatico col bagnato perché era cieco come una talpa e non usava le lenti a contatto.

Comunque Evenepoel non ha 10 anni meno di Pogacar. Ne ha 1 e 1/2 in meno.
Pogacar vola anche in discesa. Ieri ha fatto il Kom giu' da Carpegna.

Alla fine in discesa c'è chi ci sa andare e chi no. Non è questione di chissà quale esperienza. Pogacar non me lo ricordo in difficoltà in discesa nemmeno al primo anno da pro. Mentre gli impediti lo sono rimasti per tutta la carriera.
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
E questo smentisce in toto le teorie secondo cui Evenepoel sia frenato da limiti tecnici dovuti ad un tardivo approccio al ciclismo. Di certo la sicurezza di stare in bici durante una gara crescerà, ma in certe situazioni sono state palesi le lacune emotive testimoniate anche da reazioni nervose.
Se non ricordo male, un altro che ha iniziato a 18-20 anni con la bici da corsa é ststo Zulle, anche lui vincitore di gare importanti.
con la differenza che uno viene della Slovenia dove salite e (soprattutto) discese non mancano e l'altro dal Belgio dove la discesa più lunga che puoi trovare è quella per i sotterranei del condominio in centro a Bruyxelles...
I limiti ci sono, eccome: lo scrissi già tre anni fa a proposito di Evenepoel quando tutti lo avevano individuato come uomo da battere, in futuro, nei GT. Ancor prima del suo volo al Lombardia: se non hai mai visto una discesa alpina in vita tua, se il massimo che hai potuto fare al riguardo è stato un paio di settimane a Calpe in ritiro con la squadra, difficilmente riuscirai a tenerti dietro gli inseguitori o a tenere le ruote alla prima, seconda, terza ed anche quarta occasione, quando il gruppo accelererà in fila in discesa.... in una tappa alpina.
Serve scuola, serve tempo per imparare
 

samuelgol

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Zulle era drammatico col bagnato perché era cieco come una talpa e non usava le lenti a contatto.
Non solo sul bagnato, sul bagnato ancor di più. In ogni caso tutto quel che vuoi, ma citare Zülle come uno che pur cominciando tardi non aveva problemi in discesa mi sembra l'ultimo die paragoni fattibili.

Comunque Evenepoel non ha 10 anni meno di Pogacar. Ne ha 1 e 1/2 in meno.
Pogacar vola anche in discesa. Ieri ha fatto il Kom giu' da Carpegna.

Alla fine in discesa c'è chi ci sa andare e chi no. Non è questione di chissà quale esperienza. Pogacar non me lo ricordo in difficoltà in discesa nemmeno al primo anno da pro. Mentre gli impediti lo sono rimasti per tutta la carriera.
Pogacar non ha 10 anni in più di età, ma ne ha almeno 15 in più di bicicletta. Dopodichè si, è ovvio che c'è chi è più bravo di talento e chi lo è meno, ma sicuramente iniziare una cosa a 9 anni o iniziarla a 17 fa tutta la differenza del mondo. Una differenza che può assottigliarsi migliorando con l'andare, ma difficilmente si azzererà mai.
Non tutti i gli impediti lo sono rimasti. Froome era uno che agli inizi, se non impedito, era sicuramente più incerto che negli ultimi anni che si permetteva persino di attaccare gli altri in discesa.
 
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samuelgol

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con la differenza che uno viene della Slovenia dove salite e (soprattutto) discese non mancano e l'altro dal Belgio dove la discesa più lunga che puoi trovare è quella per i sotterranei del condominio in centro a Bruyxelles...
I limiti ci sono, eccome: lo scrissi già tre anni fa a proposito di Evenepoel quando tutti lo avevano individuato come uomo da battere, in futuro, nei GT. Ancor prima del suo volo al Lombardia: se non hai mai visto una discesa alpina in vita tua, se il massimo che hai potuto fare al riguardo è stato un paio di settimane a Calpe in ritiro con la squadra, difficilmente riuscirai a tenerti dietro gli inseguitori o a tenere le ruote alla prima, seconda, terza ed anche quarta occasione, quando il gruppo accelererà in fila in discesa.... in una tappa alpina.
Serve scuola, serve tempo per imparare
Concordo. Sicuramente i primi anni di ciclismo di Evenepoel non sono stati con ste gran discese e questo ne ha ulteriormente ritardato l'apprendimento. Il megacrash al Lombardia non lo ha agevolato nè come tempi, nè come feeling.
 

alearc66

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Zulle era drammatico col bagnato perché era cieco come una talpa e non usava le lenti a contatto.

Comunque Evenepoel non ha 10 anni meno di Pogacar. Ne ha 1 e 1/2 in meno.
Pogacar vola anche in discesa. Ieri ha fatto il Kom giu' da Carpegna.

Alla fine in discesa c'è chi ci sa andare e chi no. Non è questione di chissà quale esperienza. Pogacar non me lo ricordo in difficoltà in discesa nemmeno al primo anno da pro. Mentre gli impediti lo sono rimasti per tutta la carriera.
Pogacar ha fatto un po' di ciclocross e comunque in discesa scende forte, Evenepoel a volte se la cava altre meno,comunque Sabato, se guardate i tempi , Remco mi pare sia sceso giu' forte pure lui dal Carpegna. Va a giornate e non è sicuramente un suo punto di forza.
 

faberfortunae

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sempre una in meno...
Concordo. Sicuramente i primi anni di ciclismo di Evenepoel non sono stati con ste gran discese e questo ne ha ulteriormente ritardato l'apprendimento.
E' questo infatti.
Se inizi tardi, ti fai notare e poi vieni sbalzato quasi subito nel world tour , i pochi anni di gavetta e di apprendimento fatti in un paese sostanzialmente piatto sono sicuramente più limitanti rispetto a quelli che avresti potuto fare se tu avessi abitato, chesso', a Brescia... o appunto in Slovenia a due passi da passi alpini
 

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C'è da chiedersi come una nazione da 2mln di abitanti, senza chissà quale tradizione, possa sfornare contemporaneamente i primi due della GC del TdF, uno dei quali peraltro non ha mai dato segnali di debolezza, a differenza di tanti altri corridori del momento che ogni tanto saltano per aria e ci fanno vedere che in fondo sono umani.
Spero di non vedere altre gare come la Tirreno e la SB di quest'anno. Soprattutto la SB è stata la più noiosa di sempre.
Quando Pogacar allunga, si può spegnere la TV senza doversi preoccupare degli spoiler.
Meglio non domandarselo troppo...
 
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Non solo sul bagnato, sul bagnato ancor di più. In ogni caso tutto quel che vuoi, ma citare Zülle come uno che pur cominciando tardi non aveva problemi in discesa mi sembra l'ultimo die paragoni fattibili.


Pogacar non ha 10 anni in più di età, ma ne ha almeno 15 in più di bicicletta. Dopodichè si, è ovvio che c'è chi è più bravo di talento e chi lo è meno, ma sicuramente iniziare una cosa a 7 anni o iniziarla a 17 fa tutta la differenza del mondo. Una differenza che può assottigliarsi migliorando con l'andare, ma difficilmente si azzererà mai.
Non tutti i gli impediti lo sono rimasti. Froome era uno che agli inizi, se non impedito, era sicuramente più incerto che negli ultimi anni che si permetteva persino di attaccare gli altri in discesa.
Da quanto so io Pogacar ha iniziato a correre a circa 17 anni…nn ha iniziato tanto presto..
 

Maiella

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Roglic andava in bicicletta anche prima, correva le GF amatoriali Ha di fatto cominciato col ciclismo a tempo pieno nel 2011, ossia 11 anni fa.
Evenepoel giocava a pallone. Va in bici da 5 anni praticamente. Non è comunque paragonabile a chi va in bici da più del doppio degli anni.
Zülle era un altro che in discesa, specie col bagnato, era drammatico. Hai scelto uno dei paragoni peggiori degli ultimi 30 anni...o forse il più azzeccato pur non volendolo.
Si, Roglic correva le GF, ma é stato un atleta di livello nel salto con gli sci. Diciamo che anche lui ha avuto una impostazione sportiva molto differente e, di conseguenza, si é dovuto applicare ottenendo dei risultati. Su Zulle, come ci ha ricordato @Ser pecora hanno inciso anche i suoi problemi alla vista.
Ad ogni modo é anche vero che in discesa ci possono essere dei limiti tecnici o solo psicologici, al netto degli anni trascorsi in bici. Tra i "poco abili" in discesa mi vengono in mente Basso, Quintana, Pinot (ho letto che aveva blocchi psicologici risolti con sedute da uno psicologo), Zakarin, Porte, e addirittura Cadel Evans per sua stessa ammissione agli inizi della sua avventura su strada.
La mia posizione al riguardo é la seguente: in discesa ciò che fa la differenza é lo stato psicologico, la consapevolezza dei propri limiti, quanto si é disposti a rischiare. Nel caso specifico di Evenepoel ci aiuta la famosa caduta dal ponte al Lombardia, dove il corridore ha dimostrato di non avere paura, di essere disposto a rischiare molto e, con ogni probabilità, di ignorare (non so con quale grado consapevolezza) i propri limiti.
 
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Si, Roglic correva le GF, ma é stato un atleta di livello nel salto con gli sci. Diciamo che anche lui ha avuto una impostazione sportiva molto differente e, di conseguenza, si é dovuto applicare ottenendo dei risultati. Su Zulle, come ci ha ricordato @Ser pecora hanno inciso anche i suoi problemi alla vista.
Sicuramente i problemi alla vista di Zülle incidevano, ma citarlo in un argomento che tratta di capacità discesistiche, veramente non mi sembra azzeccato.
Ad ogni modo é anche vero che in discesa ci possono essere dei limiti tecnici o solo psicologici, al netto degli anni trascorsi in bici. Tra i "poco abili" in discesa mi vengono in mente Basso, Quintana, Pinot (ho letto che aveva blocchi psicologici risolti con sedute da uno psicologo), Zakarin, Porte, e addirittura Cadel Evans per sua stessa ammissione agli inizi della sua avventura su strada.
Evans non ricordo, forse aveva problemi su strada venendo dalla mtb, ma faccio fatica a crederlo. Di base chi va alla grande in mtb, non ha problemi tecnici. Quintana veramente no, non ha mai avuto alcun problema. Basso e Zakarin sicuramente si.

La mia posizione al riguardo é la seguente: in discesa ciò che fa la differenza é lo stato psicologico, la consapevolezza dei propri limiti, quanto si é disposti a rischiare. Nel caso specifico di Evenepoel ci aiuta la famosa caduta dal ponte al Lombardia, dove il corridore ha dimostrato di non avere paura, di essere disposto a rischiare molto e, con ogni probabilità, di ignorare (non so con quale grado consapevolezza) i propri limiti.
Quello lo ho detto pure io, lo stato psicologico è importante, e la caduta al Lombardia certamente non ne ha agevolato i miglioramenti, piuttosto li ha complicati.
 

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