Sì aspettiamoci ancora dei morti, così come ci saranno morti o feriti gravi nello sci o nel rallyquindi se è la normalità aspettiamoci ancora dei morti, ma vi rileggete quando scrivete o schiacciate tasti ad minchiam ?
Sì aspettiamoci ancora dei morti, così come ci saranno morti o feriti gravi nello sci o nel rallyquindi se è la normalità aspettiamoci ancora dei morti, ma vi rileggete quando scrivete o schiacciate tasti ad minchiam ?
forse non hai chiaro che il morto non è un ciclista che stava facendo la gara ma uno spettatore e che è morto per una manovra spericolata e vietata,Mi sembra che ci sia molta indignazione a comando per uno sport che sappiamo tutti essere molto pericoloso e che si svolge da sempre in ambienti non protetti. Mi chiedo: è sicuro correre su strade pubbliche? È sicuro correre in mezzo al pubblico non pagante, senza posti assegnati, senza transenne per centinaia di chilometri prima dell’arrivo dove puoi fare comunque i 50 all’ora in pianura e molto di più in discesa? È sicuro correre a fianco dei corridori, o invadere quasi totalmente la sede stradale per incitare i corridori come avviene in molte tappe del giro? È sicuro fare oltre i 100 all’ora in discesa? È sicuro uno sport in cui qualche anno fa hanno trovato chiodi in discesa per bucare le ruote ai ciclisti? Le bici con cui ci si allena per le strade pubbliche sono a norma? Quando ci si mette dietro motore in allenamento su strada pubblica, è consentito dal codice della strada?
Ora ci si indigna come se il ciclismo dovesse essere uno sport sicuro. Ma non lo è mai stato. Se vogliamo che diventi uno sport sicuro dobbiamo toglierlo dalle strade e far correre i ciclisti su pista come avviene per le auto e le moto, con spettatori sugli spalti. Oppure bisognerebbe sanzionare ogni comportamento pericoloso, ma per fare questo bisognerebbe monitorare ogni fase della corsa, che è quasi impossibile. Vorrebbe dire sanzionare duramente ogni corridore che sale su un marciapiede totalmente vuoto a 100 chilometri dall’arrivo, non sanzionare solo quello che sale su un marciapiede con persone vicino al traguardo. Ma non solo: bisognerebbe sanzionare pure tutti quelli che danno le spallate, perché le spallate possono portare fuori strada, e fuori strada possono esserci delle persone. Ma non solo: bisognerebbe sanzionare anche i comuni che non asfaltano bene la sede stradale, perché uno scalino sull’asfalto potrebbe far cadere un corridore fuori dalla sede stradale, dove possono esserci degli spettatori.
Inutile indignarsi ora perché è morta una persona, perché se per caso lo avesse schivato ora nessuno sarebbe qui a parlarne, e questo vuol dire che il ciclismo è ben lontano dall’essere uno sport sicuro.
Prima che qualcuno mi dia del “putiniano” perché non condanno apertamente il ciclista, dico che la colpa è probabilmente ovviamente del ciclista (anache se non ho nemmeno visto il video, non so se ha preso spallate, se lo ha fatto apposta, oppure se il pedone era in posizione insicura, non so niente, ma è probabile che la colpa maggiore ricada sul ciclista in ogni caso). Però discutere di frenate e tempi di reazione non ha senso, quando sei a tutta non sei lucido la concentrazione è rivolta a tutt’altro.
Ho dovuto andare a vedere il video, anche se non volevo. Io non faccio gare, quindi non me ne intendo, ma ti chiedo allora cosa dice esattamente il regolamento che ha violato. Dopo aver visto il video la prima cosa che mi viene in mente è: come viene delimitata esattamente l'area della corsa in assenza di transenne? I ciclisti hanno il dovere di stare dentro le strisce bianche? Lui si è allargato dove non c'era più il marciapiede, peccato che il marciapiede riprendesse subito dopo. Magari ha pensato che lì finiva il marciapiede e poteva allargarsi, poi però il marciapiede è ricominciato, mi pare proprio poco dopo la donna che ha fatto le riprese (quindi la donna non era in teoria sul marciapiede, ma in "strada" oltre la linea bianca?) Se continui a pedalare o no e per quanto non si capisce dal video, l'urlo della donna penso avvenga a impatto già avvenuto, e le distanze sono difficili da intuire, anche se a me sembra che il tratto sia molto breve, forse troppo breve per riuscire a tornare lucidi.forse non hai chiaro che il morto non è un ciclista che stava facendo la gara ma uno spettatore e che è morto per una manovra spericolata e vietata,
Dai su, la sede stradale è la sede stradale, se il marciapiede scende perchè c'è un passo carrrabile sempre marciapiede èHo dovuto andare a vedere il video, anche se non volevo. Io non faccio gare, quindi non me ne intendo, ma ti chiedo allora cosa dice esattamente il regolamento che ha violato. Dopo aver visto il video la prima cosa che mi viene in mente è: come viene delimitata esattamente l'area della corsa in assenza di transenne? I ciclisti hanno il dovere di stare dentro le strisce bianche? Lui si è allargato dove non c'era più il marciapiede, peccato che il marciapiede riprendesse subito dopo. Magari ha pensato che lì finiva il marciapiede e poteva allargarsi, poi però il marciapiede è ricominciato, mi pare proprio poco dopo la donna che ha fatto le riprese (quindi la donna non era in teoria sul marciapiede, ma in "strada" oltre la linea bianca?) Se continui a pedalare o no e per quanto non si capisce dal video, l'urlo della donna penso avvenga a impatto già avvenuto, e le distanze sono difficili da intuire, anche se a me sembra che il tratto sia molto breve, forse troppo breve per riuscire a tornare lucidi.
Chiedo come funzionano esattamente queste cose perché la mia impressione da ignorante che non fa gare è che ci sia sempre un grosso caos e l'indignazione scatta solo dopo le tragedie, mai prima.
in parole povere il regolamento dice che i corridori devono stare solo nella sede stradale, è vietato usare ciclabili o marciapiedi, tutto qui,Ho dovuto andare a vedere il video, anche se non volevo. Io non faccio gare, quindi non me ne intendo, ma ti chiedo allora cosa dice esattamente il regolamento che ha violato. Dopo aver visto il video la prima cosa che mi viene in mente è: come viene delimitata esattamente l'area della corsa in assenza di transenne? I ciclisti hanno il dovere di stare dentro le strisce bianche? Lui si è allargato dove non c'era più il marciapiede, peccato che il marciapiede riprendesse subito dopo. Magari ha pensato che lì finiva il marciapiede e poteva allargarsi, poi però il marciapiede è ricominciato, mi pare proprio poco dopo la donna che ha fatto le riprese (quindi la donna non era in teoria sul marciapiede, ma in "strada" oltre la linea bianca?) Se continui a pedalare o no e per quanto non si capisce dal video, l'urlo della donna penso avvenga a impatto già avvenuto, e le distanze sono difficili da intuire, anche se a me sembra che il tratto sia molto breve, forse troppo breve per riuscire a tornare lucidi.
Chiedo come funzionano esattamente queste cose perché la mia impressione da ignorante che non fa gare è che ci sia sempre un grosso caos e l'indignazione scatta solo dopo le tragedie, mai prima.
Sul divano e' facile decidere se andare o meno sul marciapiede,mettetevi nei panni di questi ragazzi e poi vediamo...apposta o non apposta il regolamento vieta di salire sul marciapiede, come vieta di passare con il semaforo rosso, e come vieta altre cose, se non rispetti le regole poi c'è qualcuno che muore,
è morta una persone per andare o meno sul marciapiede, mettiti nei panni della sua famiglia,Sul divano e' facile decidere se andare o meno sul marciapiede,mettetevi nei panni di questi ragazzi e poi vediamo...
Sul divano e' facile decidere se andare o meno sul marciapiede,mettetevi nei panni di questi ragazzi e poi vediamo...
ecco, in questo caso non dovresti avere la licenza, così come se non sei in grado di essere lucido quando guidi magari sotto la pioggia o col gran caldo o essendo stanco non dovresti avere la patentePerò discutere di frenate e tempi di reazione non ha senso, quando sei a tutta non sei lucido la concentrazione è rivolta a tutt’altro.
io sinceramente non la prendo con tanta filosofia se uno mi centra su un marciapiede,magari perche' voleva recuperare posizioni nel gruppo......poi ripeto,io magari non cerco comunque posizioni pericolose,anche se un marciapiede a 400mt dal traguardo non dovrebbe essere tanto pericolosoSul divano e' facile decidere se andare o meno sul marciapiede,mettetevi nei panni di questi ragazzi e poi vediamo...
in parole povere il regolamento dice che i corridori devono stare solo nella sede stradale, è vietato usare ciclabili o marciapiedi, tutto qui,
quello che tu dici non essere un marciapiede è sempre un marciapiedi con un passo carraio, resta sempre e comunque un marciapiedi, li ci sono delle case, la donna e la persona investita stanno sul marciapiede,
ecco, in questo caso non dovresti avere la licenza, così come se non sei in grado di essere lucido quando guidi magari sotto la pioggia o col gran caldo o essendo stanco non dovresti avere la patente
Ma come viene definita esattamente la sede stradale? Tutte le gare che vedi, anche in televisione, vedi ciclisti che stanno esattamente nella sede stradale? Proprio oggi a pranzo sulla RAI facevano vedere immagini di tappa, credo fosse la tappa di ieri, e ho notato un corridore della UAE salire sul marciapiede con bordo rialzato e continuare a pedalare tranquillamente. Non so dove fossero, forse erano ancora in trasferimento, non lo so, ma so che queste cose io le ho viste abbastanza spesso e mi chiedo se ogni volta questi corridori siano stati squalificati o sanzionati, o se l’indignazione e la sanzione arriva solo quando capita qualcosa. Se il regolamento non è chiaro, oppure il regolamento si applica solo in caso di tragedia, allora c'è qualche problema col regolamento o con i controlli.
Allora ritiriamo la licenza a tanti corridori dopo i tapponi alpini, ho visto gente arrivare poco lucida e addirittura accasciarsi a terra o sul manubrio dopo l'arrivo. Se la totale lucidità è importante non possiamo fare finta di non vedere le condizioni di stanchezza o trance in cui sono certi atleti... oppure facciamo finta solo quando fa comodo? Chiedo chiarimenti. Sarei curioso di fare un test per misurare il tempo di reazione dopo i tapponi alpini a quelli che arrivano cotti e confrontarlo coi tempi di reazione a riposo.
Di esempi ce ne sono molti anche se è difficile trovarli ora, ma me ne è venuto in mente uno casualmente e l'ho trovato:
Al minuto 4:44 Sagan salta sul marciapiede o comunque su un tratto fuori dalla sede stradale e poi passa nell'altra carreggiata, senza nessun motivo valido tra l'altro. Chiedo chiarimenti a chi conosce il regolamento per capire se Sagan sia poi stato squalificato, oppure i motivi per cui non lo hanno fatto.
Il regolamento è questo, vedi un po'di tu se è interpretabile....Ma come viene definita esattamente la sede stradale? Tutte le gare che vedi, anche in televisione, vedi ciclisti che stanno esattamente nella sede stradale? Proprio oggi a pranzo sulla RAI facevano vedere immagini di tappa, credo fosse la tappa di ieri, e ho notato un corridore della UAE salire sul marciapiede con bordo rialzato e continuare a pedalare tranquillamente. Non so dove fossero, forse erano ancora in trasferimento, non lo so, ma so che queste cose io le ho viste abbastanza spesso e mi chiedo se ogni volta questi corridori siano stati squalificati o sanzionati, o se l’indignazione e la sanzione arriva solo quando capita qualcosa. Se il regolamento non è chiaro, oppure il regolamento si applica solo in caso di tragedia, allora c'è qualche problema col regolamento o con i controlli.
Allora ritiriamo la licenza a tanti corridori dopo i tapponi alpini, ho visto gente arrivare poco lucida e addirittura accasciarsi a terra o sul manubrio dopo l'arrivo. Se la totale lucidità è importante non possiamo fare finta di non vedere le condizioni di stanchezza o trance in cui sono certi atleti... oppure facciamo finta solo quando fa comodo? Chiedo chiarimenti. Sarei curioso di fare un test per misurare il tempo di reazione dopo i tapponi alpini a quelli che arrivano cotti e confrontarlo coi tempi di reazione a riposo.
Di esempi ce ne sono molti anche se è difficile trovarli ora, ma me ne è venuto in mente uno casualmente e l'ho trovato:
Al minuto 4:44 Sagan salta sul marciapiede o comunque su un tratto fuori dalla sede stradale e poi passa nell'altra carreggiata, senza nessun motivo valido tra l'altro. Chiedo chiarimenti a chi conosce il regolamento per capire se Sagan sia poi stato squalificato, oppure i motivi per cui non lo hanno fatto.
L'unico che potrebbe averli toccato il manubrio, ma non è vero in quanto era avanti a lui quando si è inserito tra lui e il suo compagno di squadra per sfruttare la ruota, è lo stesso che si trovava con lui sul marciapiede.il filmato non mostra esattamente l'attimo dell'impatto. Leggendo giornali locali, le transenne erano state piazzate bene e in quel punto non ci dovevano essere. Si dice , usiamo il condizionale (le indagini sono inn corso) il manubrio del corridore sia stato toccato da unáltro corridore durante le fasi della volata
Ok, diciamo che è chiaro che sul marciapiede non si possa andare, anche se in condizioni di sicurezza e senza che ci sia un vantaggio è probabile che molte volte si chiuda un occhio. Qui a 400 metri dall'arrivo la sicurezza non c'era, ovviamente. L'unica cosa che resta poco chiara a questo punto è se dove è salito ci fosse comunque un rialzamento tale da essere considerato marciapiede, oppure se la strada torna piatta per un tratto (e in quel caso il ciclista che arriva e che ha la visuale coperta dagli altri potrebbe pensare che il marciapiede sia finito e ci sia un allargamento della carreggiata).Il regolamento è questo, vedi un po'di tu se è interpretabile....