News Tragico incidente in gara a Castelfidardo

sheik yerbouti

i'm voodoo child
8 Dicembre 2013
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Mi sembra che ci sia molta indignazione a comando per uno sport che sappiamo tutti essere molto pericoloso e che si svolge da sempre in ambienti non protetti. Mi chiedo: è sicuro correre su strade pubbliche? È sicuro correre in mezzo al pubblico non pagante, senza posti assegnati, senza transenne per centinaia di chilometri prima dell’arrivo dove puoi fare comunque i 50 all’ora in pianura e molto di più in discesa? È sicuro correre a fianco dei corridori, o invadere quasi totalmente la sede stradale per incitare i corridori come avviene in molte tappe del giro? È sicuro fare oltre i 100 all’ora in discesa? È sicuro uno sport in cui qualche anno fa hanno trovato chiodi in discesa per bucare le ruote ai ciclisti? Le bici con cui ci si allena per le strade pubbliche sono a norma? Quando ci si mette dietro motore in allenamento su strada pubblica, è consentito dal codice della strada?

Ora ci si indigna come se il ciclismo dovesse essere uno sport sicuro. Ma non lo è mai stato. Se vogliamo che diventi uno sport sicuro dobbiamo toglierlo dalle strade e far correre i ciclisti su pista come avviene per le auto e le moto, con spettatori sugli spalti. Oppure bisognerebbe sanzionare ogni comportamento pericoloso, ma per fare questo bisognerebbe monitorare ogni fase della corsa, che è quasi impossibile. Vorrebbe dire sanzionare duramente ogni corridore che sale su un marciapiede totalmente vuoto a 100 chilometri dall’arrivo, non sanzionare solo quello che sale su un marciapiede con persone vicino al traguardo. Ma non solo: bisognerebbe sanzionare pure tutti quelli che danno le spallate, perché le spallate possono portare fuori strada, e fuori strada possono esserci delle persone. Ma non solo: bisognerebbe sanzionare anche i comuni che non asfaltano bene la sede stradale, perché uno scalino sull’asfalto potrebbe far cadere un corridore fuori dalla sede stradale, dove possono esserci degli spettatori.

Inutile indignarsi ora perché è morta una persona, perché se per caso lo avesse schivato ora nessuno sarebbe qui a parlarne, e questo vuol dire che il ciclismo è ben lontano dall’essere uno sport sicuro.

Prima che qualcuno mi dia del “putiniano” perché non condanno apertamente il ciclista, dico che la colpa è probabilmente ovviamente del ciclista (anache se non ho nemmeno visto il video, non so se ha preso spallate, se lo ha fatto apposta, oppure se il pedone era in posizione insicura, non so niente, ma è probabile che la colpa maggiore ricada sul ciclista in ogni caso). Però discutere di frenate e tempi di reazione non ha senso, quando sei a tutta non sei lucido la concentrazione è rivolta a tutt’altro.
forse non hai chiaro che il morto non è un ciclista che stava facendo la gara ma uno spettatore e che è morto per una manovra spericolata e vietata,
 
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pianpianello

Pignone
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forse non hai chiaro che il morto non è un ciclista che stava facendo la gara ma uno spettatore e che è morto per una manovra spericolata e vietata,
Ho dovuto andare a vedere il video, anche se non volevo. Io non faccio gare, quindi non me ne intendo, ma ti chiedo allora cosa dice esattamente il regolamento che ha violato. Dopo aver visto il video la prima cosa che mi viene in mente è: come viene delimitata esattamente l'area della corsa in assenza di transenne? I ciclisti hanno il dovere di stare dentro le strisce bianche? Lui si è allargato dove non c'era più il marciapiede, peccato che il marciapiede riprendesse subito dopo. Magari ha pensato che lì finiva il marciapiede e poteva allargarsi, poi però il marciapiede è ricominciato, mi pare proprio poco dopo la donna che ha fatto le riprese (quindi la donna non era in teoria sul marciapiede, ma in "strada" oltre la linea bianca?) Se continui a pedalare o no e per quanto non si capisce dal video, l'urlo della donna penso avvenga a impatto già avvenuto, e le distanze sono difficili da intuire, anche se a me sembra che il tratto sia molto breve, forse troppo breve per riuscire a tornare lucidi.

Chiedo come funzionano esattamente queste cose perché la mia impressione da ignorante che non fa gare è che ci sia sempre un grosso caos e l'indignazione scatta solo dopo le tragedie, mai prima.
 

LUNGAPEDIVELLA

In salita...
18 Giugno 2008
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Ho dovuto andare a vedere il video, anche se non volevo. Io non faccio gare, quindi non me ne intendo, ma ti chiedo allora cosa dice esattamente il regolamento che ha violato. Dopo aver visto il video la prima cosa che mi viene in mente è: come viene delimitata esattamente l'area della corsa in assenza di transenne? I ciclisti hanno il dovere di stare dentro le strisce bianche? Lui si è allargato dove non c'era più il marciapiede, peccato che il marciapiede riprendesse subito dopo. Magari ha pensato che lì finiva il marciapiede e poteva allargarsi, poi però il marciapiede è ricominciato, mi pare proprio poco dopo la donna che ha fatto le riprese (quindi la donna non era in teoria sul marciapiede, ma in "strada" oltre la linea bianca?) Se continui a pedalare o no e per quanto non si capisce dal video, l'urlo della donna penso avvenga a impatto già avvenuto, e le distanze sono difficili da intuire, anche se a me sembra che il tratto sia molto breve, forse troppo breve per riuscire a tornare lucidi.

Chiedo come funzionano esattamente queste cose perché la mia impressione da ignorante che non fa gare è che ci sia sempre un grosso caos e l'indignazione scatta solo dopo le tragedie, mai prima.
Dai su, la sede stradale è la sede stradale, se il marciapiede scende perchè c'è un passo carrrabile sempre marciapiede è
 

sheik yerbouti

i'm voodoo child
8 Dicembre 2013
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Ho dovuto andare a vedere il video, anche se non volevo. Io non faccio gare, quindi non me ne intendo, ma ti chiedo allora cosa dice esattamente il regolamento che ha violato. Dopo aver visto il video la prima cosa che mi viene in mente è: come viene delimitata esattamente l'area della corsa in assenza di transenne? I ciclisti hanno il dovere di stare dentro le strisce bianche? Lui si è allargato dove non c'era più il marciapiede, peccato che il marciapiede riprendesse subito dopo. Magari ha pensato che lì finiva il marciapiede e poteva allargarsi, poi però il marciapiede è ricominciato, mi pare proprio poco dopo la donna che ha fatto le riprese (quindi la donna non era in teoria sul marciapiede, ma in "strada" oltre la linea bianca?) Se continui a pedalare o no e per quanto non si capisce dal video, l'urlo della donna penso avvenga a impatto già avvenuto, e le distanze sono difficili da intuire, anche se a me sembra che il tratto sia molto breve, forse troppo breve per riuscire a tornare lucidi.

Chiedo come funzionano esattamente queste cose perché la mia impressione da ignorante che non fa gare è che ci sia sempre un grosso caos e l'indignazione scatta solo dopo le tragedie, mai prima.
in parole povere il regolamento dice che i corridori devono stare solo nella sede stradale, è vietato usare ciclabili o marciapiedi, tutto qui,
quello che tu dici non essere un marciapiede è sempre un marciapiedi con un passo carraio, resta sempre e comunque un marciapiedi, li ci sono delle case, la donna e la persona investita stanno sul marciapiede,
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
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Dove una volta c'era un lago
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apposta o non apposta il regolamento vieta di salire sul marciapiede, come vieta di passare con il semaforo rosso, e come vieta altre cose, se non rispetti le regole poi c'è qualcuno che muore,
Sul divano e' facile decidere se andare o meno sul marciapiede,mettetevi nei panni di questi ragazzi e poi vediamo...
 
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golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
Sul divano e' facile decidere se andare o meno sul marciapiede,mettetevi nei panni di questi ragazzi e poi vediamo...
:shock: :roll:
Spero la tua sia una battuta.
Non si trattava di vita o di morte ma di una semplice gara e se per una cosa di questo tipo devo mettere a repentaglio la vita, mia o altrui, sono veramente messo malaccio :wacko:
 

peppe59

Maglia Iridata
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Però discutere di frenate e tempi di reazione non ha senso, quando sei a tutta non sei lucido la concentrazione è rivolta a tutt’altro.
ecco, in questo caso non dovresti avere la licenza, così come se non sei in grado di essere lucido quando guidi magari sotto la pioggia o col gran caldo o essendo stanco non dovresti avere la patente
 
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jan80

Ammiraglia
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Colnago
Sul divano e' facile decidere se andare o meno sul marciapiede,mettetevi nei panni di questi ragazzi e poi vediamo...
io sinceramente non la prendo con tanta filosofia se uno mi centra su un marciapiede,magari perche' voleva recuperare posizioni nel gruppo......poi ripeto,io magari non cerco comunque posizioni pericolose,anche se un marciapiede a 400mt dal traguardo non dovrebbe essere tanto pericoloso
 

dave_and_roll

Apprendista Scalatore
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Nowhere
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Giant TCR Advanced Pro Disc 2017...finalmente
Provo a dire la mia.
Io non c'ero ma sono pronto a scommettere le mie bici che il ragazzo non ha neanche provato a fermarsi o a rallentare, perché l'obbiettivo inculcato nel cervello DI OGNI CORRIDORE è di non mollare mai. Non esiste che uno rallenti o meglio, molli. Che è ovviamente è palesemente una cazzata...quanti incidenti si vedono nelle gare perché manca il buonsenso e perché gira che ti rigira alla fine non succede quasi mai niente? Quasi appunto.
Le regole ci sono basta applicarle. Come sempre. E prevedere anche il caso di recidiva. Come fare? Boh ci sono tanti modi tra cui il primo è organizzare gare in maniera sensata, con strade e circuiti adeguati al numero di partecipanti.
Chiaramente servono soldi, voglia e competenza. Applicare le tecnologie disponibili (droni nei punti clou, 'home board camera' etc etc).
Insomma di spunti ce ne sono. Ma il primo è l'educazione al rispetto delle regole ed il fatto di piantarla col fatto di 'eh ma si è sempre fatto così' e cazzate varie...ci siamo evoluti dall'età della pietra CAMBIANDO.
 

lupin IV

Maglia Iridata
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Rose X-Lite Six, Canyon Ultimate CF10
Il far passare l'idea di non perdere posizioni nel gruppo ad ogni costo, come fosse una questione di vita o di morte, mettendosi nei panni dei ragazzi che corrono, già in condizioni normali non lo trovo normale, se poi lo si fa commettendo una violazione al regolamento e a causa di questa violazione una persona ci ha rimesso la pelle lo trovo letteralmente senza senso.
Comunque se è vero che il passaggio su quel marciapiede era la norma ad ogni giro, è giusto che anche organizzatori e giudici di gara vengano tirati in ballo per non aver sanzionato chi lo faceva.
 

pianpianello

Pignone
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in parole povere il regolamento dice che i corridori devono stare solo nella sede stradale, è vietato usare ciclabili o marciapiedi, tutto qui,
quello che tu dici non essere un marciapiede è sempre un marciapiedi con un passo carraio, resta sempre e comunque un marciapiedi, li ci sono delle case, la donna e la persona investita stanno sul marciapiede,

Ma come viene definita esattamente la sede stradale? Tutte le gare che vedi, anche in televisione, vedi ciclisti che stanno esattamente nella sede stradale? Proprio oggi a pranzo sulla RAI facevano vedere immagini di tappa, credo fosse la tappa di ieri, e ho notato un corridore della UAE salire sul marciapiede con bordo rialzato e continuare a pedalare tranquillamente. Non so dove fossero, forse erano ancora in trasferimento, non lo so, ma so che queste cose io le ho viste abbastanza spesso e mi chiedo se ogni volta questi corridori siano stati squalificati o sanzionati, o se l’indignazione e la sanzione arriva solo quando capita qualcosa. Se il regolamento non è chiaro, oppure il regolamento si applica solo in caso di tragedia, allora c'è qualche problema col regolamento o con i controlli.

ecco, in questo caso non dovresti avere la licenza, così come se non sei in grado di essere lucido quando guidi magari sotto la pioggia o col gran caldo o essendo stanco non dovresti avere la patente

Allora ritiriamo la licenza a tanti corridori dopo i tapponi alpini, ho visto gente arrivare poco lucida e addirittura accasciarsi a terra o sul manubrio dopo l'arrivo. Se la totale lucidità è importante non possiamo fare finta di non vedere le condizioni di stanchezza o trance in cui sono certi atleti... oppure facciamo finta solo quando fa comodo? Chiedo chiarimenti. Sarei curioso di fare un test per misurare il tempo di reazione dopo i tapponi alpini a quelli che arrivano cotti e confrontarlo coi tempi di reazione a riposo.

Di esempi ce ne sono molti anche se è difficile trovarli ora, ma me ne è venuto in mente uno casualmente e l'ho trovato:


Al minuto 4:44 Sagan salta sul marciapiede o comunque su un tratto fuori dalla sede stradale e poi passa nell'altra carreggiata, senza nessun motivo valido tra l'altro. Chiedo chiarimenti a chi conosce il regolamento per capire se Sagan sia poi stato squalificato, oppure i motivi per cui non lo hanno fatto.
 
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Ragazzi....abbassiamo per cortesia i toni, va bene scannarsi per la propria visione dei fatti ma offendere in maniera volgare i famigliari è inaccettabile!!! Spero i mod prendano provvedimenti perché anche io in tanti anni ho avuto i miei alterchi con altri utenti ma non ho mai offeso i loro famigliari!!!!!!
 

sheik yerbouti

i'm voodoo child
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Ma come viene definita esattamente la sede stradale? Tutte le gare che vedi, anche in televisione, vedi ciclisti che stanno esattamente nella sede stradale? Proprio oggi a pranzo sulla RAI facevano vedere immagini di tappa, credo fosse la tappa di ieri, e ho notato un corridore della UAE salire sul marciapiede con bordo rialzato e continuare a pedalare tranquillamente. Non so dove fossero, forse erano ancora in trasferimento, non lo so, ma so che queste cose io le ho viste abbastanza spesso e mi chiedo se ogni volta questi corridori siano stati squalificati o sanzionati, o se l’indignazione e la sanzione arriva solo quando capita qualcosa. Se il regolamento non è chiaro, oppure il regolamento si applica solo in caso di tragedia, allora c'è qualche problema col regolamento o con i controlli.



Allora ritiriamo la licenza a tanti corridori dopo i tapponi alpini, ho visto gente arrivare poco lucida e addirittura accasciarsi a terra o sul manubrio dopo l'arrivo. Se la totale lucidità è importante non possiamo fare finta di non vedere le condizioni di stanchezza o trance in cui sono certi atleti... oppure facciamo finta solo quando fa comodo? Chiedo chiarimenti. Sarei curioso di fare un test per misurare il tempo di reazione dopo i tapponi alpini a quelli che arrivano cotti e confrontarlo coi tempi di reazione a riposo.

Di esempi ce ne sono molti anche se è difficile trovarli ora, ma me ne è venuto in mente uno casualmente e l'ho trovato:


Al minuto 4:44 Sagan salta sul marciapiede o comunque su un tratto fuori dalla sede stradale e poi passa nell'altra carreggiata, senza nessun motivo valido tra l'altro. Chiedo chiarimenti a chi conosce il regolamento per capire se Sagan sia poi stato squalificato, oppure i motivi per cui non lo hanno fatto.
Schermata 2022-05-29 alle 16.08.01.png

se proprio vogliamo sottilizzare quello che salta sagan è uno spartitraffico e non un marciapiede, non ci sono spettatori nelle vicinanze, lo fa a suo rischio e pericolo,
 

lupin IV

Maglia Iridata
21 Settembre 2008
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Ma come viene definita esattamente la sede stradale? Tutte le gare che vedi, anche in televisione, vedi ciclisti che stanno esattamente nella sede stradale? Proprio oggi a pranzo sulla RAI facevano vedere immagini di tappa, credo fosse la tappa di ieri, e ho notato un corridore della UAE salire sul marciapiede con bordo rialzato e continuare a pedalare tranquillamente. Non so dove fossero, forse erano ancora in trasferimento, non lo so, ma so che queste cose io le ho viste abbastanza spesso e mi chiedo se ogni volta questi corridori siano stati squalificati o sanzionati, o se l’indignazione e la sanzione arriva solo quando capita qualcosa. Se il regolamento non è chiaro, oppure il regolamento si applica solo in caso di tragedia, allora c'è qualche problema col regolamento o con i controlli.



Allora ritiriamo la licenza a tanti corridori dopo i tapponi alpini, ho visto gente arrivare poco lucida e addirittura accasciarsi a terra o sul manubrio dopo l'arrivo. Se la totale lucidità è importante non possiamo fare finta di non vedere le condizioni di stanchezza o trance in cui sono certi atleti... oppure facciamo finta solo quando fa comodo? Chiedo chiarimenti. Sarei curioso di fare un test per misurare il tempo di reazione dopo i tapponi alpini a quelli che arrivano cotti e confrontarlo coi tempi di reazione a riposo.

Di esempi ce ne sono molti anche se è difficile trovarli ora, ma me ne è venuto in mente uno casualmente e l'ho trovato:


Al minuto 4:44 Sagan salta sul marciapiede o comunque su un tratto fuori dalla sede stradale e poi passa nell'altra carreggiata, senza nessun motivo valido tra l'altro. Chiedo chiarimenti a chi conosce il regolamento per capire se Sagan sia poi stato squalificato, oppure i motivi per cui non lo hanno fatto.
Il regolamento è questo, vedi un po'di tu se è interpretabile....
 

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francesco5714

Novellino
12 Giugno 2018
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Matelica MC
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specialized tarmac sl5
il filmato non mostra esattamente l'attimo dell'impatto. Leggendo giornali locali, le transenne erano state piazzate bene e in quel punto non ci dovevano essere. Si dice , usiamo il condizionale (le indagini sono inn corso) il manubrio del corridore sia stato toccato da unáltro corridore durante le fasi della volata
 

N.O.T.B.

via col vento
24 Febbraio 2019
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il filmato non mostra esattamente l'attimo dell'impatto. Leggendo giornali locali, le transenne erano state piazzate bene e in quel punto non ci dovevano essere. Si dice , usiamo il condizionale (le indagini sono inn corso) il manubrio del corridore sia stato toccato da unáltro corridore durante le fasi della volata
L'unico che potrebbe averli toccato il manubrio, ma non è vero in quanto era avanti a lui quando si è inserito tra lui e il suo compagno di squadra per sfruttare la ruota, è lo stesso che si trovava con lui sul marciapiede.

Sul marciapiede se ancora non si è capito, erano in 2.

Quello con il completo nero precedeva quello con il completino azzurro/bianco.

Poi quello con il completino nero è rientrato in carreggiata e l'altro ha impattato con lo spettatore.

Potrebbe essere che il primo è sceso per non impattare con lo spettatore, l'altro non ha avuto modo di vederlo nel momento in cui chi lo precedeva si è spostato e la preso in pieno.

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Il regolamento è questo, vedi un po'di tu se è interpretabile....
Ok, diciamo che è chiaro che sul marciapiede non si possa andare, anche se in condizioni di sicurezza e senza che ci sia un vantaggio è probabile che molte volte si chiuda un occhio. Qui a 400 metri dall'arrivo la sicurezza non c'era, ovviamente. L'unica cosa che resta poco chiara a questo punto è se dove è salito ci fosse comunque un rialzamento tale da essere considerato marciapiede, oppure se la strada torna piatta per un tratto (e in quel caso il ciclista che arriva e che ha la visuale coperta dagli altri potrebbe pensare che il marciapiede sia finito e ci sia un allargamento della carreggiata).

Presumo che per essere sicuri di non trovarsi in queste situazioni i velocisti debbano visionare gli ultimi chilometri metro per metro. Chiedo a chi fa gare, sia amatoriali che professionisti, è pratica comune visionare carreggiate e varchi negli ultimi chilometri (o almeno ultime centinaia di metri) oppure lo fanno solo i perfezionisti? Se un ciclista avesse visionato quel tratto ad esempio, avrebbe capito che lì c'era un falso varco che finiva subito in un marciapiede.
 

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